Aprire un negozio di cialde di caffè: tutto quello che devi sapere

Aprire un negozio di cialde di caffè

Oggi una delle sfide che deve affrontare chi cerca lavoro è quella dell’autoimpiego. La crisi non permette di trovare facilmente impiego e qualora si riesca a ottenere un posto ci si dovrebbe accontentare di un guadagno non molto soddisfacente. L’unica alternativa, la più valida, resta quella di mettersi in proprio. Ci vuole un’idea che possa funzionare, però. Ecco che tra le soluzioni più interessanti c’è quella di aprire un negozio di cialde di caffè. Ovviamente per calcolare l’effettiva convenienza bisogna predisporre un business plan dettagliato che tenga conto di tutti i fattori capaci di influenzare costi e ricavi.

Certamente ci sono alcuni elementi generali di cui bisogna tenere conto. Si tratta di dati positivi provenienti dal settore e soprattutto dal mercato. Non è possibile stabilire i margini di guadagno, come non si può prevedere il successo del punto vendita, perché dipende principalmente da chi gestisce l’attività e i fattori che incidono sui risultati sono molti, ma è certo che il mondo del caffè registra una crescita costante. L’espresso non è amato solamente dagli italiani, ma ci sono tante persone nel mondo che non rinunciano a un buon espresso, anche e soprattutto quando viaggiano.

A dimostrare il trend positivo della vendita delle capsule di caffè è la diffusione dei negozi, che stanno nascendo ovunque e con rapidità. Non manca comunque spazio, anche se prima di avviare l’attività è bene mappare il territorio e conoscere l’offerta presente, evitando di aprire vicino a un altro punto vendita del genere. Chiaramente non basta inaugurare il negozio, perché i clienti devono conoscere la nuova proposta ed essere quindi conquistati dalla qualità e dai prezzi ben calibrati. Insomma è richiesto un certo impegno.

Bisogna sapersi proporre e innovare senza fermarsi mai, perché si possono avere ottimi guadagni, ma se non si seguono le richieste della clientela e l’evoluzione del mercato si rischia di chiudere e di perdere il denaro. Per far fruttare l’investimento si lavora molto, dedicando tempo ed energie. Ci si deve aggiornare, essere professionali e realizzare un marketing adatto alla zona e al target di persone da raggiungere. In questo modo si verrà ricompensati e le soddisfazioni professionali ed economiche arriveranno.

APRIRE UN NEGOZIO DI CIALDE DI CAFFÈ: BUROCRAZIA E REQUISITI

L’avvio di un’impresa di qualsiasi genere richiede l’osservanza scrupolosa di un iter burocratico e aprire un negozio di cialde di caffè non fa eccezioni, anzi in questo caso servono alcune autorizzazioni specifiche. Non importa se si opta per il franchising o per l’indipendenza del punto vendita, bisogna comunque richiedere e ottenere una licenza. Prima però si deve fare riferimento alla procedura fiscale. Per le pratiche burocratiche ci si può rivolgere a un commercialista per velocizzare i tempi e soprattutto per evitare di commettere errori che potrebbero pregiudicare lo svolgimento del lavoro.

Il professionista si occuperà direttamente dei vari passaggi consentendo al titolare del negozio di concentrarsi sul lavoro da fare. Per prima cosa si richiede l’attribuzione della partita Iva all’Agenzia delle Entrate e quindi si iscrive il negozio al Registro delle Imprese della Camera di Commercio. Un’ulteriore iscrizione va fatta a Inps e Inail per il trattamento previdenziale e assicurativo del titolare e degli eventuali dipendenti. Inoltre si trasmette la comunicazione di inizio attività al Comune.

L’amministrazione comunale inoltra gli atti all’Azienda Sanitaria Locale e ai Vigili del Fuoco affinché effettuino le ispezioni di rito per verificare il rispetto delle norme igieniche e antincendio all’interno dei locali adibiti al punto vendita e al magazzino. Se non vi sono elementi ostativi rilasciano apposite autorizzazioni. Per aprire un negozio di cialde di caffè sono indispensabili alcuni requisiti, senza i quali non si può operare. Infatti il commercio praticato riguarda generi alimentari.

Bisogna quindi avere un’apposita licenza per la vendita e la somministrazione di alimenti e bevande. Per questa ragione ci si deve iscrivere a un corso Sab e superare l’esame finale. Si tratta di conoscere le basilari norme igieniche per la conservazione e la somministrazione dei prodotti. Non serve che tutte le persone operanti all’interno del negozio siano in possesso di tale qualifica, ma ne basta una.

In alternativa al corso si deve possedere l’idoneità di vendita o produzione alimentare con un’attestazione equipollente. Va ricordato che il Sab può essere ottenuto senza la frequenza del corso e il superamento dell’esame se si ha un diploma di ragioneria o di scuola alberghiera, se si è operato nel settore per almeno 2 anni negli ultimi 5 anni oppure se si è laureati in materie economiche o scientifiche. Meglio comunque essere sempre aggiornati sulle normative perché ci possono essere delle variazioni sui requisiti.

APRIRE UN NEGOZIO DI CIALDE DI CAFFÈ: I COSTI

Non è possibile fare un calcolo preciso perché le spese per aprire un negozio di cialde di caffè dipende da differenti fattori, a partire dal posto in cui si trova il negozio per arrivare all’assunzione di personale, tuttavia si può avere un’idea generale dei costi. Con il commercialista si redige un business plan preciso con costi e possibili ricavi valutati nei dettagli. Serve comunque un investimento iniziale per poter lavorare e avere i prodotti da proporre alla clientela.

Quali sono le voci di spesa da inserire nel bilancio? L’affitto dell’immobile, l’assicurazione, le utenze, gli arredi, i prodotti da vendere, la pubblicità, tasse e imposte, parcella del commercialista ed eventuali lavori di adeguamento dei locali. Per questo tipo di costi l’investimento iniziale deve essere di circa 40 mila – 50 mila euro. Si tratta del minimo previsto, ma ovviamente si deve calibrare in base alla propria situazione. Se non si dispone della cifra si può ricorrere a un finanziamento.

Si aprono diverse strade. Si può trovare un socio finanziatore per avere il supporto economico necessario oppure si può chiedere un prestito in banca. Esistono alcune opportunità di finanziamento per l’autoimpiego e per l’imprenditoria giovanile e femminile da esplorare per beneficiare di denaro a fondo perduto per coprire parte delle spese. In questo caso è importante fare un calcolo molto preciso dei costi e presentare un business plan ben scritto.

Meglio informarsi al momento in cui si decide di aprire un negozio di cialde di caffè per conoscere le opportunità del momento. Basta collegarsi al sito del Ministero dello Sviluppo Economico oppure a quello della Regione o del Comune in cui si trova il punto vendita. Si accede a ogni notizia circa i bandi in essere e alle relative modalità di partecipazione. In questo modo si verificano le varie possibilità per cercare fondi a sostegno dell’attività.

APRIRE UN NEGOZIO DI CIALDE DI CAFFÈ: IL FRANCHISING

Un’ulteriore alternativa per chi vuole aprire un negozio di cialde di caffè è rappresentata dal franchising. Scegliere l’affiliazione a un brand già affermato sul mercato consente di abbattere i costi e di beneficiare di un supporto tecnico. Si sfrutta un marchio diffuso traendone vantaggio in termini di marketing e si riceve un’assistenza tecnica e amministrativa in tutte le fasi, inclusa quella di preparazione del punto vendita. Gli addetti progettano l’allestimento e aiutano l’affiliato nella scelta dell’immobile.

Inoltre l’azienda fornisce la merce e si occupa della formazione trasferendo il know how al titolare e agli incaricati del negozio. Si ha una minore libertà nella scelta e nel posizionamento degli arredi e anche nell’acquisto dei prodotti da commerciare tuttavia se ci si trova ad avviare l’attività senza molta esperienza, l’aiuto degli esperti rappresenta un vantaggio molto importante. Non va tralasciato neppure l’aspetto economico, perché in linea generale aprire il negozio in franchising richiede un investimento minimo iniziale compreso tra 5 mila e 10 mila euro.

Una somma decisamente inferiore rispetto a quella da spendere se si avvia l’attività in modo indipendente. Per conoscere nel dettaglio le offerte dei franchisor operanti sul mercato è sufficiente farsi mandare copia dei contratti, così da esaminare la documentazione e verificare con l’ausilio del commercialista le condizioni proposte. Confrontando i diversi contenuti si potrà individuare l’offerta migliore in base all’assistenza fornita e alle royalties da pagare in cambio dei servizi. All’inizio il franchising è una soluzione ideale per affrontare in modo più sicuro il mercato.

 

 

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  1. Salve. Vorrei dell’informazione per aprire una nuova attività in provincia di Bergamo.
    Grazie.

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