Aprire un negozio gluten free: tutto quello che devi sapere

Aprire un negozio gluten free

Oggi aprire un negozio gluten free può essere un’ottima idea di business per chi vuole mettersi in proprio. Gli italiani intolleranti al glutine sono 1 su 150 e aumentano ogni anno del 10%. Merito della costante evoluzione delle tecniche sanitarie grazie alle quali è possibile riconoscere più facilmente i sintomi, ma anche della presa di coscienza dei pazienti che sono incentivati a seguire un’alimentazione adeguata per tenere a bada il disturbo. Difatti, quando si soffre di celiachia, basta evitare di mangiare il glutine per sentirsi subito meglio.

Il settore del gluten free è in costante crescita e l’Italia, patria della pasta e della pizza, domina il mercato anche nella versione senza glutine. Il successo è dovuto anche al fatto che gli alimenti gluten free non vengono più acquistati solo da chi soffre di celiachia, ma anche da chi ritiene siano più salutari. Grazie alla sensibilizzazione dell’AIC (Associazione Italiana Celiachia) sono aumentati i bonus destinati dal SSN ai celiaci e sempre più aziende hanno cominciato a produrre alimenti senza glutine. Le proposte adatte ai celiaci, contrassegnate dalla spiga barrata, si possono trovare nei supermercati, in farmacia, nei ristoranti e nei negozi dedicati ma l’offerta non è ancora satura.

I negozi gluten free sono ancora abbastanza rari, quindi se desideri entrare in questo business, lo spazio non manca. Prima dell’apertura, però, ti conviene effettuare un’analisi dei competitor, del numero di persone intolleranti al glutine presenti sul territorio e del target di riferimento. Se vuoi aprire un negozio per celiaci, valuta la possibilità di rivolgerti ad uno Studio di Dottori Commercialisti per essere assistito sugli adempimenti fiscali, previdenziali e societari necessari per avviare un’attività commerciale, nonché per redigere il business plan, per il disbrigo delle pratiche burocratiche e per la tenuta della contabilità.

COME APRIRE UN NEGOZIO GLUTEN FREE

Per chi decide di aprire un negozio gluten free l’iter burocratico non è affatto semplice. Infatti, è necessario convenzionarsi con il Sistema Sanitario Nazionale ed essere autorizzati dal Ministero della salute al ritiro dei buoni spesa concessi ai celiaci presentando presso la Asl territoriale una pratica di accreditamento. La procedura può variare da regione a regione, pertanto si consiglia di informarsi sugli adempimenti specifici previsti sul proprio territorio. Una volta autorizzati, ogni mese si emette fattura verso la propria Asl per ogni singolo articolo venduto ritirando i buoni spesa e si attende il rimborso che può essere concesso anche dopo più di un anno.

Chiunque voglia aprire una nuova attività legata alla vendita di prodotti senza glutine deve porre l’attenzione su alcuni aspetti fondamentali. Il consumatore tipo è una persona a cui piace informarsi e che vuole conoscere tutto ciò che riguarda i prodotti da comprare. Per questo motivo bisogna avere un’ottima conoscenza del settore della celiachia e saper dedicare le giuste attenzioni al cliente. Il business del gluten free ha il vantaggio della fidelizzazione del cliente: una volta che sei riuscito a convincerlo della qualità dei tuoi prodotti, sarà molto più propenso ad acquistare sempre nel tuo negozio.

Un altro aspetto importante quando si decide di aprire un negozio per gli intolleranti al glutine è la scelta del locale. Non è necessario che sia molto grande, anche 50 mq possono bastare, quello che conta è la localizzazione. Per avere successo, un’attività basata sulla vendita di prodotti senza glutine deve trovarsi in una zona di passaggio (centri storici, aree pedonali), con pochi concorrenti e con vicino un parcheggio. Essendo un mercato di nicchia, sebbene in crescita costante, è preferibile che il negozio non si trovi in periferia, dove non c’è un gran viavai di persone.

APRIRE UN NEGOZIO GLUTEN FREE: ASPETTI BUROCRATICI

Come per qualsiasi attività, anche quella improntata sulla vendita di prodotti senza glutine richiede il disbrigo di una serie di procedure burocratiche e di passaggi. È consigliabile farsi seguire da uno Studio di Commercialisti per l’adempimento delle pratiche burocratiche, societarie e fiscali più complesse, nonché per la tenuta delle contabilità del negozio e per l’eventuale ricorso a finanziamenti anche agevolati. Altro aspetto importante è la ricerca dei fornitori di prodotti gluten free certificati e approvati dall’AIC.

Se hai intenzione di aprire un negozio gluten free, la prassi burocratica necessaria è la seguente:

  • apertura della partita IVA;
  • iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio competente per territorio;
  • invio della SCIA (Segnalazione Certificata Inizio Attività) al SUAP (Sportello Unico delle Attività Produttive) del Comune di residenza;
  • trasmissione della Notifica sanitaria all’ASL territoriale;
  • ottenimento del benestare da parte dell’ASL per quanto riguarda l’igiene, la sicurezza e l’agibilità dei locali;
  • apertura delle posizioni INPS e INAIL anche per i dipendenti;
  • iscrizione al REC;
  • pagamento diritti SIAE per eventuale diffusione della musica;
  • richiesta del permesso comunale per l’affissione dell’insegna.

Per la vendita di prodotti alimentari, è necessario frequentare il corso SAB (Somministrazione Alimenti e Bevande) istituito presso la Camera di Commercio oppure aver lavorato almeno due anni, negli ultimi cinque, presso attività del settore alimentare. Inoltre, per aprire un negozio, è obbligatorio non essere mai stati dichiarati falliti o delinquenti abituali, oltre a non aver riportato condanne per cui sia prevista una pena detentiva superiore a 3 anni.

APRIRE UN NEGOZIO GLUTEN FREE: COSTI

Quanto costa aprire un negozio gluten free? In media sono necessari dai 40.000 ai 60.000 euro, ma sono molti i fattori che influiscono sull’investimento iniziale. Il primo costo fisso da considerare è il canone d’affitto che dipende dalla posizione del negozio: se apri in una zona centrale e trafficata, l’affitto sarà più alto. D’altra parte, anche se aprire l’attività in periferia può consentirti di risparmiare, dovrai fare i conti con un numero inferiore di clienti. Quindi è preferibile scegliere un locale di dimensioni ridotte ma che sia in una zona di passaggio. Una parte delle risorse economiche dovrà essere riservata agli adempimenti burocratici e alla consulenza del commercialista.

A queste spese si aggiungono i costi per l’allaccio, la voltura o il subentro delle utenze di luce e gas, per l’adeguamento del locale e per l’arredamento e le attrezzature (espositore, bancone, frigoriferi e congelatori, software e hardware per la gestione del negozio, ecc.). Sarà inoltre necessario stimare le spese per interventi di ristrutturazione, realizzazione o modifica di impianti, pubblicità online e offline, fornitura di prodotti gluten free. Per quanto riguarda il personale, se il negozio è di piccole dimensioni, può essere gestito anche da un solo impiegato, che di solito è il titolare, magari con l’aiuto di un lavoratore part-time.

Se l’investimento ti sembra eccessivo, potresti decidere di aprire un negozio gluten free in franchising sfruttando la rilevanza di un marchio già noto nel settore dei prodotti per celiaci, il know-how, il format collaudato, il supporto, la clientela fidelizzata e la formazione. Per una formula “chiavi in mano”, completa di tutto ciò che serve per avviare l’attività (arredamento, attrezzature, tecnologie informatiche, prima fornitura di prodotti) l’investimento iniziale va dai 6.000 ai 26.000 euro. Di contro, dovrai sottostare ai vincoli di fornitura e allestimento, oltre a dover pagare il fee d’ingresso e le royalty sul fatturato.

LA CONSULENZA DEL COMMERCIALISTA

Se vuoi aprire un negozio gluten free, dovrai sbrigare delle pratiche burocratiche piuttosto complesse, come l’apertura della partita IVA, l’iscrizione al Registro delle Imprese, la convenzione con il SSN, l’inoltro delle richieste in Comune, etc. Se non si hanno le competenze specifiche, non è sempre facile capire quale sia il procedimento da seguire e quali costi aspettarsi. Rivolgersi ad uno Studio di Commercialisti è una scelta intelligente perché permette di evitare errori e sanzioni.

Il commercialista ti aiuta a creare un business plan nel quale definire strategie, risorse e obiettivi, ti spiega con parole semplici tutti gli adempimenti fiscali e societari, gli ostacoli e i vantaggi. Inoltre verifica la possibilità di accedere a finanziamenti dedicati all’imprenditoria giovanile e alle donne ed è ferrato in materia di detraibilità delle spese sostenute nel rispetto della normativa fiscale vigente. Avvalersi delle prestazioni di un commercialista significa risparmiare denaro e avere la possibilità di concentrarsi sul proprio lavoro senza distrazioni.

 

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