
In un’epoca dominata dal culto della bellezza, aprire un negozio di make up può rivelarsi una scelta proficua. Nonostante la crisi economica, la cifra spesa dagli italiani in cosmetici non ha subito alcuna battuta d’arresto e, anzi, continua a crescere. La tendenza riguarda sia gli uomini che le donne, sempre più attenti alla cura della persona. Del resto, la “manutenzione” del corpo, quando non diventa un’ossessione maniacale, è la via maestra per trovare l’equilibrio psichico. Questo spiega perché, insieme al settore alimentare, il comparto della cosmesi e dei trucchi faccia da traino all’economia italiana, supportato dagli influencer che dispensano consigli ai più e ai meno esperti.
In quest’ottica, entrare nel business del make up può essere una scelta davvero azzeccata, visto che il fatturato globale ha una crescita esponenziale, il bacino d’utenza è grande e acquista con frequenza e l’offerta, oltre ad essere molto ampia, si evolve continuamente sulla spinta delle novità che arrivano senza sosta da tutto il mondo. Seguire questa evoluzione è indispensabile per essere costantemente aggiornati sui nuovi prodotti e poterli mettere a disposizione della clientela, consigliandola sulla loro applicazione.
COME APRIRE UN NEGOZIO DI MAKE UP
Il primo consiglio per aprire un negozio di make up è quello di farsi assistere da un commercialista, il quale, conoscendo l’iter burocratico da seguire, potrà consigliare il cliente in modo da permettergli di velocizzare le procedure e prendere le decisioni più vantaggiose. Il primo passo consiste nell’aprire la Partita Iva presentando richiesta all’Angezia delle Entrate, che provvederà a rilasciare il codice di 11 cifre. Una volta ottenuto il codice, si devono predisporre le pratiche per l’iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio di competenza territoriale. La procedura, denominata ComUnica (Comunicazione Unica), si esegue esclusivamente online.
Entro 30 giorni dall’avvio, bisogna dare comunicazione certificata di inizio attività presso il Comune. Il titolare di partita Iva ha, inoltre, l’obbligo di aprire la propria posizione previdenziale e assicurativa presso l’Inps e l’Inail. A questo punto dovrà ottenere, in seguito ad ispezione da parte dei Vigili del Fuoco e dell’Asl, le certificazioni che attestano il rispetto delle norme di sicurezza ed igiene. Sempre al Comune egli dovrà richiedere l’autorizzazione per esporre l’insegna e, se intende diffondere musica di sottofondo e/o immagini, sarà tenuto a pagare il compenso alla SIAE per il diritto d’autore.
Ricapitolando, per aprire un negozio di make up occorre:
- Aprire la Partita Iva
- Iscriversi al Registro delle Imprese
- Presentare la comunicazione certificata di inizio attività al Comune
- Regolarizzare le posizioni Inps e Inail
- Ottenere i certificati per la sicurezza e l’igiene
- Richiedere l’autorizzazione per esporre l’insegna
- Pagare gli eventuali diritti SIAE
Un altro aspetto importante è la scelta dei fornitori (produttori o distributori) in quanto da essa dipende la capacità di mantenere un ruolo concorrenziale ottenendo prodotti di qualità, prezzi di mercato, puntualità nell’evasione degli ordini e nella gestione delle urgenze ed un catalogo provvisto delle ultime novità.
COME AVERE SUCCESSO CON UN NEGOZIO DI MAKE UP
Oggi, per avere successo, un negozio di make up deve puntare sulla competenza e sulla varietà, proponendo un’offerta competitiva in grado di solleticare la curiosità del cliente, sempre più informato grazie ai “mua” (make up artist) che sul web consigliano quali prodotti acquistare per valorizzarsi. Una prima scelta riguarda se vendere prodotti multimarca o specializzarsi in un brand specifico, aderendo alla rete del marchio. Nel caso del negozio monomarca, tipo Kiko, è preferibile affiliarsi ad una catena in franchising, in modo da inserirsi subito nel mercato cosmetico.
Chi desidera attirare un target più vasto e differenziato, riuscendo a fidelizzarlo nel tempo con un servizio personalizzato, dovrà diversificare il più possibile articoli e prezzi, tenendo conto del fatto che, ospitando più brand, lo spazio espositivo dovrà essere più ampio. Quindi, se in un make up shop si vendono rossetti, lucidalabbra, mascara, matite, fondotinta, blush, cipria, smalti, palette occhi, ecc. sarà meglio offrire diverse versioni di ciascun prodotto a prezzi differenti.
Altro aspetto determinante per il successo di un negozio di trucchi è la location, che deve essere in grado di garantire visibilità e traffico. L’ideale sono le zone centrali dei piccoli e medi certi urbani, vagliando naturalmente la presenza della concorrenza. Anche i centri commerciali sono un’ottima soluzione, considerando che sono luoghi di ritrovo e, specialmente nei weekend, sono presi d’assalto da folle di clienti. Da notare, tuttavia, che se si sceglie di aprire un negozio di make up in un centro commerciale, l’impegno lavorativo sarà più pressante perché bisognerà seguire gli orari di apertura e di chiusura del centro stesso, comprese le aperture domenicali.
QUANTO COSTA APRIRE UN NEGOZIO DI MAKE UP
Il costo per aprire un negozio di make up varia in base a diversi fattori tra cui, ad esempio, la posizione del locale. Scegliere di avviare il proprio business in una zona centrale o in un centro commerciale fa inevitabilmente lievitare i costi. Se si opta per la soluzione monomarca o per la vendita di prodotti di fascia alta, la posizione centrale risulta la migliore, perché permette di attirare l’utenza medio-alta. Successivamente bisogna considerare le spese per il bancone, per il registratore di cassa e per l’arredamento, che dovrà essere non solo attraente ma anche adeguato ad un’esposizione ottimale degli articoli e capace di ottimizzare gli spazi ridotti.
Una giusta illuminazione svolge un ruolo cruciale per il successo di un negozio di cosmetici, non solo perché consente di mettere in risalto l’ampiezza del locale e i prodotti proposti, ma soprattutto perché serve a valutare il make up. Occorre anche mettere in conto le spese pubblicitarie, quelle per le utenze, le tasse, le imposte e il personale. Quest’ultimo è particolarmente importante perché deve saper consigliare i clienti, soprattutto quelli più indecisi, diventando per loro una persona di fiducia, ed, eventualmente, eseguire sedute di make up gratuite per testare prodotti e look che spingeranno all’acquisto. Per questo deve essere preparato e aggiornato sui trend e le novità del mercato.
In media, l’investimento iniziale per aprire un negozio di trucchi si aggira intorno ai 40.000-50.000 euro, ma la stima è molto approssimativa e, come abbiamo visto, è influenzata da tanti fattori. Specialmente nel primo anno di attività, è normale che le spese siano superiori agli incassi, ma nel giro di poco tempo si dovrebbe ottenere un buon rientro economico. Inoltre, grazie all’aiuto di un commercialista, si potrà trovare la strada più conveniente e magari ricorrere a qualche finanziamento.
APRIRE UN NEGOZIO DI MAKE UP: FINANZIAMENTI
Aprire un negozio di make up da zero comporta un investimento iniziale abbastanza consistente. Nel caso tale investimento sia superiore alle proprie capacità finanziarie, contestualmente alla stesura del business plan, si può considerare la possibilità di ricorrere ai finanziamenti agevolati o a fondo perduto. Trattasi di prestiti concessi a tassi agevolati o, nel caso di quelli a fondo perduto, senza l’obbligo di dover restituire, del tutto o in parte, il capitale finanziato, stanziati dalla Comunità Europea, dalle Regioni o dallo Stato. Per accedere a queste forme di supporto economico bisogna possedere una serie di requisiti specifici contenuti nei bandi aperti periodicamente.
Altra strada per avere un supporto economico è quella di aprire una società. Oppure si può pensare di contenere i costi esaminando nel dettaglio, e con l’aiuto del commercialista, le varie voci di spesa. Meglio aprire un’attività indipendente o un franchising? Se si decide di entrare nel business del make up in modo indipendente, si potrà contare esclusivamente sulle proprie capacità imprenditoriali e professionali e si dovrà provvedere all’acquisto degli arredi e dei prodotti in autonomia.
Se si sceglie la forma del franchising, affiliandosi ad un brand già noto, si potrà godere di diversi vantaggi, tra cui reputazione consolidata, assistenza tecnica e amministrativa, formazione, basso rischio imprenditoriale e costi ridotti. Per contro, l’imprenditore sarà obbligato a gestire il negozio seguendo le indicazioni del franchisor, senza possibilità di sperimentare idee personali ed innovative. Per valutare quale soluzione sia più conveniente, ti invitiamo a contattarci.
Laura
15 Novembre 2021 at 17:01
Articolo molto interessante, mi ha aiutato a capire meglio alcuni passaggi che stavo cercando.