Aprire un pastificio artigianale: tutto quello che devi sapere

Aprire un pastificio artigianale

Pensare di aprire un pastificio artigianale in un momento finanziario complicato come questo, nonostante le difficoltà del caso, è un’idea che alla lunga potrebbe trasformarsi in un progetto vincente e carico di soddisfazioni. In questa direzione, riuscire a mettere da parte tutte le ansie e le preoccupazioni facilita il compito perché è un modo per spalancare le porte verso un percorso lavorativo più tranquillo e agevole.

Dedicarsi alla pasta fresca significa contribuire a diffondere maggiormente sulle tavole nazionali e internazionali una specialità già conosciuta in ogni parte del mondo. Prelibatezze da produrre e commercializzare con la massima accortezza, dando sempre priorità alla qualità dei prodotti artigianali per dare vita a un business di successo. Per affermarsi in questo campo non si può prescindere da un’ottima competenza di base, dallo spirito di sacrificio, dall’impegno e naturalmente dall’alta qualità e competitività sul mercato dei prodotti da commercializzare.

In aggiunta, come per ogni altra attività commerciale, per avviare il pastificio artigianale bisogna poter contare su un capitale sufficiente per l’investimento iniziale. Sono tutti fattori da considerare prima di qualunque iniziativa, per partire con solide basi e allontanare lo spettro di un precoce fallimento. Passiamo allora ad analizzare il percorso per aprire un pastificio artigianale nel rispetto delle regole e per conoscere i passaggi da fare.

APRIRE UN PASTIFICIO ARTIGIANALE: COSA SERVE

In questo campo è di fondamentale importanza informarsi sulle norme vigenti per capire quali strumenti di lavoro scegliere, in relazione appunto ai regolamenti in materie di igiene. In termini di costi poi va considerata la possibilità di acquistare macchinari nuovi o usati perché da questa scelta dipende parte della somma di denaro da investire.

In linea di massima non si parla di somme stratosferiche, ma di un investimento relativamente contenuto. Inoltre, trattandosi di un’attività artigianale, esiste la possibilità di accedere a qualche forma di contributo agevolato.

In merito, invece, alle capacità personali, per qualificarvi nel settore della pasta fresca è opportuna la frequenza di un corso professionale anche per apprendere nozioni importanti relativamente alla pasta per celiaci e per vegani. Corsi di formazione generalmente a pagamento, ma da considerare per acquisire maggiori esperienze per essere capaci di soddisfare un platea più ampia di clienti. Vendere anche la pasta per celiaci, infatti, significa soddisfare un ramo commerciale con una richiesta in costante crescita.

APRIRE UN PASTIFICIO ARTIGIANALE: LOCALIZZAZIONE DELLA SEDE COMMERCIALE

Scegliere il territorio dove avviare l’attività è una scelta che richiede attenzioni particolari per capire la possibilità di servire non solo i consumatori finali ma anche ristoranti, supermercati, mense, etc. Oggi la richiesta di pasta artigianale è in costante crescita perché aumentano i consumatori orientati verso il consumo di alimenti sani e qualitativamente migliori, una domanda qualificata da soddisfare nel modo giusto anche attraverso l’analisi del territorio da servire.

Proprio una corretta indagine di mercato, orientata alla scoperta delle potenzialità della zona circostante e per conoscere eventuali competitors nelle vicinanze, aiuta parecchio per avviare un’attività commerciale di successo. In definitiva occorre una sede in un luogo centrale, ben trafficato, comodamente raggiungibile e possibilmente con un’area parcheggio tale da soddisfare il facile parcheggio dei mezzi di trasporto dei clienti.

Attenzionare con estremo interesse il locale da destinare alla nuova attività è uno dei passi importanti per raggiungere ottimi risultati e per ottenere un volume di affari soddisfacente.

APRIRE UN PASTIFICIO ARTIGIANALE: AFFILIAZIONE A UN MARCHIO FAMOSO

Quando si inizia un percorso per avviare una nuova attività, le complessità sono diverse e farsi conoscere presto sul mercato non è agevole. Mettendo in un angolo la piena libertà di azione è possibile ricorrere al franchising, cioè a un marchio già conosciuto dalla gran parte dei clienti capace di garantirvi supporto, pubblicità, consulenza tecnica e amministrativa e tutta un’altra serie di benefit.

Avere alle spalle un franchisor conosciuto vuol dire garantirsi esperienza e competenza e, di conseguenza, ridurre notevolmente i rischi di mercato. In breve, affiliarsi a un marchio famoso è un modo per sentirsi protetti e con le spalle forti.

Anche in questo caso molto dipende dalla scelta che farete, quindi è opportuno informarvi su un marchio che privilegia particolarmente la qualità della cucina italiana. Una scelta non semplice, da valutare con scrupolo e magari con l’aiuto di qualche professionista serio ed esperto di franchising.

Una volta scelto il franchisor, è bene sapere che da quest’ultimo in cambio è richiesto un investimento iniziale e anche la rinuncia alla piena autonomia, in quanto il marchio darà indicazioni precise anche sui prodotti da commercializzare.

La somma da investire nel franchising è strettamente legata alla notorietà dal marchio prescelto, maggiore è conosciuto e più alti saranno i costi da affrontare. Un rapporto però valido anche in termini di successo, in quanto un’affiliazione a un marchio maggiormente affermato sul mercato garantisce solitamente un ritorno economico più veloce.

Per quanto riguarda la disponibilità del denaro, non sempre sufficiente, con un’attività artigianale è possibile provare ad accedere a qualche finanziamento agevolato. Forme di finanziamento riservate generalmente a particolari categorie quali giovani, disoccupati e donne, e che prevedono tassi di interesse favorevoli. Per tenersi informati sulla materia è opportuno far riferimento ai siti web regionali, dove conoscere eventuali finanziamenti disponibili per il settore, le condizioni, le scadenze e tutte le informazioni necessarie.

APRIRE UN PASTIFICIO ARTIGIANALE: PERCORSO BUROCRATICO DA SEGUIRE

Trattandosi del settore alimentare, quando si tratta di aprire un pastificio artigianale la trafila burocratica comporta una serie di passaggi piuttosto complessi. Un iter lungo da seguire con molte attenzioni per evitare intoppi di percorso e per non correre il rischio di vedersi rispedita indietro la documentazione presentata.

Innanzitutto bisogna aprire la Partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate e registrare l’attività presso la Camera di Commercio. Poi serve l’autorizzazione ASL per testimoniare il rispetto delle norme igienico-sanitarie dei locali, il nulla osta ed eventuali autorizzazione urbanistiche da parte del comune in caso di ristrutturazioni dei locali. Altri passaggi importanti sono riconducibili alle iscrizioni all’INPS, per effettuare i versamenti dei contributi, e all’INAIL, per la tutela contro eventuali infortuni sul lavoro.

Inoltre, trattandosi di alimenti, il personale addetto alla produzione artigianale della pasta deve possedere la certificazione HACCP per l’igiene degli alimenti. Un attestato da conseguire a seguito della frequenza di uno specifico corso.

Adempimenti burocratici non facili, per questa ragione si consiglia il ricorso a un professionista serio e preparato in materia. Parliamo di un commercialista qualificato ed esperto capace di sbrigare tutta la documentazione del caso con impegno e la massima correttezza e di darvi utili suggerimenti sulle scelte da fare.

Il discorso è semplice ed è il seguente: o si ha piena consapevolezza della materia burocratica oppure è meglio non agire in autonomia per non commettere gravi errori. Per trovare un commercialista all’altezza del compito è sufficiente consultare l’Ordine dei Dottori Commercialisti. In alternativa, è possibile chiedere a qualche amico di fiducia.

APRIRE UN PASTIFICIO ARTIGIANALE: PUBBLICITA’

Con la concorrenza presente oggi sul mercato di settore nessuna attività commerciale può raggiungere il successo senza essere opportunamente promossa. Farsi conoscere, dare una grande visibilità al proprio pastificio artigianale è fondamentale per riscuotere maggiori consensi. A partire da un sito web perfettamente strutturato e veloce, passando per le manifestazioni organizzate sul territorio dalle istituzioni comunali, tutto è utile per farsi conoscere.

Di questi tempi senza una buona politica promozionale non si va da nessuna parte, un discorso sempre verde ma particolarmente indicato per i tempi che corrono. Battere l’enorme concorrenza presente sul mercato è un compito difficile ma possibile puntando sulla competenza, sulla qualità dei prodotti e su una buona pubblicità. Dunque, per aprire un pastificio artigianale e sperare di trasformare il progetto in un’attività commerciale redditizia e soddisfacente, vuol dire anche dedicare una parte del proprio tempo a disposizione alla pubblicità.

 

 

 

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