Aprire un ufficio: tutto quello che devi sapere

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COME APRIRE UN UFFICIO: CONSIGLI GENERALI

Come aprire un ufficio in Italia? Dipende, ma questa è una scelta senza dubbio importante per coloro che sono dei professionisti nel loro campo di competenza. Infatti, che si tratti di commercialisti, avvocati, ingegneri e chi più ne ha più ne metta, al di fuori di quelle che sono le particolarità di ogni settore, le difficoltà iniziali sono le medesime. Ad ogni modo, sebbene il nostro Paese affronti un momento davvero difficile, chi ha la possibilità di mettere su un ufficio tutto suo, ha tutte le ragioni di mettersi in gioco. Bisogna capire quali sono quelle difficoltà sopra citate, e vedere nello specifico cosa si deve fare per poter iniziare.

Non potendo analizzare tutte quelle realtà possibili in Italia, perché le categorie professionali sono davvero tante, prenderemo in analisi almeno due tipi di professionisti che operano nel nostro Paese, i commercialisti e gli avvocati. Vedremo innanzitutto gli aspetti generali del mettersi in proprio, che poi alla fine sono gli stessi per tutti, ovvero rischi, consigli e come muoversi per poter iniziare al meglio. Poi entreremo nello specifico per quelli che sono i costi, e le norme legislative del nostro Paese che si devono tenere presenti, al fine di raggiungere l’obiettivo prefissato senza incorrere in pesanti sanzioni, che appena iniziato non fanno certo bene alla propria attività.

Ovvio che altre categorie di professionisti, quelle intendiamo che qua non sono prese in esame, possono presentare costi e oneri diversi, ma più o meno quello su cui è importante focalizzare l’attenzione, è quali sono i passi generali che devono regolare il momento di partenza. Si sa che, in qualsiasi settore ci si dirige nell’aprire una nuova attività, anche per coloro che non sono professionisti, l’inizio della propria attività è come le fondamenta di un palazzo, se non sono solide potrebbe crollare tutto come un castello di carte. Adesso andiamo a vedere nello specifico di cosa stiamo parlando.

COME APRIRE UN UFFICIO: DOTTORE COMMERCIALISTA

Prima di conoscere tutte le cose per sapere come aprire un ufficio di dottore commercialista, ci sono da fare tutte le premesse del caso. Come ogni attività che si decide di avviare, ci sono da considerare prima di tutto diversi aspetti. Uno fra tutti è quanto si è aggiornati sulle nuove norme e regolamentazioni in campo finanziario, perché molto spesso chi decide di avviare l’attività non è propriamente un neolaureato, e quindi la sua conoscenza non è propriamente attuale. Dunque il primo passo da fare è mettersi a studiare tutte le novità del settore, andando a reperire quelle che sono le riviste del settore. Una volta pronto per fare il grande salto si devono prendere in considerazione altri aspetti.

La difficoltà maggiore è quella di reperire i clienti. Uno studio di commercialista vive esclusivamente grazie ai propri clienti, e cominciare con pochi clienti potrebbe rappresentare un problema. Molti iniziano con poco e aspettano che il pacchetto clienti aumenti, in linea generale invece sarebbe bene procacciarsi possibili clienti prima, magari all’interno della sfera di conoscenze e parentado, poi il passaparola è fondamentale se si è in gamba e non troppo esagerato nel tariffario. Considerando che cominciare un’attività come questa non è particolarmente economica, e l’esborso di partenza è piuttosto alto, si rischia di trovarsi ben presto in grandi difficoltà se non si possiede un numero di clienti sufficienti a coprire le spese sostenute.

Per quanto riguarda appunto la spesa di partenza, le associazioni di settore hanno fatto una stima media sulla base di diverse tipologie di uffici di dottori commercialisti, considerando la spesa variabile tra i 30 mila e i 70 mila euro. Come aprire un ufficio di dottori commercialisti se non si possiedono queste cifre? Niente paura, esistono delle banche appositamente orientate all’aiuto dei professionisti, che offrono prestiti specifici per chi decide di avviare uno studio professionale. È ovvio che si tratta di cifre che richiedono poi un esborso mensile di una certa entità, quindi si torna ai punti precedenti in cui si consiglia di cominciare già con un pacchetto clienti abbastanza cospicuo, che permetta di coprire tranquillamente questa e le altre spese di mantenimento di uno studio.

COME APRIRE UN UFFICIO: STUDIO LEGALE

Come aprire un ufficio che tratti problemi legali? Fare l’avvocato è ovviamente diverso dal dottore commercialista, questo è abbastanza ovvio, ma alcune cose rimangono molto similari. Ad esempio il problema dell’avvio della propria attività presenta gli stessi rischi e gli stessi problemi, innanzitutto quello di trovare nuovi clienti. Nel caso dello studio legale le difficoltà sono ben maggiori, perché se il commercialista può contare sul fatto che le attività esistono e sa dove dirigersi in cerca di clienti, l’avvocato lavora con chi ha problemi di genere legale o penale. Nel suo caso è costretto più ad attendere i clienti che a cercarli, e questo pone il livello di difficoltà più in alto. In ogni caso non ci si deve scoraggiare, perché c’è sempre molta gente che necessita di sostegno legale.

I costi per aprire uno studio legale possono essere individuati all’interno della forbice precedente, quella che riguardava i dottori commercialisti. Come aprire un ufficio legale che possa iniziare senza trovarsi in difficoltà? La risposta è abbastanza semplice, ed è quella di cominciare associandosi ad altri studi, magari iniziando a gestire quei clienti in eccesso dei colleghi, che possono contare sull’aiuto del nuovo arrivato. Questi ovviamente comincia a farsi le ossa e creare il suo futuro. Una volta entrato nel sistema, quando vede che cominciano ad arrivare anche i suoi clienti, può pensare di cominciare a mettersi in proprio. C’è da dire che molti avvocati nonostante lavorino da soli, rimangono all’interno di studi associati, per risparmiare sulle spese di gestione dei locali ove lavorano.

Per capire come aprire un ufficio legale, contando sulle proprie forze, possiamo individuare anche un altro metodo utilizzato da molti giovani neolaureati. Inizialmente si fa praticantato presso uno studio legale già avviato, magari senza ricevere compenso, fino a quando si giunge a dare l’esame che abilita alla professione. In quei due anni si è già entrati nel sistema e già ci si è fatti conoscere. Spesso chi si iscrive all’albo dopo aver passato l’esame, resta all’interno dello studio e per qualche anno lavora lì. Una volta che si è fatto un nome nel settore, può pensare di andare da solo per la sua avventura in un proprio studio legale.

 

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