
PERCHE’ APRIRE UN’AGENZIA INVESTIGATIVA
Tra i sogni di un bambino è spesso presente quello di essere un agente segreto. L’immaginazione ci conduce all’immortale 007 o ai più recenti personaggi di qualche serie televisiva che si districano tra misteri e segreti fino a svelare la soluzione.
Ma lasciando da parte infantili voli pindarici, vi spieghiamo perché aprire un’agenzia investigativa è un investimento conveniente sotto tutti i punti di vista.
Recenti statistiche condotte da associazioni di categoria, hanno rivelato che anche in questi anni di crisi economica, il settore dell’investigazione privata non solo non ne ha risentito ma, addirittura, ha avuto un trend di crescita.
Al di là dell’aspetto “avventuroso” di questa attività, c’è la possibilità di fare un lavoro che non sia monotono e dove si abbia la possibilità di gestirlo a seconda delle necessità del momento e dalle personali esigenze. Con questo non si vuole fornire la falsa indicazione che si possa fare tutto quello che si vuole perché ci sono comunque impegni da rispettare e informazioni da dare al cliente. Tuttavia resta molto elastica la gestione del tempo che deve essere occupato dal lavoro e, quindi, particolarmente appetibile da tutti coloro che non vogliono “appassire” dietro ad una scrivania.
AGENZIA INVESTIGATIVA: NON PER TUTTI
A differenza di un altro tipo di investimento, aprire un’agenzia investigativa non è una cosa che tutti possono fare. Infatti occuparsi di indagini sia private che commerciali, è una prerogativa che spetta solo agli investigatori muniti di certi requisiti che sono regolamentati da alcune leggi tra le quali il DM 269/2010 che asserisce che l’investigatore deve essere in possesso di diploma di laurea (giurisprudenza, scienze delle investigazioni, psicologia forense o simili), aver partecipato ad un corso di specializzazione sulle investigazioni private riconosciuto dal Ministero dell’Interno, della durata di almeno 80 ore, presso Università incaricate e che ha già fatto un tirocinio di tre anni presso un investigatore munito di regolare licenza da almeno cinque anni.
Il richiedente deve avanzare domanda di autorizzazione alla Prefettura per ottenere la licenza con la quale possa operare nel campo delle investigazioni o ricerche per conto terzi.
Procedura specifica è visibile sul sito dell’AIIP, l’Associazione Italiana Investigatori Privati. Una volta che la Prefettura concede l’autorizzazione, questa deve essere rinnovata ogni 12 mesi. Una volta ottenuta la licenza, il titolare deve aprire una Partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate e comunicare l’inizio della sua attività alla Camera di Commercio di riferimento.
COSA DICE LA LEGGE A PROPOSITO DELLE AGENZIE INVESTIGATIVE
L’attività è disciplinata dall’art.134 del R.D. 18706/1931, n.773 (TULPS) che dice che il richiedente deve essere in possesso dei seguenti requisiti:
– essere maggiorenne;
– essere esente da interdizione o inabilitazione e non avere condanne in stato di interdizione legale;
– non aver mai riportato condanne;
– avere le capacità tecniche che occorrono per svolgere questa attività;
– disporre di mezzi finanziari, tecnici e logistici che occorrono per lo svolgimento dell’attività e che devono essere conformi alle disposizioni di legge.
Alla base di tutto l’investigatore privato deve essere munito di un regolare mandato di un privato che avrà l’obbligo di incaricare l’investigatore, specificando il diritto che giustifica l’indagine, gli elementi in suo possesso ed il periodo necessario per il completamento dell’investigazione.
Tra le regole che determinano il compimento di questa attività occorre aggiungere anche quanto recita il decreto legislativo 196/2003 a proposito della privacy e che si riferisce al Codice in materia di protezione dei dati personali. L’investigatore deve anche attenersi al Codice deontologico della sua professione onde non scavalcare limiti imposti per legge.
I PASSI PER AVVIARE UN’AGENZIA INVESTIGATIVA
Ma quali sono i passaggi per aprire un’agenzia di investigazioni?
Vediamoli nel dettaglio, esaminando anche i costi. Avendo tutti i requisiti richiesti come da legislazione specifica, il richiedente deve prevedere di affrontare dei costi che sono in parte variabile e in parte fissi.
Si parte dall’affitto di un ufficio (costo gestionale fisso e facilmente identificabile) che varia da città a città e da zona a zona, oltre che dall’ampiezza del locale che si intende affittare. A questo va aggiunto il costo dell’arredamento che è variabile a seconda dei gusti e delle possibilità di chi investe in questa attività.
Una volta stabilita la propria sede, è necessario acquistare tutta la strumentazione necessaria per le investigazioni (da fotocamere con zoom a microfoni ad alta definizione, da computer a un registratore di suoni) e che può partire dal minimo indispensabile fino ad arricchirsi di strumenti di alto profilo ovviamente molto costosi.
Ma se le spese di avviamento possono essere in qualche modo limitate, quanto appare significativa è il costo della licenza che il DM 269/2010 stabilisce che l’investigatore deve versare una somma come cauzione che è variabile a seconda delle macroaree previste decreto stesso.
Tanto per esemplificare, laddove si volesse sviluppare la propria attività a 360°, la cauzione prevista ammonta a 50.000 euro che deve essere coperta o con un apposito versamento oppure con una polizza fideiussoria assicurativa.
AVVALERSI DI UNA CONSULENZA PER EVITARE ERRORI
Chi decide di aprire un’agenzia investigativa deve tenere in considerazione anche il fatto di prevedere un investimento pubblicitario atto a promuovere l’attività e questo significa una costante presenza su quei media che possono risultare efficaci come veicoli pubblicitari come le Pagine Gialle, Internet e giornali locali che, rispetto all’affissione di manifesti, provoca una più soddisfacente resa.
Come si ha avuto modo di leggere, aprire un’agenzia investigativa è un investimento piuttosto articolato e limitato ad una serie di persone che sono dotate di alcune referenze richieste dalle vigenti leggi e, in virtù di questo, appare evidente che chiedere la consulenza di un professionista è la soluzione più adeguata al fine di evitare costi superflui e perdite di tempo.
Una volta chiarito ogni aspetto della vicenda e ottenuta l’autorizzazione da parte degli enti competenti, resterà al vostro fiuto e alla vostra arguzia, di trovare quegli elementi atti a dare le risposte ai vari casi di indagine che vi verranno assegnati.