Aprire un negozio di pesca: tutto quello che devi sapere

aprire un negozio di pesca

APRIRE UN NEGOZIO DI PESCA PASSANDO DALLA PASSIONE AL LAVORO

La pesca è per molti un piacevole passatempo, una passione da coltivare, ma proprio perché per tante persone è un hobby per qualcuno può diventare un lavoro. Non si tratta del mercato ittico, bensì della vendita di prodotti per la disciplina che accomuna atleti di pesca sportiva e dilettanti interessati al divertimento in mezzo alla natura. Spesso e volentieri aprire un negozio di pesca prevede l’abbinamento con la caccia proponendo una serie di articoli specifici. Le attività sportive, la caccia e la pesca sono spesso legate da un filo conduttore perché hanno contenuti comuni e, a volte, adoperano medesimi prodotti.

Un appassionato può aprire un negozio di pesca e rendere l’hobby una professione redditizia. Sicuramente uno dei requisiti più importanti è la competenza. Non solo serve fare una selezione degli articoli da tenere in negozio, ma è importante saper consigliare la clientela nella scelta, da fare in base agli obiettivi. Tra gli acquirenti ci sono sicuramente principianti che possono diventare fedeli frequentatori dell’attività commerciali, se ben guidati. Oltre alla conoscenza della materia serve avere un certo budget a disposizione. A seconda della liquidità di cui si dispone si possono scegliere le dimensioni del punto vendita.

L’INVESTIMENTO PER APRIRE UN NEGOZIO DI PESCA

Se non si ha il capitale si può chiedere la somma necessaria a un istituto di credito, ottenendo in prestito la cifra necessaria a sostenere le spese iniziale. In alternativa si può creare una società con persone in grado di investire del denaro ed eventualmente definendo ruoli diversi all’interno della società, qualcuno mette a disposizione il denaro e altri si occupano della gestione del lavoro.

Ogni scelta deve essere operata con attenzione e cautela, perché con i soci giusti o con la somma adeguata si può raggiungere il successo, ma uno sbaglio può portare nella direzione opposta. Rivolgersi ad un esperto come un commercialista risulta essere una carta vincente, perché ci si affida a una persona che sa come muoversi e pronto a consigliare e affrontare ogni passaggio al fianco del cliente. Oltre all’investimento è necessario sbrigare le pratiche burocratiche, rapportandosi ai vari uffici per richiedere permessi e ottenere le diverse autorizzazioni del caso.

LA SCELTA DEGLI ARTICOLI E IL MARKETING

Una volta individuata la strada da percorrere, anche al fine di calcolare il budget necessario, si deve definire il tipo di negozio desiderato, la dimensione e gli articoli contenuti. I prodotti da vendere devono poter essere proposti in una gamma abbastanza vasta da coprire gusti e abitudini dei pescatori della zona e si può abbinare la commercializzazione di merce per la caccia e materiale di utilizzo comune tra le discipline sportive da praticare all’aria aperta. Non bastano le canne da pesca, ma servono ami, lenze, portaoggetti, abbigliamento e accessori vari.

A quel punto si lavora sul piano promozionale, scegliendo le azioni di marketing più idonee alla clientela da raggiungere. Per conquistare i potenziali acquirenti è necessario proporre la qualità e rapportarla al meglio al prezzo. Si deve guadagnare senza risultare troppo cari per attirare le persone. Ci sono i principianti e gli esperti. I primi sono alla ricerca di qualcuno che spieghi cosa fare e cosa comprare, mentre i secondi sanno perfettamente cosa offre il mercato e a quali costi.

La pubblicità deve essere online e offline. Si scelgono le vie tradizionali come annunci sui giornali specializzati, volantini e sponsorizzazioni, ma poi si deve veicolare il messaggio in rete, perché anche i pescatori inesperti si informano su internet. Ci vuole un sito, connesso ai social network con le pagine connesse ai gruppi riferiti alla pesca. É utile realizzare una newsletter con articoli dedicati al settore con notizie utili sulle tecniche, sulle norme e sui vari aspetti di interesse per i pescatori. Lo stesso vale per la caccia e per gli sport all’aria aperta. Inoltre c’è una strategia sempre efficace: la raccolta di indirizzi di posta elettronica e di numeri di telefono. Si possono inviare e-mail ed sms con le promozioni del momento, ricordare le manifestazioni sponsorizzate e così via.

I PERMESSI PER APRIRE UN NEGOZIO DI PESCA

L’attività commerciale deve avere una Partita Iva ed essere iscritta al Registro Esercenti del Commercio. Si richiede inoltre al Comune in cui si apre il negozio l’autorizzazione, in base alle norme edilizie e di sicurezza. Rivolgendosi agli uffici comunali si possono avere tutte le informazioni, ma il commercialista è in grado di fornire i dettagli e di occuparsi delle varie istanze da presentare.

Se si desidera abbinare alla pesca anche la caccia, si devono avere i permessi per la vendita di armi. Se si dovessero commettere errori, si incorrerebbe in conseguenze penali, quindi piuttosto gravi. Bisogna presentare la documentazione attestante l’assenza di carichi pendenti e lo stato del negozio alla Questura competente, in modo che la polizia possa fare le opportune verifiche e dare un permesso apposito consentendo la commercializzazione delle armi da fuoco.

Sarà importante adottare accorgimenti particolari per garantire la protezione della merce contro i furti, riducendo i rischi al minimo. Ci saranno indicazioni da seguire con scrupolosità per la vendita alla clientela, perché si dovranno verificare i requisiti. Ci vuole un porto d’armi per poter detenere il fucile e vi è una speciale documento concepito per l’utilizzo di armi da caccia rilasciato dalla Polizia di Stato. Le responsabilità sono molte, ma si ha l’opportunità di avere buoni guadagni, soprattutto perché pescatori e cacciatori sono ben disposti a seguire un percorso di fidelizzazione. Necessitano di acquistare materiale e accessori con una certa frequenza e periodicamente di sostituire gli strumenti principali, quindi vale la pena affrontare la burocrazia.

LE ASSOCIAZIONI DI CACCIA E PESCA

Aprire un negozio di pesca ed abbinare eventualmente l’ambito della caccia serve a fornire prodotti di qualità a una clientela esigente. Va fatta una riflessione a parte sulle associazioni che raggruppano gli appassionati. Ce ne sono diverse e per il titolare di un’attività commerciale dedicata a tale ambito è fondamentale farne parte. Solitamente sono tra le organizzazioni che realizzano più iniziative e con una certa frequenza. Iscriversi consente di farsi conoscere e di promuovere il punto vendita.

Potrebbe essere necessario contribuire, oltre all’acquisto della tessera e alle quote per pranzi e cene, con un finanziamento di alcuni eventi, ma essere sponsor significa fare in modo che i soci si rivolgano al proprio esercizio commerciale per ogni necessità. Si tratta di un modo efficace e sicuro di pubblicizzare i prodotti in vendita. Aprire un negozio di pesca vuol dire sicuramente sacrificare qualche domenica, ma se coincide con la propria passione e non solo con il lavoro peserà meno.

L’ E-COMMERCE

La vendita online degli articoli può dare una mano a far crescere le entrate, quindi aprire un negozio di pesca significa prendere in esame la via tradizionale e il commercio elettronico. Nulla vieta di seguire entrambe le strade, l’esercizio sarà sempre lo stesso, ma si seguiranno due differenti canali. La crescita degli acquisti in rete riguarda tutti i settori e la pesca non è da meno. Per questa ragione si può attrezzare il sito in modo da consentire a chi è più distante dal negozio di avere il prodotto particolare e di qualità.

Si deve adottare un marketing specifico direttamente in internet e sulle riviste specializzate a più grande diffusione, perché il mercato di riferimento si amplia. Non manca la concorrenza sul web, ma la regola è la stessa, puntare sulla bontà del materiale e su un rapporto buono con i prezzi. Ci sarà in più l’onere della spedizione, il cui costo va a carico del cliente, che potrebbe impegnare nella preparazione, ma il magazzino sarebbe lo stesso, magari un po’ più fornito e ci si può organizzare negli orari di chiusura per imballare la merce oppure, se gli affari vanno bene, assumere qualcuno.

L’attività online da abbinare al negozio tradizionale consentirebbe agli acquirenti di accedere in qualsiasi momento, senza limiti di orario e di giorno, ma il titolare può trovare gli ordini quando accende il computer ed elaborarli durante il normale lavoro. Va comunque tenuto presente che una certa rapidità nella risposta e nell’evasione delle richieste ricevute, inclusa la spedizione dei prodotti, sono apprezzate e aiutano a mantenere un buon livello di vendite. L’impegno e la costanza sono requisiti immancabili e i profitti arrivano.

 

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