
Aprire un negozio di caffè può essere la valida soluzione per chi ama questa bevanda nera e bollente entrata nel quotidiano di tutti. Il mercato del consumo del caffè è in espansione e aprire un’attività di questo tipo potrebbe essere un’opportunità da non sottovalutare. L’iter prevede una serie di adempimenti che una volta superati faranno assaporare il gusto dell’imprenditoria all’aroma di caffè.
Questo ramo merceologico è consigliato sia ai giovani che vogliano creare un’attività propria alla prima esperienza sia a meno giovani che hanno voglia di cambiare lavoro perché stanchi della solita routine. L’importante è iniziare in modo mirato e valutare ogni aspetto dell’attività che si sta per avviare. Come ogni tipo di impresa ci sono rischi e benefici per cui prima di avventurarsi bisogna soppesare il rapporto tra questi ultimi.
Dopo opportune valutazioni soprattutto in materia di marketing e investimenti, quindi, si è pronti ad aprire un negozio di caffè per offrire alla clientela una carrellata di prodotti esclusivi come caffè macinato, cialde, capsule e altre specialità ad essi correlati. Vediamo, quindi, cosa serve per aprire uno dei negozi più interessanti nel campo del food e come fare centro negli affari.
IL SUCCESSO IN UN …CAFFÉ
Aprire un negozio di caffè come per qualsiasi altra attività è necessario avere idea di cosa si sta proponendo al pubblico acquirente. Stare alla guida di un negozio non è così semplice come si possa pensare. É essenziale avere a corredo la giusta preparazione in materia alimentare insieme ad altri requisiti che porteranno alla buona riuscita dell’impresa.
Chi si accinge ad avviare un’attività deve, innanzitutto, sapere che il successo arriva in modo graduale. Non basta alzare una saracinesca e tutto avviene per magia. Le competenze personali, le esperienze personali, la dedizione e la passione sono alla base di ogni buon progetto destinato ad avere successo. L’obiettivo deve essere presente senza perderlo mai di vista. L’attivarsi per il suo raggiungimento è lo starter ma anche il fulcro attorno al ruotano le azioni di gestione del negozi.
Partendo dalla passione e dalle competenze si può affermare che bisogna avere idea precisa su ciò che si propone. Partire dallo studio della storia del caffè e conoscerne l’evoluzione fino ai giorni nostri non sarebbe una cattiva idea. Le argomentazioni in materia di vendita non sono mai troppe. Le domande e i dubbi del cliente devono essere fugati con risposte chiare e competenti. Quindi solo uno studio approfondito sul caffè può regalare la sicurezza in materia commerciale e professionale.
Negli ultimi anni, le aziende fornitrici di caffè come di ogni altro prodotto organizzano corsi e meeting allo scopo di coinvolgere il cliente-negoziante nella politica aziendale. Degustazioni e assaggi faranno scoprire aspetti nuovi e coinvolgenti. Partecipare ad essi offre l’opportunità di preparazione ma anche di aggiornamento.
Il caffè è la bevanda nera e bollente di cui oggi non riusciamo a farne a meno. Sulla sua scoperta ci sono parecchie ipotesi alcune delle quali si rifanno a miti e leggende. Un cosa è certa: il suo consumo è cresciuto vorticosamente nel corso dei secoli. Vere e proprie caffetterie si sono diffuse in Europa dal XV secolo costituendo dei luoghi di ritrovo per studiosi e intellettuali.
Oggi come allora le cose non sono cambiate. Bere un caffè è il giusto pretesto per incontrare un amico, fare una pausa, concedersi un momento con sé stessi. Il caffè è la prima opzione offerta all’ospite che ci viene a trovare a casa. L’usanza è entrata a far parte del nostro quotidiano e non riusciamo a far a meno.
IL MERCATO DEL CAFFÉ
Aprire un negozio di caffè, quindi, è il punto di partenza per tentare il successo. Il suo mercato dal XV secolo è sempre stato in espansione e non ha conosciuto crisi. Indipendentemente dalla sua origine, la diffusione nel mondo non ha avuto mai arresto. La crisi in questo settore non esiste. I giovani che, in genere, hanno gusti differenti, si stanno avvicinando al caffè grazie alle pratiche soluzioni offerte come calde e capsule.
Il negozio del caffè dovrebbe rispondere a dei requisiti precisi per invogliare il cliente a tornare. La tipologia venduta deve spaziare dal macinato, per passare dalle cialde arrivando alle capsule. Le macchinette semi-professionali offrono l’opportunità di bere un caffè come quello del bar comodamente a casa.
Arrivare a una fascia sempre più ampia di clientela deve essere lo scopo del negozio di caffè. La casalinga che ama alzarsi presto e bere un caffè fatto con la moka può trovare la macinatura ideale. La qualità, inoltre, è essenziale quanto la varietà di tostatura e la specie.
Un consiglio potrebbe essere di non rifornirsi solo di marchi famosi. Le piccole torrefazioni locali hanno molto da offrire in termini di artigianalità di prodotto. I grandi marchi sono standardizzati e spesso offrono dei gusti piatti o comunque già conosciuti. La piccola azienda artigianale offre oltre all’unicità del prodotto, anche la possibilità di diversificarsi dagli altri.
Quest’ultima caratteristica non è cosa da poco. Un cliente che vuole un caffè di cui ha gradito la qualità sarà disposto a spostarsi anche di chilometri per ritornare ad acquistarlo. In questo caso, ne farà scorta contribuendo ad alimentare i guadagni del negozio di caffè.
MARKETING E FIDELIZZAZIONE
Il negozio di caffè dovrebbe essere aperto in zone di elevata densità di passaggio pedonale e veicolare. Il suo allestimento può essere considerato una vera e propria operazione di marketing. All’interno la merce e i prodotti devono avere la giusta disposizione visiva ordinata e mirata ad attirare l’attenzione di chi entra.
I colori, l’arredo e la disposizione di arredi e merce deve ispirare ad un ambiente rilassante e piacevole. No ai colori troppo accesi che distrarrebbero dalla confezione del caffè. Non bisogna dimenticare, infatti, che le confezione di caffè, di per sé, hanno design folkloristico che si ispira ai luoghi di produzione.
L’idea in più potrebbe essere quella di proporre in secondo piano anche prodotti di accompagnamento al caffè. Biscotti, cioccolatini e chicche sono ideali durante la pausa. Infine, una raccomandazione va fatta. I fornitori dovrebbero essere in grado di assicurare il rifornimento di merce in tempi abbastanza brevi. L’attenzione del cliente decade, infatti, nel momento stesso in cui non trova più il suo prodotto preferito.
Per i pagamenti, infine, bisogna accordarsi per avere una certa dilazione al fine di concedersi un po’ di respiro finanziario. Il caffè non può essere considerato un bene di consumo alla stessa stregua del pane o della pasta, per cui pagamenti più flessibili sono consigliati.
REQUISITI E ITER
Una volta compreso cosa sia il caffè e il suo mercato, si può cominciare a compiere i passi burocratici necessari per aprire un negozio di caffè. Armati di un po’ di pazienza, bisogna seguire un iter ben preciso che alla fine ci farà assaporare il sorso del caffè venduto.
- Apertura della Partita IVA. Si tratta di una sequenza di cifre che univocamente identifica, ai fini di imposizione fiscale indiretta, il possessore che esercita un’attività commerciale.
- Iscrizione Camera di Commercio. Si tratta di un ente pubblico a cui le imprese sono obbligate ad aderire. La loro funzione è quella di tutelare, assistere e creare nuove opportunità per le aziende operanti sul territorio.
- Comunicazione di inizio attività (DIA) da inviare al comune in cui si apre l’attività.
- Apertura delle posizioni previdenziali e assicurative. INPS e INAIL sono gli enti presso i quali verranno versati relativi contributi.
- Regolarizzare la propria posizione per avere diritto ad esporre l’insegna.
- Acquisizione dell’Attestato SAB nel caso si voglia vendere anche caffè al banco e alimenti.
- Frequentare un corso di HACCP che riguarda la preparazione in materie di igiene, sanità e prevenzione nel trattamento degli alimenti.
- Infine, i vigili del Fuoco dovrebbero dare l’approvazione in termini di sicurezza e agibilità dei locali.
INVESTIMENTO E PROSPETTIVE
Aprire un negozio di caffè, quindi, è una valida opportunità di guadagno se si conduce una gestione attenta ed oculata. L’investimento iniziale sarà comunque compreso tra i 40.000 e i 50.000 mila euro. Le spese, d’altronde comprendono, oltre la merce, anche l’affitto del locale e il relativo anticipo, le spese burocratiche.
Le prospettive di guadagno, comunque, sono mediamente alte. In media un negozio di caffè ha un fatturato annuo 100.000 euro che andrà ad aumentare nel corso del tempo.