Aprire un negozio vintage: tutto quello che devi sapere

aprire un negozio vintage

Una cosa è certa: quello del vintage è un settore che non conosce crisi. Pur essendo vero che il nostro paese sta facendo i conti con una crisi che ci vede costretti a tirare i cordoni della borsa, infatti, è altrettanto vero che sono moltissimi gli italiani che quando si parla di vintage non hanno alcuna intenzione di badare a spese. Ciò, molto semplicemente, perché il vintage, oltre ad essere una vera e propria passione, nell’ultimo periodo si è trasformato in una moda difficile da schivare. Nelle case e negli armadi di ognuno di noi è difficile non trovare un oggetto, un accessorio o un capo d’abbigliamento in perfetto stile vintage. Ciò a dimostrazione del fatto che al vintage proprio non si può rinunciare. Alla luce di ciò, appare ragionevole la decisione di prendere in considerazione l’idea di aprire un negozio vintage. Ovviamente, prima di cimentarsi in una simile impresa è bene tenere conto di alcuni aspetti e, non da ultimo, dell’investimento che si dovrà sostenere. Ma vediamo di scendere più nel dettaglio e di scoprire come fare per aprire un negozio vintage, quali sono le pratiche che devono essere portate a termine e, soprattutto, quali sono i requisiti che non possono affatto mancare.

APRIRE UN NEGOZIO VINTAGE: INFORMAZIONI UTILI

Per prima cosa, è interessante soffermarsi in merito al fatto che quando si parla di vintage si fa riferimento ad un settore molto particolare che, almeno in apparenza, non deve essere considerato di massa. Ciò è utile sia per comprendere l’entità dell’investimento da stanziare per aprire una simile attività che per definire le relative politiche di prezzo. In merito a questo ultimo aspetto, è bene precisare che quando si parla di vintage si può fare riferimento sia a pezzi d’arredamento molto costosi che ad accessori da qualche decina di euro. Vintage, dunque, non significa esoso ad ogni costo. Individuare la giusta misura, quindi, è la chiave per poter fare affari d’oro. Il segreto, dunque, è quello di concentrare in un unico negozio sia oggetti costosi che accessori e abiti a poco prezzo.

In questo modo si avrà la possibilità di attirare ogni genere di clientela e di aumentare in maniera del tutto naturale il numero dei potenziali clienti. Per fare ciò, è fondamentale anche individuare il locale adatto. In linea di massima, la cosa migliore è quella di scegliere un locale in una zona centrale. L’ideale sarebbe anche dotarsi di una vetrina ben visibile. Come è facile intuire, ciò comporta un investimento piuttosto interessate che, però, potrebbe essere ben ripagato già nel breve periodo. Questo discorso vale in maniera particolare nel caso in cui si prendesse in seria considerazione l’ipotesi di acquistare il locale in questione invece di optare per un affitto dello stesso.

L’ITER PER APRIRE UN NEGOZIO VINTAGE

Per quanto riguarda tutte le pratiche burocratiche da sbrigare per aprire un negozio vintage, bisogna fare presente che si trattano delle medesime necessarie per aprire ogni altro genere di negozio. In pratica, non si deve fare altro che richiedere una partita Iva, mettersi in regola con gli enti previdenziali e con il fisco e comunicare al proprio comune di residenza l’inizio delle attività. Queste pratiche sono molto semplici da portare a termine e non comportano alcun genere di sforzo da parte del futuro titolare. In ogni caso, è fondamentale avvalersi dell’aiuto di un professionista che avrà la possibilità di seguire l’avvio dell’attività e di evitare che in futuro si debba fare i conti con inciampi di natura burocratica che, in alcuni casi, potrebbero compromettere il buon esito dell’attività.

Tra l’altro, al medesimo professionista dovrà essere affidata poi anche la gestione dell’attività e, pertanto, consentirgli di seguirne anche l’avvio non sarà che un valore aggiunto peraltro non indifferente. In sintesi, decidere di aprire un negozio vintage potrebbe rivelarsi un’idea vincente a patto che si tenga conto dei consigli sopra forniti e che, inoltre, ci si preoccupi di comunicare all’esterno la presenza della propria attività sul mercato. A tale scopo, è utile mettere in preventivo anche qualche spesa relativa alla comunicazione e alla pubblicità sia on line che off line. Com’è noto, la comunicazione è l’anima del commercio e, pertanto, non resta altro da fare che raccontare al mondo la storia della propria attività, l’idea da cui è nata e tutte le opportunità che vengono offerte ai potenziali clienti.

In ultimo, è interessante soffermarsi in merito al fatto che la concorrenza, seppur presente, non è affatto un ostacolo. Al contrario, potrebbe rappresentare un ottimo punto di partenza per la differenziazione dell’offerta. Prima di scegliere il locale in cui aprire il proprio negozio, pertanto, si consiglia ai futuri titolari di fare uno screening di tutte le attività ce già operano nella zona di riferimento in modo tale da capire quale tipologia di merce scegliere e in quale settore concentrare le proprie energie oltre che, ovviamente, le proprie risorse. Solo in questo modo, si avrà l’opportunità di mettere a frutto tutte le informazioni acquisite e, soprattutto, di dare gambe al sogno nel cassetto di aprire un negozio vintage nella propria città.

 

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