
Sicuramente l’idea di aprire un Parco Avventura per tutti coloro che sono appassionati di sport ed amano stare a contatto con la natura è un progetto affascinante, ma pur essendo un’idea imprenditoriale tutt’altro che banale, visto il moltiplicarsi di tali strutture in tutta Europa, è assolutamente necessario riflettere sugli oneri e responsabilità da contemplare al fine di intraprendere questa tipologia di impiego, come del resto lo è del resto per qualsiasi forma di progetto.
Studio di fattibilità, business plan, valutazioni delle condizioni necessarie alla realizzazione ed eventualmente dei rischi impliciti derivanti dal progetto, saranno necessari per poter misurare il processo di realizzazione del Parco.
Parco avventura viene definito quel luogo inserito all’interno di un contesto naturale boschivo in cui sono previsti percorsi acrobatici sospesi a diverse quote. Agganciati differentemente ad alberi ad alto fusto, o diversamente a pali di legno o pareti rocciose tali percorsi, collegati tra loro da corde, cavi d’acciaio, ponti Tibetani ed altri elementi, danno connotazione al parco unitamente alla possibilità di offrire ai propri ospiti la possibilità di mettere alla prova le loro attitudini relative agli sport di montagna in modo divertente e, adeguatamente equipaggiati, sicuro.
In genere tra i soggetti interessati ad aprire i Parchi Avventura troviamo Enti Pubblici, il cui interesse è di potenziare il loro patrimonio naturale; realtà a carattere sociale ed anche formativo, che individuano in questa tipologia di attività metodi per finalità educative ed infine investitori privati che scelgono, sia per loro inclinazione naturale che di adeguamento a progetti eco-compatibili, di investire nella realizzazione o gestione di questi Parchi Avventura.
In tutti e tre i casi l’apertura di un Parco Avventura favorisce la possibilità di poter generare un incremento del flusso turistico, con conseguenti benefici a largo raggio ivi incluse strutture turistiche, viabilità, vendita al dettaglio di beni alimentari e non.
Caratteristica comunque imprescindibile del futuro imprenditore dovrà essere l’amore ed il rispetto della natura.
Intervenire sugli alberi e sull’ecosistema con l’inserimento di elementi estranei ad esso, ma necessari per il funzionamento del Parco, non può prescindere dal dover ridurre al minimo qualsiasi intervento che ne danneggi la salubrità e che ne alteri il paesaggio.
Ma analizziamo ora cosa è necessario sapere per iniziare un’avventura imprenditoriale di questa tipologia.
APRIRE UN PARCO AVVENTURA: ASPETTI IMPORTANTI E IMPRESCIBNDIBILI
La prima fase del progetto, come facilmente intuibile sarà quella di dover scegliere il luogo su cui dare vita all’attività.
L’area boschiva potrà essere privata o demaniale, in quest’ultimo caso sarà necessario procedere al fine di ottenerne la concessione.
L’area ottimale da un punto di vista oreografico dovrebbe presentarsi come pianeggiante o con poco declivio, essere dotata almeno di una trentina di alberi ad alto fusto del diametro minimo di 30/40 centimetri, o in alternativa da pali artificiali in legno e di avere delle zone annesse da destinare agli ospiti a prescindere dai percorsi veri e propri.
L’area inoltre dovrà essere misurata anche in riferimento ad altri fattori di valutazione del territorio d’appartenenza in funzione delle possibilità di pericolo quali umidità, possibilità di alluvioni ed eventualmente di valanghe.
In qualunque caso, nello sguardo d’assieme, sarà imprescindibile considerare nella realizzazione del percorso acrobatico eventuali vie di fuga e possibilità di monitoraggio generale da parte del personale.
La valutazione della viabilità sul territorio e la possibilità di potersi assicurare la realizzazione di un comodo parcheggio saranno senza dubbio punti a favore per la frequentazione del parco avventura, tutto ciò al fine di assicurare le condizione più favorevoli a motivare la visita allo stesso.
Necessario sarà destinare un’area della superficie, generalmente in corrispondenza dell’ingresso, alla biglietteria e a delle casette come strutture atte al rimessaggio per la conservazione di materiali destinati all’utilizzo.
Altra area da prevedere sarà quella dedicata alla zona relax, superficie adeguatamente attrezzata con panche, tavoli da pic nic e griglie nella quale dovrà essere prevista la possibilità di collegamento all’energia elettrica ed alla rete idrica per la realizzazione, gestione e manutenzione, dei servizi igienici.
Una volta stabiliti gli spazi di destinazione, sia delle attività che dei servizi, si dovrà procedere all’ispezione delle condizioni fisiologiche degli alberi a cui verranno agganciati i supporti dei percorsi che dovranno essere sondati in maniera imprescindibile da esperti del settore (Agronomi o Dottori Forestali) con conoscenze approfondite sia delle piante che del bosco. Queste condizioni sarà necessario verificarle almeno annualmente, unitamente alla salute degli alberi.
Ci sono infatti in natura alcune specie di alberi che prevedono un ciclo vitale di crescita esponenziale alternata a periodi di staticità che potrebbero non essere idonei all’istallazione dei supporti. La conseguenza che ne deriverebbe sarebbe assimilabile a problemi di staticità e quindi di sicurezza nel tempo con notevole dispendio economico e pericolo per la salute della pianta.
Ovviamente se la proprietà è privata sarà necessario informarsi bene su eventuali vincoli ambientali legati a quel luogo, se pubblica sarà necessario ottenerne la concessione.
A questo punto si procederà alla progettazione vera e propria del Parco Avventura.
APRIRE UN PARCO AVVENTURA : CIRCUITI ACROBATICI E SICUREZZA
I circuiti previsti dovranno essere differenti e di diversa difficoltà al fine di garantire l’accesso e l’interesse a più categorie d’utenza che si potranno raffrontare con i tracciati più idonei alle loro possibilità. I parametri di riferimento dovranno tener presenti le fasce d’età, le capacità dei potenziali partecipanti sia fisiche che mentali e come sempre la sicurezza, fondamentale per garantire serenità e divertimento in tutte le fasi del percorso.
La scelta della tipologia ed ubicazione dei percorsi acrobatici sarà conseguente allo studio del territorio e alla ciclicità delle partenze dei clienti nell’ affrontare questi tracciati. In merito a queste ultime sarà necessario non dimenticare che il circuito dovrà essere facilmente controllabile, idoneo e non per ultimo sorvegliato, da ciò l’importante scelta dell’ubicazione dei circuiti.
In genere i materiali usati per la realizzazione sia dei supporti che dei camminamenti si riconoscono nel legno e nell’acciaio. Questi, concepiti variamente e con spessori diversi, come anche per i trattamenti, a seconda delle scelte personali fatte potranno incidere più o meno sui costi, ma senza dubbio potranno garantire maggiore sicurezza agli ospiti fruitori del Parco Avventura.
A seguito dell’operazione di montaggio, i percorsi dovranno obbligatoriamente essere testati nelle varie possibilità di carico di peso e di sostegno per poter successivamente essere dichiarati idonei all’uso.
Tutto ciò dovrà essere redatto da un esperto del settore (ingegnere o architetto) che però non abbia partecipato all’atto sia di realizzazione che di progettazione del Parco Avventura.
Altro aspetto da non sottovalutare è quello relativo al personale. Pur nella necessità di avere a disposizione diverse figure, senza dubbio il soccorritore e l’istruttore ne rappresentano quelle fondamentali. Se per la prima è facile intuirne la mansione, per l’istruttore del Parco è necessario che sia nella capacità di valutare la perizia dell’ospite nell’essere in grado di badare a se stesso su di un percorso acrobatico, questo potrà essere fattibile consentendo ad esso un breve test del tragitto. Importante sarà anche assicurarsi che il cliente abbia ben compreso le istruzioni fornite in merito all’utilizzo dell’attrezzatura e che esse siano state ben comprese. Altre mansioni si riconoscono nell’assistenza, nella tempestività di eventualmente chiedere l’intervento di un soccorritore, come di trasmettere efficacemente istruzioni in merito alla sicurezza.
Se comunque a supporto dei percorsi sono state redatte delle guide cartacee, la formazione di queste due figure è fondamentale. A tal fine, seppur non obbligatoria, l’Associazione dei Parchi Avventura italiani ha promosso dei corsi di formazione, a garanzia di qualità e sicurezza, in collaborazione con le Guide Alpine.
APRIRE UN PARCO AVVENTURA: BUROCRAZIA E COSTI
Inutile mettere al corrente che la struttura necessiterà di un’assicurazione, RTC (Responsabilità Civile verso Terzi) e dovrà entrare in possesso della Licenza del Comune di appartenenza, TULPS (Testo Unico di Pubblica Sicurezza), in quanto assimilabile ad attività di spettacolo che verrà rilasciata a seguito del sopralluogo della Commissione di Vigilanza sui luoghi di spettacolo.
La certificazione che garantisca che l’impianto sia stato realizzato in sicurezza, le cui norme vengono indicate in EN15567, garantisce all’imprenditore eventuali responsabilità civili e penali nei confronti degli utenti e ne garantisce agli stessi la sicurezza.
Per quanto riguarda invece i costi, è facilmente intuibile che sono sottoposti alla tipologia e superficie del Parco Avventura che si andrà a progettare unitamente al fatto che esso sia di proprietà o in concessione. Costi d’ispezione riferiti al terreno, alla progettazione, al montaggio ed agli attrezzi, il cui costo medio si aggira intorno ai 2.000 euro l’uno, unitamente alle attrezzature di cui dotare il cliente, caschi, imbragature eccetera e al personale, oltre agli adempimenti burocratici ed alle aree connesse, non fanno certamente prevedere una somma inferiore ai 70.000 euro.
Di contro l’ubicazione del Parco Avventura, del costo orario per il percorso acrobatico, dei servizi extra offerti, delle iniziative promozionali, potrebbero costituire un vero e proprio volano al fine di dare l’avvio ad un’attività interessante, divertente ed all’insegna della natura.
Itali
28 Agosto 2019 at 11:36
Vorrei sapere se fosse possibile realizzare in Calabria provincia di Cosenza percorsi acrobatici con carrucole e percorsi simili
Riccardo Allievi
29 Agosto 2019 at 16:41
Buongiorno, è necessario sentire la Regione.
Itali
28 Agosto 2019 at 11:36
Vorrei sapere se fosse possibile realizzare in Calabria provincia di Cosenza percorsi acrobatici con carrucole e percorsi simili
Riccardo Allievi
29 Agosto 2019 at 16:41
Buongiorno, è necessario sentire la Regione.