
Le attività legate al turismo rurale hanno sempre suscitato interesse per via della loro componente particolare e per la possibilità di passare un determinato periodo di tempo nella più totale quiete a contatto con la natura. La Sicilia è una delle regioni più scelte per quanto riguarda il turismo rurale, grazie al clima e alle specialità culinarie tradizionali. Per poter aprire un turismo rurale in Sicilia è necessario possedere un’azienda agricola che rispetti tutti i requisiti e i principi di legge.
APRIRE UN TURISMO RURALE IN SICILIA: COSA SAPERE?
Aprire un turismo rurale in Sicilia è un’opportunità molto interessante sotto diversi aspetti. Innanzitutto l’isola vanta un numero molto alto di edifici rurali posti in luoghi mozzafiato che danno la possibilità di immergersi in ambienti unici e rilassanti con annesse prelibatezze a Km 0. La legge impone che per poter avviare questo tipo di attività è obbligatorio possedere un’azienda agricola registrata secondo le normative imposte dal codice civile.
Nello specifico l’articolo 2135 identifica l’agricoltore come quella figura professionale che esercita l’attività di fondo, selvicoltura, allevamento degli animali e svolge tutte le attività connesse ad esse tra le quali la ricezione a fini turistici di persone. Gli agriturismi, invece, sono regolamentati dalla legge 96/2006 che definisce le caratteristiche delle strutture:
- le attività turistiche riguardano la ricezione e l’accoglienza di persone;
- è concessa la somministrazione di cibo e bevande con prevalenza di prodotti propri o di altre zone agricole;
- è possibile assumere personale;
- l’imprenditore agricolo può organizzare degustazioni, attività didattiche, ricreative ed escursioni;
L’attività principale deve essere quella agricola rispetto a quella ricettiva;
- l’attività può ricevere i clienti per tutto l’anno;
- il rilascio dei permessi viene effettuato dalle regioni in base alle caratteristiche del territorio;
- sono disponibili promozioni esclusive dedicate agli agriturismi;
- il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali è l’ente nazionale di riferimento.
Così come riportato nei punti precedenti, l’attività principale deve essere quella dell’agriturismo; questo punto risulta fondamentale, pena la revoca del permesso.
APRIRE UN TURISMO RURALE IN SICILIA: COME AVVIARE L’ATTIVITÀ
L’avvio di un’attività legata all’agriturismo o al turismo rurale è concessa solo ed esclusivamente agli imprenditori agricoli. La legge 26/96 regolamenta il settore in tutto il territorio nazionale ma ogni regione emana delle leggi autonome che aggiungono normative specifiche che ovviamente devono attenersi a quelle nazionali. Rispettando i due punti cardine (principale sfruttamento dell’attività agricola e utilizzo dei prodotti propri) per aprire un turismo rurale in Sicilia è necessario:
- non aver in carico procedimenti penali in corso;
- essere iscritti all’elenco provinciale dei soggetti abilitati;
- essere in possesso di tutte le autorizzazioni comunali.
Il primo punto riguarda tutte le attività illecite legate al commercio di sostanze alimentari nocive e altri delitti correlati in materie di igiene, ecc. Gli altri due punti obbligano l’imprenditore a possedere e presentare i documenti attestanti l’abilitazione come imprenditore agricolo e la presentazione al comune della documentazione utile all’attestazione del tipo di attività che si intende svolgere. Superata questa fase la struttura adibita dovrà superare i controlli igienico-sanitari e dell’autorità competente, ovvero l’ASL.
Esistono delle limitazioni per quanto concerne le camere e i posti letto, generalmente non si possono superare le 10 camere e il totale dei posti letto deve essere di 30. Le normative subiscono delle variazioni anche abbastanza nette in base alle zone di apertura: rurali, normali, montane o considerate non agevoli.
APRIRE UN TURISMO RURALE IN SICILIA: QUANTO COSTA?
Il costo legato all’avvio di quest’attività richiede una considerazione preliminare: si possiede già una struttura agricola o bisogna partire da zero? Questo è un elemento importante che influisce nettamente sulle spese di avvio dell’impresa. Ovviamente se si possiede già lo status di imprenditore agricolo con annessa struttura, il costo da sostenere sarà nettamente inferiore rispetto a chi dovrà acquistare un plesso consono per ospitare l’attività.
Da qualche anno lo stato mette a disposizione dei fondi per aiutare i giovani imprenditori che decidono di seguire questa strada. È molto importante sfruttare questi canali specialmente per chi parte da zero visto che il solo costo di un terreno con un casale da ristrutturare parte da un cifra minima di 50.000 euro fino a raggiungere il milione di euro. Anche qui non è possibile identificare una cifra esatta visto che un casale può raggiungere dimensioni molto grandi, andando a incidere pesantemente sul costo di avvio.
APRIRE UN TURISMO RURALE IN SICILIA: CONVIENE?
La Sicilia è una delle regioni italiane con il maggior afflusso di turisti, sia stranieri che italiani. Negli ultimi anni gli aeroporti fanno registrare incrementi di presenze e le strutture ricettive sono sold out. Aprire un turismo rurale in Sicilia può essere un’ottima opportunità di business: il territorio affascinante e incontaminato, il cibo di alta qualità e lo sfruttamento dell’ottima presenza di turisti potrebbe garantire una riuscita in termini imprenditoriali.