Aprire un salumificio: tutto quello che devi sapere

Aprire un salumificio

Oggi mettersi in proprio potrebbe sembrare un’iniziativa molto coraggiosa, un po’ per il delicato momento economico e un altro po’ per la concorrenza piuttosto agguerrita in campo commerciale. Eppure aprire un salumificio, al netto delle problematiche citate, non è affatto una cattiva idea imprenditoriale.

La tradizione artigianale e genuina dei salumi in Italia richiama l’interesse di una grande parte di consumatori, sempre pronti a spendere qualche euro per l’acquisto di prodotti buoni e di alta qualità.

Chiaramente non bisogna cullarsi sull’affezione degli italiani verso i salumi perché per trasformare un progetto commerciale in un business di successo ci vogliono impegno, pazienza, capacità imprenditoriali e la disponibilità di una somma di denaro tale da garantire l’avvio della nuova attività lavorativa senza problemi.

Improvvisare generalmente porta solo a veloci fallimenti, da evitare ad ogni costo seguendo delle precise regole di mercato. Allora vediamo di seguito i passi da fare per aprire un salumificio rispettando ogni elemento della questione fino ai minimi particolari: dalla localizzazione della nuova attività commerciale alla documentazione burocratica, passando per la formula del franchising e le spese da sostenere.

APRIRE UN SALUMIFICIO: L’IMPORTANZA DELLA LOCALIZZAZIONE DELL’ATTIVITA’ COMMERCIALE

Uno dei punti chiave per arrivare al successo e per ottenere in tempi accettabili un ritorno economico soddisfacente è riconducibile alla location da destinare al nuovo salumificio. In questa logica commerciale è da preferire un locale a piano terra, con le vetrine affacciate sulla strada, in una zona con un buon traffico giornaliero e possibilmente con un’area parcheggio per permettere ai clienti di sostare tranquillamente.

Bisogna dare importanza anche alla metratura, che deve essere tale da garantire tutti gli spazi necessari. All’interno del locale servono soprattutto ambienti idonei per allestire il negozio con un banco per l’esposizione dei salumi e uno spazio per l’accoglienza e per consentire ai clienti di visionare facilmente i prodotti. Caratteristiche ideali per ottimizzare la visibilità della nuova attività imprenditoriale.

Detto questo, appare chiaro che individuare una location con tali caratteristiche richiede un impegno economico corposo e un grande dispendio di energie fisiche e mentali. Vale la pena però provare a trovare un locale in perfetta sintonia con la nuova attività commerciale perché accontentarsi di una location periferica significa non partire con il piede giusto.

Allora meglio procedere con una scrupolosa analisi di mercato e spendere una somma di denaro maggiore per effettuare la scelta migliore. Occorre una vera e propria indagine di mercato che punti non solo a individuare un locale con delle precise caratteristiche, ma anche a conoscere il bacino di utenza ed eventuali concorrenti nelle vicinanze. Non avere il fiato della concorrenza sul collo è sempre meglio.

Inoltre, in caso di disponibilità di una somma di denaro sufficiente, al canone di affitto è da preferire l’acquisto del locale. Con il tempo, infatti, i costi da sostenere per l’affitto potrebbero superare lo stesso valore del locale.

APRIRE UN SALUMIFICIO: LA FORMULA COMMERCIALE DEL FRANCHISING

Aprire un salumificio fruendo della formula commerciale del franchising è una soluzione indicata soprattutto per limitare i rischi di impresa. Molte volte sono proprio le preoccupazioni legate ai rischi di impresa a spaventare chi pensa di mettersi in proprio, in questi casi prima di abbandonare definitivamente l’idea imprenditoriale è bene conoscere l’opportunità offerta dal franchising.

In giro ci sono diversi marchi famosi a cui affiliarsi, basta solo valutare bene i pro e i contro e poi decidere sul da farsi. Affiliarsi a una casa madre già affermata sul mercato vuol dire innanzitutto assicurarsi la possibilità di sfruttare il marchio e poi di garantirsi una serie di servizi.

Con l’affiliazione a una casa madre, infatti, in cambio dei costi da sostenere, dettagliatamente elencati nel contratto di franchising, si riceve un’assistenza continua e completa in materia amministrativa, fiscale, pubblicitaria, etc.

Spesso, però, la casa madre dà specifiche indicazioni sulla scelta della location, sulla zona e anche sull’allestimento del locale. Indicazioni che chiaramente riducono il campo dell’autonomia, per questo il franchising è poco indicato per chi vuole mantenere pieno potere decisionale. Prima di decidersi è opportuno conoscere bene ciò che si vuole, fare cioè chiarezza su ogni aspetto della questione.

APRIRE UN SALUMIFICIO: I COSTI DA SOSTENERE

Quantificare esattamente i costi da sostenere quando si tratta di avviare una nuova attività imprenditoriale è un compito pressoché impossibile perché sono tanti i fattori che incidono sull’investimento iniziale, ma conoscere quali spese affrontare agli inizi è assolutamente possibile.

Ad incidere particolarmente sull’investimento è la location, da prendere in affitto o acquistare. La somma da investire varia a seconda delle dimensioni del locale e della posizione. Altri costi importanti da sostenere per aprire un salumificio sono quelli per le attrezzature e per l’allestimento del locale.

Inoltre, nel computo totale delle spese, sono da considerare le utenze periodiche di luce, gas e acqua, quelle per acquistare le carni di qualità e i costi per una buona politica pubblicitaria. Un impegno economico non indifferente, da far fruttare attraverso specifici e vincenti principi di mercato. Per questo non conviene farsi prendere dalla fretta e accelerare i tempi per aprire subito senza considerare le problematiche del caso.

APRIRE UN SALUMIFICIO: DOCUMENTAZIONE BUROCRATICA

Un altro importante passo da fare quando si vuole iniziare un nuovo lavoro riguarda il campo burocratico. Una materia abbastanza complicata perché le procedure da seguire sono diverse e non sempre facili da sbrigare. Cominciamo col dire che per aprire un salumificio c’è bisogna di rivolgersi all’Agenzia delle Entrate per richiedere la partita IVA.

Per farlo, è necessario utilizzare il modello apposito reperibile presso gli sportelli oppure direttamente online collegandosi al sito dell’Agenzia delle Entrate. Una volta compilato completamente, il modulo va spedito per raccomandata con ricevuta di ritorno, online oppure presentato direttamente a mano.

Inoltre, sono da effettuare l’iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio e le iscrizioni all’INPS e all’INAIL. Oggi, per ottemperare a questi passaggi burocratici, esiste la possibilità della Comunicazione Unica. Una pratica informatica efficace ideata per facilitare il rapporto tra la Pubblica Amministrazione e le imprese.

Utilizzando tale strumento, con una sola procedura si assolvono gli adempimenti nei riguardi dell’Agenzia delle Entrate, della Camera di Commercio, dell’INAIL e dell’INPS. Un modo valido per velocizzare notevolmente i tempi. Per finire, occorrono la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) da presentare al Comune di riferimento e i permessi in merito all’idoneità degli ambienti dal punto di vista igienico-sanitario.

Ottemperare a tutti gli adempimenti del caso non è un compito semplice, per questo è molto meglio affidarsi alla competenza di un bravo commercialista. Pensare di fare da soli quando si ha a che fare con la burocrazia italiana è un rischio da non correre, soprattutto quando le basi per affrontare la materia scarseggiano.

Per vivere il momento serenamente e non rischiare di sbagliare è opportuno quindi chiedere la consulenza di un esperto professionista, cioè di una persona con le competenze specifiche per sbrigare le pratiche nel migliore dei modi e senza perdite di tempo.

Tanto più che trovare un commercialista preparato è un gioco da ragazzi, basta chiedere a una persona di fiducia oppure far riferimento direttamente all’Ordine dei Dottori Commercialisti. Con queste premesse rischiare di sbagliare per provare a sbrigare autonomamente le procedure burocratiche sarebbe veramente da folli, una scelta scellerata da non fare assolutamente. Dopo gli ultimi doverosi consigli del caso, adesso non resta che farvi un grande in bocca al lupo per l’apertura del vostro salumificio!

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