
APRIRE UN NEGOZIO PER CELIACI: UNA RISPOSTA SOCIALE
Le startup di oggi nascono da idee brillanti e innovative, ma spesso si propongono semplicemente come una soluzione a problemi della comunità. Aprire un negozio per celiaci, ad esempio, è un’attività molto utile e al momento con poca concorrenza e tanti clienti. I dati sulla celiachia sono in crescita, non tanto per una maggiore diffusione della patologia, bensì perché l’avanzamento della sanità e quindi di tecniche e strumenti per la diagnosi ha consentito di individuare più facilmente i sintomi. I pazienti ora sono più consapevoli e possono prevenire i disagi facendo attenzione alla propria alimentazione.
Grazie all’impegno delle associazioni dedicate alla celiachia molti produttori hanno cominciato a realizzare cibi privi di glutine e diversi ristoranti si stanno adeguando preparando pietanze dedicate. Nei supermercati cominciano a esserci prodotti senza glutine, ma non è ancora molto facile trovare rivenditori. Spuntano i primi negozi, sul territorio nazionale, specializzati nella commercializzazione di cibi adatti a chi è affetto da celiachia. Non sembra ancora sufficiente, quindi l’apertura di un negozio operante nel settore è una buona idea, di successo.
Ovviamente è comunque opportuno fare una ricerca di mercato nell’area in cui si interviene, perché magari proprio in quel comune esiste già un’attività commerciale dedicata. Si tratta di conoscere il numero dei celiaci sul territorio, sapere più informazioni possibili circa le abitudini di chi soffre di intolleranze al glutine, l’offerta presente sul territorio e nei dintorni.
Con tali dati si può comprendere meglio se sia possibile e vantaggioso aprire un negozio per celiaci. Bisogna sapere che molti dei prodotti dedicati sono al tempo stesso articoli biologici, quindi naturali, coltivati secondo criteri tradizionali. Infatti molti residui di glutine che danneggiano le persone predisposte alla malattia sono frutto della lavorazione dei cibi.
Inoltre molti studi medici e scientifici hanno dimostrato che i prodotti privi di glutine apportano benefici per diverse patologie come l’autismo, le disfunzioni del sistema immunitario, l’artrite, la sclerosi e le tiroiditi. Ciò significa che si possono avere più clienti. Basta tenere conto di queste notizie durante l’attività di promozione del negozio.
L’ATTIVITA’ COMMERCIALE
Aprire un negozio per celiaci vuol dire trovare il locale adatto, trovando la posizione più opportuna, che sia di passaggio, facile da raggiungere, con un parcheggio vicino, in centro. In ogni luogo la decisione va presa rispetto alla facilità di essere visti e visitati. Non serve una grande metratura, ma servono l’area di vendita e un magazzino. Si inseriscono il mobilio e le poche attrezzature utili per lo svolgimento del lavoro. Infatti va solamente previsto qualche scaffale unito alla cassa e a un computer per gestire i prodotti più agevolmente. L’affitto si basa certamente sulla zona della città in cui si trova l’immobile, ma la dimensione ridotta aiuta a risparmiare.
I costi sono piuttosto contenuti e non richiedono neppure molto personale. Se non si vuole creare un punto vendita grande, è sufficiente una sola persona, ma ciò dipende anche dagli orari di apertura. Si potrebbe eventualmente optare per un aiuto part-time di un dipendente. Nella maggior parte dei casi l’unico impiegato è il titolare, costituendo così l’unico costo relativo al pagamento degli stipendi. Si tratta di un incentivo all’investimento, visto che non si devono assumere altre persone.
Chiaramente anche questo aspetto va verificato in base alle intenzioni del titolare del negozio. Non ci sono molte aziende che offrono franchising nel settore dell’alimentazioni per celiaci, ma si può sempre optare per questa formula. Lo spazio necessario per il negozio non cambia, ma ovviamente il mobilio e le attrezzature vengono fornite insieme ai prodotti. Si sfrutta un marchio conosciuto per la pubblicità, ma si è vincolati alle loro richieste di allestimento e fornitura, mentre operando in proprio si può decidere autonomamente sulle attrezzature e sulla merce da acquistare, scegliendo l’azienda da cui comprare e le quantità, valutando il miglior rapporto tra qualità e prezzo. Per la promozione del negozio si deve invece partire da zero, senza usare materiale già preconfezionato.
FRANCHISING O IN PROPRIO?
La scelta di aprire un negozio per celiaci mette di fronte alle due strade: optare per un famoso brand in franchising o puntare sulle proprie conoscenze? Un dilemma che si risolve principalmente calcolando il budget. Dopo aver deciso che si vuole procedere e quindi aver realizzato una ricerca sul territorio, bisogna prendere informazioni sul franchisor, facendosi inviare il contratto e leggendo attentamente i servizi erogati, le attività richieste e il costo dell’affiliazione, con il relativo obbligo di acquisto dei prodotti o la percentuale sulle vendite da corrispondere. Da un lato c’è il vantaggio di avere un supporto e una formazione specifica, mentre dall’altro si può contare sulla completa libertà. In linea generale i costi non differiscono molto, perché si risparmia su alcuni aspetti per spendere di più su altri.
Per avere una risposta sui conti vale la pena fare un conto dettagliato sui reali costi, considerando tutte le uscite, utenze comprese. Senza dimenticare gli oneri previsti dalle normative per il disbrigo delle pratiche per l’apertura del negozio per celiaci. Al di là delle spese, certamente un fattore importante, l’elemento principale che determina il successo dell’attività commerciale concerne la qualità dei prodotti.
L’elevata qualità, unitamente alla sicurezza e alla genuinità, è proprio ciò che ricerca la clientela, solitamente molto esigente. Dei propri limiti alimentari gli acquirenti ne fanno un criterio senza il quale non si compra. Non ci sono compromessi sul cibo per celiaci. Proprio per questo è bene fare una selezione seria dei fornitori, accaparrandosi merce controllata e soprattutto approvata dall’Associazione Italiana Celiachia che verifica puntualmente i prodotti perché siano veramente adatti alle persone intolleranti.
Il marchio dell’Associazione è riconosciuto dalle persone e costituisce una garanzia, anche per chi vende. In questo caso il cibo vede il riconoscimento degli enti di controllo e del Ministero della Salute che ne certificano le proprietà e l’assenza di sostanze dannose per l’organismo. A tal proposito su raccomanda a chi opera all’interno del negozio una conoscenza approfondita delle intolleranze, non solo relativamente al glutine, perché una competenza nel settore ritorna utile nel servire e consigliare la clientela e quindi nel proporre il cibo. Va precisato che al negozio possono rivolgersi persone con diverse esigenze e lo stesso prodotto si presta per più necessità alimentari.
LA CONSULENZA
Coloro che intendono aprire un negozio per celiaci si trovano di fronte al contratto di franchising, alle pratiche per l’apertura di Partita Iva, all’iscrizione alla Camera di Commercio e alla presentazione delle domande in Comune. Senza una competenza specifica nel settore si ha difficoltà a comprendere tutto ciò che si legge, in particolare per le condizioni contrattuali. Sorgono dubbi e non si riesce a trovare risposta a molti quesiti. ll risultato sembra ovvio: si commettono errori che possono costare caro e si passa velocemente dal successo al fallimento. Inoltre le pratiche fiscali all’atto dell’apertura del negozio per celiaci e durante la gestione del punto vendita richiedono la massima precisione. Infatti un errore, seppure fatto in buona fede, comporterebbe sanzioni importanti.
L’aiuto del commercialista serve a tutelarsi, ma anche a operare le scelte migliori, soprattutto consapevoli. Il professionista, esaminando le carte e sfruttando la propria conoscenza della materia, è in grado di spiegare con chiarezza tutte le procedure, le insidie e i vantaggi. Altresì illustra le opportunità che possono essere riservate dalle norme, come per esempio finanziamenti dedicati alle imprese avviate dai giovani e dalle donne, oppure detrazioni previste dalla Legge Finanziaria vigente per recuperare parte delle spese sostenute. La consulenza rappresenta il modo più efficace per salvaguardarsi dai rischi e prepararsi ad affrontare tutti i passi correttamente.
Affidarsi al commercialista significa risparmiare denaro, evitando spese che non sono necessarie, ridurre i tempi, perché c’è qualcuno pronto a occuparsi di ogni aspetto burocratico. Così il titolare dell’attività si può concentrare sul lavoro, senza preoccupazioni, sapendo di essere assistito in modo completo. La complessità delle pratiche e la valutazione delle condizioni per aprire un negozio per celiaci distoglierebbero l’attenzione necessaria a svolgere il proprio lavoro nel modo adeguato.