Aprire un negozio tutto a 1 euro: tutto quello che devi sapere

Aprire un negozio tutto a 1 euro

Aprire un negozio tutto a 1 euro significa inserirsi in un mercato che attira una massa di clienti molto ampia. In un periodo in cui i soldi scarseggiano, puntare sui consumi di fascia bassa è un’ottima scelta e permette di fare buoni affari. Attualmente in Italia si contano più di 500 negozi sparsi sul territorio nazionale; a questi si aggiungono le nuove aperture che crescono a pieno ritmo perché, in tempi di crisi, risparmiare piace a tutti. I punti vendita tutto a 1 € sono il regno della spesa low cost ma, contrariamente a quanto si può pensare, non attirano solo i soggetti meno abbienti, ma sono frequentati anche da clienti di fascia medio-alta.

La formula di vendita tutto a 1 euro si basa sul principio di vendere prodotti di ogni genere ad un prezzo fisso, cioè 1 €, anche se in alcuni negozi si possono trovare fasce di prezzo diversificate, ma comunque low cost (2, 5, 10 €). All’interno dei negozi monoprezzo si vendono articoli di qualsiasi settore: cancelleria, attrezzi per il bricolage, casalinghi, giocattoli, articoli regalo, bigiotteria, cosmetici, trucchi, prodotti per l’igiene della casa, accessori per capelli, abbigliamento, ecc. C’è davvero l’imbarazzo della scelta. L’ampia gamma di articoli proposti a prezzi stracciati permette di attirare una clientela molto vasta e variegata.

In genere, chi decide di avviare un negozio tutto a 1 € sceglie la strada del franchising perché gli permette di usufruire della visibilità del brand, di un’ampia gamma di merci e di un margine garantito. Inserirsi nel business del tutto a 1 euro può essere molto remunerativo, a patto di farsi assistere da uno Studio di Commercialisti che si occupi del disbrigo delle pratiche burocratiche e fiscali, di seguire la tenuta contabile dell’esercizio e di far prendere le decisioni giuste sugli aspetti fondamentali di questo settore.

APRIRE UN NEGOZIO TUTTO A 1 EURO

Aprire un negozio tutto a 1 euro conviene? Entrare nel business della vendita di prodotti a prezzo fisso può rivelarsi una scelta molto proficua. Il successo di questi negozi è dovuto all’ampia gamma di articoli proposti e al prezzo estremamente basso, caratteristiche che hanno la capacità di invogliare all’acquisto un target molto ampio. Per sopravvivere, però, questo tipo di negozio deve essere ubicato in una posizione con forte passaggio pedonale, come i centri cittadini, le strade principali, i centri commerciali e le località turistiche.

I negozi tutto a 1 euro sono dei veri e propri bazar dove si possono effettuare piccoli e grandi acquisti, il più delle volte superflui. Di solito, il cliente che entra in un punto vendita di questo tipo non lo fa per comprare prodotti che rispondono ai propri bisogni preesistenti, ma perché non vuole rinunciare alle abitudini che aveva prima della crisi. I clienti non mancano mai e ci sono addirittura persone che passano ore all’interno del negozio, dove aleggia la sensazione che si possa concludere l’affare del secolo. Gli acquisti vengono effettuati di pancia in virtù della convenienza degli articoli più che della loro utilità.

Ragionando in quest’ottica, il negozio tutto a 1 € è un pò il regno del superfluo, ecco perché è importante che venga aperto in un’area trafficata. Aprirlo in una zona poco frequentata sarebbe una scelta fuori luogo che lo condannerebbe inesorabilmente alla chiusura nel giro di pochi mesi. Errori di questo tipo nascono dall’avere affrontato con superficialità la fase della pianificazione. Pur essendo un business piuttosto semplice, prima di avviare un’attività commerciale a prezzo fisso è necessario effettuare un’attenta analisi di mercato e chiedere la consulenza di uno Studio di Commercialisti che aiuti a prendere le decisioni giuste.

COME APRIRE UN NEGOZIO TUTTO A 1 EURO

Per aprire un negozio tutto a 1 euro, per prima cosa bisogna trovare un locale che abbia una superficie di almeno 50 mq con un magazzino adiacente e richiedere l’autorizzazione al Comune. In seguito all’introduzione del Decreto Bersani, non serve più la vecchia licenza, ammesso che la superficie destinata alla vendita sia inferiore ai 250 mq (150 mq nei Comuni con meno di 10.000 abitanti). In questi casi basta rilasciare una dichiarazione al sindaco in cui si certifica il pieno rispetto della normativa vigente. Tale dichiarazione si chiama SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) e deve essere inoltrata telematicamente al Comune di residenza.

L’iter burocratico per avviare un punto vendita tutto a 1 euro è molto simile a quello previsto per l’apertura di altre attività commerciali. Va precisato che, non trattandosi di un negozio di prodotti alimentari, le norme sono meno stringenti. Sintetizzando occorre:

  • aprire la partita Iva, indicando nel modulo il codice ATECO per la propria attività;
  • iscriversi al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio territoriale;
  • inoltrare la SCIA allo sportello unico delle attività produttive (SUAP) del Comune entro 30 giorni dall’inizio dell’attività;
  • aprire le posizioni INPS e INAIL;
  • richiedere l’autorizzazione per esporre l’insegna;
  • pagare i diritti SIAE per la diffusione della musica;
  • rispettare le norme di igiene, sicurezza e agibilità.

Dato il grande assortimento di prodotti venduti a un’unica fascia di prezzo o a fasce di prezzo diversificate ma pur sempre low cost, la ricerca dei fornitori riveste un ruolo molto importante. Per quanto riguarda i requisiti morali necessari per poter intraprendere un’attività commerciale tutto a 1 euro, la legge prevede che l’imprenditore non sia mai stato dichiarato fallito, non abbia riportato una condanna per cui sia prevista una pena detentiva superiore ai 3 anni, non sia stato dichiarato delinquente abituale e non abbia subito due o più condanne a pena detentiva o pecuniaria nei cinque anni precedenti all’inizio dell’attività.

QUANTO COSTA APRIRE UN NEGOZIO TUTTO A 1 EURO

Prima di aprire un negozio tutto a 1 euro occorre essere consapevoli di quanto si andrà a spendere. L’investimento iniziale dipende ovviamente da tanti fattori, tra cui la metratura e l’ubicazione scelta per il negozio, gli eventuali interventi di ristrutturazione, l’arredamento del locale e la prima fornitura della merce da mettere in vendita. A grandi linee, per avviare un punto vendita operante nel commercio del prezzo fisso servono almeno 30.000 euro. La cifra comprende anche i costi per le pratiche burocratiche e fiscali, le consulenze professionali, il registratore di cassa, i software e gli hardware necessari per la gestione del negozio, le utenze e le campagne di marketing.

Non è un capitale eccessivamente alto ma è comunque opportuno informarsi circa i finanziamenti a fondo perduto o da restituire a condizioni agevolate che la Regione, il Comune, l’Unione Europea, Invitalia o gli istituti di credito offrono per favorire l’occupazione giovanile, l’imprenditoria femminile e le attività innovative. Per accedere a questi finanziamenti è necessario scrivere, con l’aiuto di un commercialista competente, un business plan efficace e completo che affianchi alle parole una serie di informazioni concrete sulla tua impresa.

Un ulteriore costo da calcolare è quello per l’analisi di mercato che serve a conoscere il numero di abitanti di una determinata zona, identificare il segmento di clienti a cui rivolgersi e i loro bisogni, analizzare la concorrenza ed esaminare le barriere d’entrata. L’analisi di mercato è indispensabile per valutare il terreno su cui ci si dovrà muovere, capire le proprie potenzialità in un determinato contesto e per redigere il business plan.

APRIRE UN NEGOZIO TUTTO A 1 EURO IN FRANCHISING

In genere, chi è interessato ad aprire un negozio tutto a 1 euro preferisce scegliere la formula del franchising dato che offre la possibilità di inserirsi in un contesto già avviato, noto e apprezzato. La casa madre aiuta l’affiliato a scegliere un locale che abbia un’ubicazione efficace ma un canone d’affitto non troppo alto e trasferisce il modello operativo, le competenze e l’esperienza attraverso formazione e assistenza continua. Ulteriori punti di forza sono rappresentati dalle spese pubblicitarie ridotte, dalla possibilità di evitare i rischi di un’attività ex novo e dal format “chiavi in mano” che include l’allestimento del locale e la prima fornitura.

Chiaramente, aderire ad un franchising presenta anche degli svantaggi, tra cui la ridotta indipendenza, il dover sottostare con rigore alle regole e ai vincoli impartiti dal franchisor e l’elevato grado di standardizzazione che impedisce di sperimentare nuove idee. In conclusione, scegliere tra l’autonomia del negozio indipendente e le sicurezze del franchising non è facile e ancora una volta può tornare utile chiedere la consulenza di uno Studio di Commercialisti che aiuti a fare le dovute valutazioni e ad assumere una decisione ponderata e consapevole.

 

 

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  1. Salve vorrei delle informazioni per aprire un’attività di cartoleria tutto a un’euro


  2. Salve cerco partner per poter aprire un attività commerciale tutto1 EUR fuori la comunità europea


  3. Vorrei aprire un negozio tutto a 1 euro e più in franchising ,con mia figlia ,e vorrei una consulenza


  4. Vorrei sapere come si può aprire un negozio tutto a 1€ in francesing con mia sorella

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