Aprire un oil bar: tutto quello che devi sapere

Aprire un oil bar

Un Oil Bar è sia una struttura moderna che funge da luogo di confronto e di conversazione con il pubblico sia una strategia di marketing immediata, interattiva e accessibile per presentare, promuovere e far degustare un olio extravergine d’oliva italiano di alta qualità ai numerosi consumatori, turisti e addetti della sfera gastronomica. Al riguardo un Oil Bar può avere molto successo economico, in particolare durante le fiere, i mercatini, le manifestazioni e gli eventi pubblici. A questo proposito come si fa ad aprire un Oil Bar?

Per risposta ecco qui di seguito l’articolo su tutto quello che devi sapere per aprire un Oil Bar in Italia. Inoltre è opportuno richiedere la consulenza di un bravo commercialista per l’avvio dell’impresa e il rispetto delle scadenze fiscali e avere tanta intraprendenza e pazienza nonché un grande interesse per il mondo olivicolo e gastronomico.

PERCHÉ APRIRE UN OIL BAR?

Un Oil Bar è un’attività imprenditoriale all’interno della quale il commerciante funge da mediatore fra le aziende agricole produttrici di olio extravergine d’oliva e quei consumatori desiderosi di diventare consapevoli delle caratteristiche di un olio di alta qualità e del lavoro artigianale svolto dagli operatori del settore olivicolo. Pertanto all’interno di un Oil Bar è possibile degustare diverse marche di olio extravergine d’oliva, sia puro, ad esempio versato in piccoli bicchieri, sia abbinato ai cibi come il pane, la focaccia e la pizza, ed anche venire informati sulla storia di tali oli pregiati.

Per di più allo scopo di aumentare le probabilità di successo di questo tipo di attività economica è possibile vendere assieme all’olio d’oliva anche dei prodotti gastronomici come le conserve. Una volta conquistata la propria clientela attraverso la qualità e l’informazione potrai ottenere degli ottimi guadagni poiché l’olio extravergine d’oliva artigianale può essere venduto tranquillamente a diverse decine di euro al litro, spesa che un vero estimatore è disposto a fare, proprio come succede con il vino di alta qualità!

QUALI SONO I PASSAGGI E I REQUISITI PER APRIRE UN OIL BAR?

Per aprire un Oil Bar in Italia occorre prepararsi presso un’organizzazione di assaggiatori, inoltre è necessario avere buone capacità relazionali, saper convincere i potenziali acquirenti e fidelizzare i clienti già acquisiti. Più nello specifico per aprire un Oil Bar devi avere determinati requisiti professionali, oggettivi, di sorvegliabilità, antimafia e morali e seguire dei passaggi strategici e altri obbligatori per legge, ad esempio bisogna:

  • aprire la Partita Iva all’Agenzia delle Entrate e iscriversi all’INPS, all’INAIL e al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio. In merito all’apertura delle posizioni previdenziali e assicurative si evidenzia che anche i dipendenti devono iscriversi all’INPS e all’INAIL;
  • aver frequentato con esito positivo un corso professionale per il commercio, la preparazione o la somministrazione degli alimenti e delle bevande istituito o riconosciuto dalle Regioni. Inoltre per migliorare ulteriormente i propri requisiti professionali è utile aver partecipato a un corso di analisi sensoriale. In aggiunta sono considerati dei requisiti professionali validi per aprire un Oil Bar anche il diploma di maturità, il diploma professionale e la laurea se alcune materie di studio si ricollegavano al commercio, alla preparazione o alla somministrazione di alimenti e bevande. Altri requisiti professionali accettati per aprire un Oil Bar sono l’esperienza lavorativa di almeno 2 anni ma fatta negli ultimi 5 anni nel settore alimentare o della somministrazione di alimenti e bevande e l’iscrizione all’ex REC, ossia il Registro degli Esercenti il Commercio abrogato nel 2004;
  • collaborare con un team di assaggiatori qualificati per decidere quali marchi di olio extravergine d’oliva proporre ai propri clienti;
  • organizzare delle visite guidate nei frantoi e dei corsi di formazione per la propria clientela;
  • cercare di ottenere un finanziamento regionale specifico per le start-up oppure informarsi sui contributi a fondo perduto, i finanziamenti a tasso agevolato e gli altri aiuti pubblici nazionali ed europei;
  • prevedere i probabili guadagni da ottenere, gli investimenti e i debiti da fare e i costi di gestione da sostenere nei prossimi anni attraverso uno studio di fattibilità del progetto imprenditoriale;
  • scegliere la zona in cui avviare l’Oil Bar e il target di clienti dopo aver effettuato delle serie ricerche e analisi di mercato;
  • rivolgersi a un commercialista per conoscere le norme, i requisiti, i tributi e le autorizzazioni inerenti all’apertura e alla gestione di un Oil Bar, nonché le forme giuridiche più idonee, i contratti di lavoro per il personale dipendente, la stesura di un business plan con il nome del negozio, la forma societaria, l’idea imprenditoriale, i costi, ecc.

ALTRI PASSAGGI E REQUISITI PER APRIRE UN OIL BAR

Fra gli altri passaggi e requisiti da evidenziare per aprire un Oil bar in Italia è necessario:

  • scegliere il locale in cui avviare l’Oil Bar, richiederne l’autorizzazione igienico-sanitaria all’ASL locale e metterlo in regola per quanto riguarda le norme di pubblica sicurezza. Si parla quindi della normativa sulla sicurezza sul posto di lavoro compilando la Relazione sulla Valutazione dei Rischi o l’autocertificazione per le imprese con meno di 10 dipendenti e delle norme di sicurezza degli impianti elettrici, la cui documentazione originale va conservata, mentre la relativa copia va inviata al Comune. In più si deve rispettare anche la normativa antincendio attraverso la prevenzione degli incendi, in particolare grazie al controllo dei sistemi antincendio e alla formazione del personale da parte dei Vigili del Fuoco con rilascio di attestato;
  • rispettare i requisiti urbanistici previsti dal Comune;
  • ottenere l’autorizzazione per esporre la propria insegna;
  • interpellare l’Ufficio Pianificazione e Sviluppo del Comune attraverso lo SUAP, ossia lo Sportello Unico per le Attività Produttive, per ottenere l’esito favorevole o la licenza, in caso la zona considerata sia sottoposta a tutela o a programmazione, per poter somministrare al pubblico gli alimenti e le bevande;
  • contattare l’Ufficio Spettacoli comunale tramite lo SUAP in merito alla Comunicazione per l’impatto acustico eseguita da un tecnico abilitato o per il nulla osta/autorizzazione nel caso le emissioni acustiche siano superiori ai limiti previsti nella zona interessata;
  • ottenere la SCIA UNICA, acronimo di Segnalazione Certificata di Inizio Attività Produttiva a effetto immediato, ossia la SCIA commerciale in abbinamento con la notifica sanitaria, per mezzo dello SUAP. In particolare la SCIA UNICA è ottenibile una volta verificati i requisiti professionali, inoltre per ottenerla occorre compilare gli appositi modelli informatici messi a disposizione dal proprio Comune. Tali modelli sono disponibili anche sul sito web ww.impresainungiorno.gov.it;
  • dichiarare al Comune di essere nelle condizioni previste dal TULPS, ossia il Testo Unico della legge di pubblica sicurezza, ad esempio l’assenza di condanne, e di essere in regola con le norme di sorvegliabilità dei locali destinati ai pubblici esercizi;
  • effettuare l’autocontrollo igienico-sanitario per la sicurezza degli alimenti attraverso il sistema HACCP, in particolare compilando l’apposita autocertificazione;
  • ottenere il libretto sanitario, se è ancora previsto nella propria regione, dall’autorità sanitaria locale oppure fare dei corsi di formazione specifici per poter vendere, preparare e somministrare le bevande e gli alimenti;
  • usare il passaparola sui social e la pubblicità sul web per farsi conoscere.

QUALI SONO I COSTI PER APRIRE UN OIL BAR?

Prima di lanciarsi nell’avventura di aprire un Oil Bar in Italia è opportuno valutare i costi fissi e quelli variabili che si dovranno sostenere, ad esempio i costi riguardanti:

  • l’affitto o il mutuo del locale;
  • le ristrutturazioni;
  • l’adeguamento dei diversi impianti;
  • la burocrazia;
  • la spesa di circa 40.000 euro per comprare gli oli pregiati e i vari prodotti gastronomici da vendere e per l’allestimento (circa 500 euro al mq), in particolare per acquistare il bancone, i tavolini, le sedie, gli scaffali, le panche, i pc, i telefoni, il registratore di cassa, le stoviglie e le altre attrezzature di somministrazione;
  • le utenze come il gas, l‘elettricità, Internet e il telefono;
  • le parcelle dei consulenti cui è opportuno rivolgersi;
  • la propria formazione e quella dei dipendenti;
  • il marketing, ad esempio attraverso un sito web.

Per terminare si sottolinea che nel caso si desideri abbinare alla vendita di olio extravergine d’oliva anche il vino sarà necessario ottenere la licenza per la vendita di alcolici richiedendola all’Agenzia delle Dogane.

 

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