Aprire un negozio di musica: tutto quello che devi sapere

aprire un negozio di musica

A tutti coloro che amano la musica almeno una volta nella vita sarà venuta in mente l’idea di aprire un negozio specifico. Aprire un negozio di musica, infatti, è uno dei sogni nel cassetto di moltissimi anche se, purtroppo, al giorno d’oggi è necessario fare i conti con alcuni problemi di natura pratica non indifferenti.

La fruizione della musica, infatti, nell’ultimo periodo è mutata in maniera radicale. Per ascoltare la musica, infatti, non si ha più la necessità di recarsi nel più vicino negozio di dischi per acquistare l’ultimo CD uscito del proprio cantante preferito. Per ascoltare la musica oggi basta una semplice connessione ad internet e un dispositivo fisso o mobile.

I computer, i telefonini, i tablet hanno letteralmente rivoluzionato il modo di ascoltare la musica e se da una parte hanno messo in crisi il mercato, dall’altra hanno fatto in modo che nascessero delle nicchie decisamente molto interessanti dal punto di vista dei guadagni. Ma vediamo di scendere più nel dettaglio e di scoprire come fare per aprire un negozio di musica.

APRIRE UN NEGOZIO DI MUSICA: CONSIGLI UTILI

Come detto in precedenza, per riuscire a guadagnare con un negozio di musica, la cosa principale da fare è individuare una nicchia di riferimento. Chi ascolta musica ma non ne è un vero appassionato si accontenta del web grazie al quale, tra l’altro, si ha la possibilità di passare da un genere all’altro in men che non si dica.

Ciò vale sia per i giovani che per i meno giovani. Gli appassionati, però, hanno estrema necessità di poterla toccare con mano la musica, soprattutto se si ha a che fare con gli amanti del vinile o delle cassette. Per questo motivo, aprire un negozio di musica significa creare un luogo in cui consentire a tutti i nostalgici di fare un vero e proprio tuffo nel passato e di rivivere le emozioni di quando erano giovani.

In merito alla tipologia di negozio, tutto dipende essenzialmente dalle proprie attitudini. In linea di massima, se si è appassionati di hard rock, ad esempio, si dovrebbe cercare di incanalare la propria passione in modo tale da rendere il negozio ancora più intriso di voglia di condividere la musica. Ciò, ovviamente, vale per tutti gli stili.

Una cosa, però, deve essere sottolineata: un negozio di musica di questo tipo non può essere collocato in un centro commerciale qualsiasi o in un angolo di periferia. Al contrario, per poter funzionare deve essere ben visibile e trovabile. Un grande aiuto è rappresentato anche dl web che offre la possibilità di farsi conoscere attraverso canali facilmente utilizzabili oltre che gratuiti come i social network.

COME FARE E QUANTO SPENDERE

Aprire un negozio di musica non è poi così diverso dall’aprire un negozio di qualsiasi altra tipologia. Per prima cosa, ci si dovrà dotare di una partita Iva che si potrà ottenere o rivolgendosi al proprio commercialista di fiducia o alla camera di commercio competente. Dopo aver fatto ciò, si dovrà procedere con l’espletamento di tutte le pratiche necessarie per l’avvio dell’attività.

Per quanto riguarda, invece, gli investimenti, tutto dipende da dove dovrà avere sede il negozio. Nel caso in cui si fosse già in possesso di un fondo, tutto sarebbe molto più facile e non si dovrebbero sostenere costi eccessivi. Ad incidere molto sull’investimento iniziale, infatti, sono proprio i costi relativi a mutui e/o affitti. In ogni caso, la soluzione migliore è quella di optare per un locale relativamente piccolo ma comunque confortevole in cui poter esporre dischi, musicassette e cd.

Un’idea originale, poi, potrebbe essere quella di creare un angolo interamente dedicato all’ascolto in cui offrire ai clienti o potenziali tali l’opportunità di un ascolto, seppur limitato nel tempo. Le declinazioni di una simile attività possono essere davvero moltissime e, quindi, non c’è che l’imbarazzo della scelta. In ogni caso, prima di cimentarsi in una simile attività è bene rivolgersi ad un commercialista in modo tale da capire con precisione quali sono le pratiche da espletare.

Un errore, soprattutto se commesso in fase di avvio dell’attività, potrebbe costare molto caro. Per questo motivo, affidarsi al fai-da-te o, magari, a qualche semplice ricerca sul web potrebbe essere alquanto controproducente. Volendo, però, il web potrebbe rivelarsi molto utile nel caso in cui si decidesse di optare per il franchising. In rete, infatti, si ha la possibilità di individuare moltissimi franchisor che mettono a disposizione di chi intende affiliarsi materiale e percorsi formativi tali da potersi mettere sul mercato in maniera decisamente molto competitiva.

In merito al franchising, è necessario fare presente che, anche se all’inizio si ha a che fare con un investimento non del tutto irrisorio, già nel breve periodo si ha la possibilità di rientrare dello stesso. In ogni caso, è bene chiarirsi le idee prima di compiere ogni passo e, anche nell’eventualità in cui si dovesse prendere in considerazione l’ipotesi del franchising, ci si dovrebbe consultare con un esperto del settore.

Così facendo, si avrà la reale possibilità di capire quali possono essere in maniera pratica i pro e i contro di una simile decisione che, seppur non troppo impegnativa, ha comunque degli aspetti in merito ai quali riflettere in maniera molto approfondita per evitare di cadere in errore e dover fare i conti con inciampi di natura burocratica.

 

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