Aprire un piccolo bar: tutto quello che devi sapere

Aprire un piccolo bar

In Italia gli sforzi fatti e le misure prese in questi anni per superare i problemi del mondo del lavoro non sono bastati e ancora oggi trovare un’occupazione da lavoro dipendente è molto complicato. Ecco perché non è da scartare l’ipotesi di un lavoro in proprio, come l’idea di aprire un piccolo bar. Con intraprendenza, capacità imprenditoriali e relazionali, sacrifici e un budget tale da avviare correttamente la nuova attività è possibile realizzare questo progetto commerciale.

Aprire un piccolo bar è un’opportunità interessante e potenzialmente redditizia, naturalmente solo a condizione di fare le cose per bene fin dai primi passi. Questo significa creare le basi per un business di successo fin dagli inizi, dando cioè vita a un progetto che tenga conto di tutto le strategie di mercato possibili.

Molto poi dipende anche da un minimo di fortuna, ma per allontanare i rischi di fallimento è assolutamente opportuno partire con il piede giusto. vediamo di seguito i passi da fare per aprire un piccolo bar: location e collaboratori, franchising, procedura burocratica, costi e considerazioni conclusive.

APRIRE UN PICCOLO BAR: LOCATION E PROFESSIONALITA’ DEL PERSONALE

Uno dei primi punti chiave da attenzionare quando di tratta di dar vita a una nuova attività commerciale è la ricerca della location ideale. Per un piccolo bar non servono grandi metrature, l’importante è riuscire a creare un ambiente grazioso tale da attirare la curiosità di un bel numero di consumatori. A fare la differenza sul mercato sono la visibilità, la professionalità e la cordialità del personale, l’arredamento e la qualità dei servizi.

In relazione alla posizione del locale, con un piccolo bar sono da preferire i luoghi affollati, con un buon traffico di persone e i posti vicini a punti strategici. Avviare questa nuova attività nei pressi di centri storici, scuole, luoghi di ritrovo per i giovani è un buon punto di partenza per un business vincente.

In questo caso cresceranno i costi per l’affitto della location, ma sarà garantita al piccolo bar una maggiore visibilità. Al contrario, puntare su un locale isolato, è molto rischioso. La scelta del locale quindi presuppone un’analisi di mercato per capire le potenzialità offerte dal territorio e il livello di concorrenza.

Una location ben strutturata e posizionata in un punto strategico evidentemente favorisce il successo dell’attività imprenditoriale, così come pure la professionalità del personale. Per questo è opportuno frequentare dei corsi di formazione per acquisire le competenze e migliorare le capacità relazionali.

Trattasi di conoscenze settoriali fondamentali da acquisire tramite le numerose associazioni di categorie, che non di rado organizzano corso professionali. Essere cordiali e competenti con i consumatori è un passo importante per avvicinare i consumatori e contrastare la concorrenza.

APRIRE UN PICCOLO BAR: L’OPPORTUNITA’ DEL FRANCHISING

Aprire un piccolo bar fruendo dell’opportunità della formula commerciale del franchising è una buona soluzione per limitare sensibilmente i rischi di impresa puntando su un marchio famoso e, soprattutto, sulla professionalità e sull’esperienza di società già largamente affermate sul mercato di settore.

Si tratta di noti franchisor ben disposti a fornirvi assistenza gestionale e burocratica, precise indicazioni sul luogo, sulla location, sui servizi, sui prodotti, sull’arredamento e in generale sulle strategie di marketing da mettere in atto.

Affiliarsi a una casa madre è conveniente anche dal punto di vista della visibilità, in quanto solitamente trattasi di marchi già molto apprezzati e conosciuti da buona parte di consumatori. Anche in questo caso occorre valutare bene le opportunità offerte dal franchising perché le condizioni di affiliazioni sono diverse a seconda del marchio. Prima di mettere nero su bianco sul contratto occorre dunque conoscere totalmente le clausole contrattuali previste, una maniera per non andare incontro a brutte sorprese.

APRIRE UN PICCOLO BAR: LA PROCEDURA BUROCRATICA DA SEGUIRE

Per aprire un piccolo bar occorre mettersi in regola dal punto di vista burocratico, in questa logica bisogna seguire un preciso iter. Procedure non sempre semplice da portare a termine, ma assolutamente necessarie per avviare una nuova attività imprenditoriale. A cominciare dal locale, bisogna richiedere e ottenere tutte le autorizzazioni previste per legge in relazione all’idoneità degli ambienti rispetto ai requisiti igienici-sanitari.

Inoltre, occorre fare richiesta per essere autorizzati alla vendita di alcolici, per poter esporre l’insegna e mettersi in regola con la SIAE per la diffusione della musica. Locale, musica e insegne a parte, la burocrazia prevede l’apertura della partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate, l’iscrizione alla Camera di Commercio, la comunicazione al Comune di inizio attività e l’apertura delle posizioni INPS e INAIL.

Adempimenti obbligatori per non incorrere in sanzioni e soprattutto per poter iniziare a lavorare regolarmente. Una procedura burocratica abbastanza complessa da ultimare con l’aiuto di un bravo commercialista, vale a dire di una figura professionale pronta a portare a termine le pratiche senza alcun intoppo. Poter contare sulla consulenza di un esperto della materia è molto opportuno per stare tranquilli, vivere il momento con serenità e dedicare il proprio tempo ad altri compiti.

Le cose da fare per avviare una nuova attività commerciale sono tante e le procedure burocratiche richiedono tempo e competenze, dunque meglio delegare il disbrigo a un valido commercialista. Avvalersi di un buon commercialista è dunque la scelta più ovvia da fare per mettervi al riparo da ogni sbaglio e dal rischio di allungare i tempi. In fondo è facile individuare un bravo professionista della materia, basta contattare l’Ordine dei Dottori Commercialisti più vicino.

APRIRE UN PICCOLO BAR: COSTI DA AFFRONTARE

I costi per aprire un piccolo bar sono legati a diversi fattori, tra cui sicuramente incidono notevolmente le spese per l’affitto del locale. Infatti, anche se stiamo parlando di un bar di dimensioni ridotte, bisogna trovarne uno strategicamente posizionato e quindi con dei costi per l’affitto di una certa entità.

Altre spese da sostenere sono riconducibili alle utenze, all’allestimento e al personale. Anche con un piccolo bar serve personale qualificato al quale garantire uno stipendio adeguato, uno stipendio mensile sul quale versare tutti i contributi previsti dalla normative vigente.

Per non eccedere troppo con l’investimento iniziale è poi conveniente attenzionare i prodotti, i macchinari e l’arredamento da acquistare, sempre con un occhio particolare alla qualità. Da non dimenticare, sempre al fine di abbattere l’importo del capitale iniziale da investire, la possibilità di prendere in comodato d’uso gli strumenti da lavoro occorrenti. Tutte valutazioni da fare per ottimizzare al massimo l’investimento e per evitare eventuali sprechi.

APRIRE UN PICCOLO BAR: CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

Raggiungere soddisfazioni professionali ed economiche con un piccolo bar è possibile ancora oggi nonostante una concorrenza di mercato spietata, a patto di mettere in atto le strategie opportune. Per garantirvi dei buoni margini di guadagno con un’attività commerciale del genere bisogna indirizzare bene tutte le risorse fisiche e finanziarie, per farlo sono necessarie ottime capacità imprenditoriali, occorre il massimo impegno, attenzionare la qualità dei servizi e dei prodotti e saper scegliere dei collaboratori qualificati.

Tutto questo senza dimenticare mai di indirizzare i propri sforzi anche verso una buona politica pubblicitaria, un modo per assicurare al nuovo lavoro una visibilità soddisfacente. I consumatori oggi sono particolarmente sensibili ai richiami pubblicitari, in questa logica è bene sviluppare una politica promozionale a 360 gradi. Una pubblicità mirata al raggiungimento di un buon volume di affari e che punti a sfruttare tutti i canali, sia quelli tradizionali che i nuovi (siti, social network, etc.).

Solo curando ogni aspetto è possibile realmente capitalizzare al massimo le risorse investite nel progetto, diversamente si corrono seri rischi di gettare al vento tutti i sacrifici fatti. Pochi dubbi allora, meglio fare le cose giuste e puntare dritto al successo senza lasciare nulla all’improvvisazione. Dopo le considerazioni conclusive, adesso non resta che farvi un grosso in bocca al lupo per l’apertura del vostro piccolo bar!

 

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