
Aprire un negozio di casalinghi ancora oggi è un’idea interessante, percorribile e potenzialmente remunerativa. Naturalmente per trasformare un’idea in un progetto realizzabile ed efficace è necessario poter contare su un budget iniziale di una certa entità, su alcune doti caratteriali e su buone capacità imprenditoriali. Avere delle basi solide non solo è utile per riuscire ad avviare un’attività imprenditoriale ma anche per battere la forte concorrenza presente sul mercato. I casalinghi sono articoli su cui puntare perché sempre di moda, importante è seguire le strategie idonee per proporre ai clienti un’offerta in linea con la domanda di mercato.
Il mercato dei casalinghi permette di partire da una realtà ridotta per poi raggiungere risultati di un certo livello, chiaramente a patto che vengano rispettate alcuni passaggi importanti. Tra i passi da seguire è di primaria importanza redigere un business plan completo e che tenga conto dei naturali mutamenti di mercato. Ma ora vediamo insieme tutto quello che c’è da sapere per aprire un negozio di casalinghi, per conoscere bene i passaggi importanti per allontanare i rischi di possibili fallimenti.
APRIRE UN NEGOZIO DI CASALINGHI: IL CAPITALE INIZIALE
Non sempre si dispone della somma necessaria per l’investimento iniziale o di un socio disposto a condividere lo stesso progetto e propenso ad investire le proprie risorse finanziarie. In ogni caso, anche se per aprire un negozio di casalinghi di dimensioni ridotte non occorre una grossa somma di denaro, una valida strada da seguire è quella di provare ad accedere alle agevolazioni pubbliche.
Infatti, le Regioni per incentivare i giovani e i disoccupati ad aprire nuove attività commerciali mettono a disposizione specifici finanziamenti, da restituire a rate e con tassi di interessi molto favorevoli. Per accedere a tali fondi bisogna leggere i bandi e tenersi informati per capire i requisiti necessari. Inoltre, meglio tenersi aggiornati anche consultando INVITALIA, l’Agenzia nazionale che fornisce finanziamenti agevolati per sostenere lo sviluppo di impresa.
APRIRE UN NEGOZIO DI CASALINGHI: IL LOCALE
Un altro passo importante finalizzato all’apertura del negozio di casalinghi è legato alla ricerca del locale. Per dare avvio a questa attività commerciale è sufficiente trovare un locale di piccole dimensioni, tra 80-100 metri quadri, anche se ciò non significa non dedicare la giusta importanza a tale aspetto. Innanzitutto occorre trovare un locale in una zona centrale e molto trafficata, un modo per aumentare le possibilità di un ritorno economico più accelerato. Certo, un locale in un luogo periferico comporterebbe un costo per l’affitto minore, ma ridurrebbe notevolmente le possibilità di garantirsi un consistente giro di affari.
Prima di ogni decisione finale è consigliabile un’attenta analisi di mercato per conoscere anche eventuali presenze di altri negozi di casalinghi nelle vicinanze e valutare le reali possibilità di successo. E’ opportuna una verifica per comprendere il flusso potenziale di clienti residenti e di passaggio, considerando l’orario di apertura dell’attività commerciale.
Anche l’aspetto estetico ha la sua importanza, per questa ragione la scelta deve cadere su un locale confortevole, luminoso e con lo spazio adeguato per esporre i propri prodotti. Trattandosi di casalinghi donare al locale un gradevole profumo non guasterebbe affatto, così come è importante garantire la massima pulizia.
In ogni caso, è necessario informarsi presso l’ufficio comunale competente per prendere visione delle norme applicate nella zona destinataria dell’attività commerciale. Questo perché alcuni comuni stabiliscono dei vincoli ben precisi sulla posizione dei locali, vincoli legati a una specifica area e ad eventuali distanze da negozi analoghi. Solo dopo aver raccolto tutte le informazioni utili e analizzata bene una precisa zona è possibile individuare con meno rischi il locale adatto alla propria attività imprenditoriale.
APRIRE UN NEGOZIO DI CASALINGHI: PRASSI BUROCRATICA
Anche se rispetto al passato oggi la procedura burocratica è più snella, ci sono comunque dei passi da seguire per adempiere a tutti gli obblighi previsti dall’attuale normativa. Una delle prime cose da fare è recarsi presso l’ufficio Sportello Unico Attività Produttive (SUAP) del comune competente, un passaggio per conoscere i tempi e tutte le informazioni necessarie su quale documentazione presentare per aprire la propria attività commerciale. Inoltre, è da presentare la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) ed ottenere il nulla osta sanitario.
Servono cioè una serie di documenti per comprovare il rispetto dei regolamenti edilizi e della normativa urbanistica, delle norme igienico-sanitaria e di quelle inerenti le destinazioni d’uso. Poi, trattandosi di un’attività commerciale, occorre aprire la Partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate e iscriversi al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio.
Aprire la partita IVA non è un’operazione complicata, è sufficiente conoscere alcune piccole informazioni. In primo luogo occorre procurarsi il modello per fare richiesta, un modulo da scaricare direttamente dal sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate oppure da ritirare direttamente agli sportelli della stessa Agenzia. Una volta compilato, il modello può essere inviato per raccomandata con ricevuta di ritorno, presentato a mano o inviato telematicamente utilizzando il canale online. Naturalmente per poter fruire dei servizi telematici è necessario essere in possesso delle personali credenziali di accesso, senza le quali è praticamente impossibile beneficiare dei servizi online.
Seguire e sbrigare l’intera documentazione burocratica non è semplice, per questo motivo se non si conosce bene la materia e non si ha molto tempo a disposizione è meglio rivolgersi a un commercialista esperto del settore. Una persona qualificata e competente sicuramente in grado di ridurre i tempi e di garantirvi la correttezza della documentazione da presentare. Un modo anche per vivere il momento con maggiore tranquillità e per risparmiare tempo magari da dedicare ad altri aspetti.
Per trovare un commercialista che fa al vostro caso è sufficiente chiedere in giro a qualche amico fidato o contattare direttamente l’Ordine dei Dottori Commercialisti del vostro territorio. Per aprire un negozio di casalinghi non occorre un grande investimento, ma serve sapere investire bene nel progetto. Meglio quindi investire qualcosa in più e affidarsi a un commercialista esperto per non correre il rischio di vedersi rigettata qualche domanda per errore materiale o per incompletezza.
APRIRE UN NEGOZIO DI CASALINGHI: PRODOTTI E PROMOZIONE
Per aprire un negozio di casalinghi serve un’ottima conoscenza del mercato e dei prodotti da commercializzare. La scelta dei prodotti è fondamentale per fare la differenza, bisogna sapersi muovere tra le varie marche e i numerosi tipi. Dunque occorre una scelta completa e stringere accordi favorevoli con i fornitori. Importante anche la politica dei prezzi e l’eventuale scontistica da effettuare, mettendo in rilievo le promozioni per attirare le attenzioni dei clienti. Una buona promozione è alla base del successo commerciale e questo vale anche per tale attività.
Pubblicizzare la propria attività è possibile attraverso i canali tradizionali (riviste, quotidiani, TV e radio) e con l’ausilio dei nuovi mezzi di informazione come il web. Gli strumenti per promuovere i propri prodotti non mancano, dalla TV ai giornali, dal web ai social network, tutti i canali sono buoni per raggiungere i potenziali clienti. Con la posta, i network e il telefono è inoltre possibile contattare i clienti direttamente, con la possibilità di personalizzare il messaggio promozionale e creare così un rapporto diretto con la clientela. Tutte strategie valide per avvicinare i clienti ai propri prodotti e incrementare il giro di affari.
APRIRE UN NEGOZIO DI CASALINGHI: CONCLUSIONI
Per concludere, aprire un negozio di casalinghi è una buona idea e soprattutto un valido progetto per capitalizzare al massimo il capitale investito. Tutto questo però è possibile solo facendo attenzione ad alcuni aspetti e non trascurando neanche i minimi particolari. L’idea imprenditoriale va portata avanti seguendo le strategie idonee, per non mandare in fumo tutti i buoni propositi. Solo tenendo conto di tutto questo si riducono alcuni rischi e si aumentano le possibilità di ottenere il successo sperato.