Aprire un ufficio postale privato: tutto quello che devi sapere

Aprire un ufficio postale privato

Aprire un ufficio postale privato oggi è un’interessante opportunità occupazionale, un’attività lavorativa relativamente nuova che piano piano si sta radicando su tutto il territorio nazionale. Aumentano infatti gli imprenditori disposti ad investire le loro risorse fisiche e finanziarie in questo settore e puntare su questa nuova attività per migliorare le loro condizioni economiche.

Si tratta di una vera e propria impresa che offre al pubblico diversi servizi: distribuzione della posta, affrancatura, gestione della raccolta, pagamento delle prestazioni, etc. Chiaramente anche in questo caso prima di intraprendere qualunque tipo di iniziativa è opportuno conoscere bene di cosa si tratta, quali passi fare per dare avvio all’attività, i servizi da offrire e tutti gli altri aspetti della questione.

Nei seguenti paragrafi vediamo allora cosa c’è da sapere per aprire un ufficio postale, le regole da seguire: servizi da offrire, burocrazia e franchising.

APRIRE UN UFFICIO POSTALE PRIVATO: SERVIZI DA PROPRORRE

Con un ufficio postale privato oggi si garantisce ai clienti una valida alternativa a quei servizi, un tempo pubblici, che non riescono più a soddisfare in tempi accettabili le svariate richieste dei clienti. Il lavoro da portare avanti con un ufficio privato è simile a quello di Poste Italiane, allora vediamo qui di seguito nel dettaglio quali servizi offrire con questo genere di attività:

  • gestione, trasporto e smistamento della posta (celere, raccomandata, prioritaria);
  • distribuzione di pacchi postali di un determinato peso;
  • pagamento di prestazioni;
  • affrancature.

Tutte operazioni già svolte da Poste Italiane, per questo un ufficio privato deve puntare a distinguersi per qualità e velocità dei servizi proposti. Solo offrendo ai clienti standard di qualità alti è possibile affermarsi sul mercato di settore e raggiungere il successo sperato in termini di soddisfazioni professionali ed economici. In caso contrario, ci si esporrebbe a forti rischi di fallimento, proprio per la forte presenza sul territorio nazionale delle Poste Italiane.

APRIRE UN UFFICIO POSTALE PRIVATO: PRATICHE BUROCRATICHE

Per aprire un ufficio postale privato il percorso burocratico da seguire non è complicatissimo, tuttavia occorre seguire correttamente dei passaggi per non commettere nessun tipo di gravoso errore. La prima cosa da fare è ottenere la licenza per poter operare, per farlo è necessario presentare la domanda di autorizzazione allo svolgimento dell’attività al Dipartimento Comunicazioni del Ministero dello Sviluppo Economico. Un primo passo assolutamente da fare, senza la predetta autorizzazione è preclusa la possibilità di avviare l’ufficio postale privato.

Dopo, come per altro successo quando si vuole avviare altre attività imprenditoriali, bisogna dar seguito a una serie di adempimenti burocratici per iniziare ad operare secondo le norme in vigore. In questa logica burocratica bisogna chiedere l’apertura della partita Iva presso l’Agenzia delle Entrate, operazione da effettuare utilizzando l’apposito modello da scaricare direttamente dal sito web o da richiedere allo sportello. Una volta compilata la richiesta e allegati i documenti necessari, la stessa va inviata secondo le modalità previste.

Oltre alla richiesta di partita Iva vanno formalizzate l’iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio, e le aperture delle posizioni INPS e INAIL. L’iscrizione all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale è assolutamente fondamentale ai fini dei versamenti dei contributi previdenziali, mentre l’apertura della posizione presso l’Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro è utile per tutelarsi contro eventuali infortuni.

Infine, bisogna inviare al Comune la comunicazione di inizio attività (SCIA). Siccome la documentazione da presentare potrebbe differenziarsi da regione a regione, è comunque buona regola interpellare le istituzioni territoriali per capire esattamente i documenti da presentare e le autorizzazioni da ottenere per aprire un ufficio postale privato senza alcun problema.

Trattasi, come abbiamo visto, di un iter impegnativo a cui dedicare molto tempo e soprattutto da sbrigare con esperienza e competenza. Per questo, soprattutto in tutti quei casi in cui scarseggiano tempo a disposizione e competenze, la soluzione migliore è affidare tutta la pratica burocratica a un bravo professionista. Un commercialista che vi sappia non solo sbrigare correttamente la documentazione, ma anche consigliare sulle scelte da fare.

Stiamo parlando di un commercialista serio e preparato in grado di mettervi al riparo da qualunque errore burocratico e, di conseguenza, di garantirvi il disbrigo dei documenti senza perdite di tempo. Trovare un bravo commercialista è semplice, se non ne avete uno di fiducia basta consultare l’Ordine dei Dottori Commercialisti.

APRIRE UN UFFICIO POSTALE PRIVATO: FRANCHISING

Una buona soluzione per avviare un ufficio postale privato e l’affiliazione a un franchisor. Un modo per limitare i rischi di impresa, vivere il momento con maggiore tranquillità, fruire di un’assistenza costante e professionale, e avvalersi dell’esperienza di un marchio già affermato sul mercato.

Anche in questo campo l’opportunità del franchising è reale, basta verificare se la zona in cui si intende operare è già coperta dal servizio. Questo perché diversi franchisor negano l’affiliazione quando sul territorio l’attività in questione è già radicata e ben avviata.

Anche per quanto riguarda il locale generalmente ne viene richiesto uno con una superficie minima, cioè una metratura sufficientemente adeguata all’attività da svolgere. Detto questo, i vantaggi con l’affiliazione a un marchio sono numerosi, sia durante la fase di avvio che nel corso della gestione quotidiana dell’attività. Benefici derivanti appunto da accordi commerciali ben definiti con la casa madre.

Un marchio affermato sul mercato ha alle spalle uno studio di settore condotto da professionisti capaci di sviluppare idonee strategie di marketing ed esaminare con criterio i punti di forza e quelli deboli di un’attività del genere e del territorio dove operare. A seguito di questi studi di settore, quindi, i rischi di impresa vengono limitati notevolmente.

I costi da sopportare con il franchising cambiano in base ai servizi garantiti dalla casa madre e alla notorietà del marchio, per questo è sempre utile farsi un’idea attraverso lo studio dei vari preventivi. Un modo per scegliere correttamente a quale marchio affiliarsi e per conoscere nel dettaglio tutte le condizioni contrattuali.

È bene però sapere che oltre agli indiscussi vantaggi, l’affiliazione a un franchisor comporta anche dei limiti operativi. Spesso, infatti, la zona dove operare deve essere scelta in pieno accordo con la casa madre così come l’arredamento. Inoltre, naturalmente, la casa madre ha molta voce in capitolo anche in merito alle diverse scelte commerciali da effettuare.

L’eventuale affiliazione a un marchio famoso è dunque da valutare con attenzione attraverso uno scrupoloso esame dei punti a favore e di quelli contro. Un sincero in bocca al lupo per l’apertura del vostro ufficio postale privato!

 

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