Aprire un negozio vegano: tutto quello che devi sapere

aprire un negozio vegano

La crisi economica ha portato alla nascita di tutta una serie di attività che fino a poco tempo fa sembravano addirittura impossibili. La mancanza di posti di lavoro dipendente ha incitato tutti ad aguzzare l’ingegno, andando alla ricerca di settori potenzialmente interessanti. Senza alcuni dubbio, uno degli ambiti più promettenti è quello del vegan. Per tale ragione, sono sempre di più coloro che hanno intenzione di aprire un negozio in cui si ha la possibilità di acquistare solo ed esclusivamente prodotti vegani. Ma come fare per aprire un negozio vegano e quale è l’investimento iniziale da sostenere?

APRIRE UN NEGOZIO VEGANO: COSA E’ E QUANTO E’ REDDITIZIO

Una cosa è certa: i negozi vegani sono assolutamente destinati al successo. Tra l’altro, aprire un negozio vegano non è affatto difficile. Basta solo imparare a conoscere tutte le regole del mondo vegan ed essere disposti a sostenere un piccolo investimento iniziale. Ma prima di scendere più ne dettaglio e di capire quali sono i passi necessari da fare per aprire un negozio vegano, cerchiamo di capire quali sono le potenzialità di questo settore. Il primo negozio interamente vegano d’Europa è stato aperto in Germania. In tale negozio si potevano trovare addirittura 1.600 prodotti interamente biologici oltre che alimenti vegani e rigorosamente a km zero. Inoltre, in questo negozio non erano presenti né carne né derivati da animali. Da quel momento in poi, l’idea di aprire un negozio vegano si è espansa a macchia d’olio, date le palesi possibilità di guadagno. Stando alle stime, pare che i potenziali clienti potrebbero essere addirittura 700.000 solo nel nostro paese.

In buona sostanza, si ha a che fare con un business particolarmente promettente e da prendere al volo. Com’è noto, quando si parla di vegan si fa riferimento ad un mondo in cui al centro dell’attenzione ci sono la salute ed il rispetto dell’ambiente. Un aspetto da non trascurare riguarda il fatto che si tratta di un settore ancora poco inflazionato. Per il momento, infatti, sono davvero pochi i negozi interamente vegan. Ciò vuol dire la domanda supera l’offerta e che investire in questo settore potrebbe rivelarsi a dir poco redditizio già nel breve periodo. In merito ai negozi vegani è opportuno precisare che non si tratta di punti vendita in cui si trovano prodotti biologici. Al contrario, si tratta di uno store con un’identità ben precisa che rappresenta un punto di forza decisamente notevole.

Per consentire a questa attività di decollare si deve riuscire ad offrire ai propri clienti un’ampia scelta. L’ideale sarebbe quello di vendere non solo i classici prodotti ma, magari, anche piatti pronti e cosmetici, a patto che non siano stati testati sugli animali. Volendo, si potrebbero vendere anche accessori o capi d’abbigliamento. La cosa più opportuna da fare è rivolgersi a fornitori certificati, informandosi in merito alla loro reputazione. Una soluzione per riuscire ad attirare l’attenzione dei propri clienti potrebbe essere anche quella di predisporre un’area in cui poter degustare i vari prodotti. Le soluzioni per attirare i potenziali clienti possono essere moltissime. Non resta altro da fare, dunque, che mettersi a lavoro per aprire il proprio punto vendita.

COME APRIRE UN NEGOZIO VEGANO: BUROCRAZIA E INVESTIMENTO

Aprire un negozio interamente vegano non è più difficile di aprire un negozio tradizionale. Come è facile intuire, se si ha intenzione di vendere cibi e bevande si deve seguire un corso presso la camera di commercio di riferimento al fine di poter dimostrare di avere la preparazione necessaria per poter svolgere una simile attività. Per quanto riguarda, invece, i requisiti minimi, chi ha intenzione di aprire un negozio vegano deve essere in possesso di un negozio di 90 metri quadrati. Il locale può essere sia in affitto che di proprietà, l’importante è che rispetti tali criteri. Inoltre, bisogna essere in possesso dei relativi permessi che dovranno essere rilasciati dalla Asl locale. La cosa migliore da fare, poi, sarebbe quella di avere nel proprio store circa 1.500 prodotti e, possibilmente, un paio di dipendenti.

Per quanto riguarda l’investimento, poi, il budget non dovrebbe superare i 70.000 euro. Nell’eventualità in cui si avesse intenzione di destinare una cifra più bassa all’attività si potrebbe optare per una soluzione low cost. In tal caso, si dovrebbe optare per un piccolo market per il quale potrebbero bastare anche solo 30.000 euro. Partendo dal presupposto che circa il 6,5% degli italiani sono vegani o vegetariani, le possibilità di guadagno sono davvero moltissime e, quindi, si ha la possibilità di rientrare dell’investimento in tempi rapidi e senza troppo sforzo. Quando si parla dell’investimento iniziale, si deve tenere conto del fatto che ad influire notevolmente è il costo del locale. Nelle grandi città, ad esempio, il costo è maggiore e, dunque, l’investimento dovrà essere più importante, indipendentemente dalla tipologia di market che si intende aprire. Ovviamente, la cosa migliore sarebbe optare per un mutuo.

Gli affitti, infatti, pur essendo meno vincolanti e, soprattutto, non necessitando di garanzie di alcun genere, potrebbero apparire molto più semplici e rapidi. Un affitto, però, oltre a non fornire garanzie del futuro, rappresenta una spesa cosiddetta a fondo perduto. Se, quindi, se ne avesse la possibilità, la cosa migliore sarebbe scegliere di sottoscrivere un mutuo al fine di fare un investimento duraturo nel tempo. Se, poi, si avesse a disposizione un fondo o un locale da adibire a negozio, si avrebbe la possibilità di avviare l’attività senza dover sostenere un investimento iniziale, ad esclusione dei piccoli interventi necessari per la cosiddetta messa a norma.

QUALI SONO I DOCUMENTI NECESSARI PER APRIRE UN NEGOZIO VEGANO

Come anticipato, l’iter per aprire un negozio vegano non è affatto differente da quello necessario per l’apertura di un negozio tradizionale. Come è facile intuire, dunque, le autorizzazioni che servono sono le medesime che devono essere depositate presso il comune di competenza. L’unica differenza riguarda la vendita di alimenti. Per essere in regola, infatti, bisogna assolutamente rispettare tutti i limiti imposti dalla Asl di riferimento ed il locale deve essere idoneo. Inoltre, ci si deve iscrivere presso il registro delle imprese della propria zona rivolgendosi alla CCIAA al fine di poter svolgere la propria attività. Tutte queste pratiche, comunque, sono facilissime da portare a termine e permettono di avviare la propria attività in tempi relativamente rapidi. In merito, però, è necessario tenere conto del fatto che chi ha intenzione di aprire un’attività in franchising davanti a sé ha due diverse alternative: avviare un’attività per conto proprio o affiliarsi ad un franchisor.

In questo secondo caso, anche la questione delle pratiche burocratiche si alleggerirebbe notevolmente. Quando si decide di affiliarsi ad un franchisor, infatti, si ha la possibilità di svincolarsi da alcune noiose pratiche burocratiche. Inoltre, anche le responsabilità d’impresa verrebbero frazionate. A tale riguardo, però, è importante tenere ben presente che anche i guadagni verrebbero frazionati. L’investimento iniziale, infatti, sarebbe decisamente minore rispetto all’apertura di un negozio vegano per conto proprio ma i guadagni dovrebbero essere condivisi con il franchisor a cui spetta il compito di fornire tutte le attrezzature ed i prodotti necessari per avviare e portare avanti l’attività. In entrambi i casi, la soluzione migliore è quella di affidarsi ad un esperto del settore che avrà la possibilità di seguire in maniera scrupolosa tutte le fasi dell’attività.

Pur essendo molto facile avviare una simile attività, non sono da escludere complicazioni dal punto di vista burocratico che potrebbero rallentare in maniera importante il percorso dell’attività e, in alcuni casi, potrebbero ostacolarne il buon esito. Trattandosi di un’attività molto redditizia, sarebbe del tutto sbagliato partire senza avvalersi della consulenza di professionisti capaci di fornire tutti gli strumenti necessari per iniziare con il piede giusto e non rendere vani i propri sforzi. Chi ha intenzione di aprire un negozio vegano nel proprio paese o nella propria città ha anche la possibilità di scaricare un’utilissima guida grazie alla quale scoprire tutti i dettagli di cui essere a conoscenza prima di aprire un’attività commerciale.

 

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