
Per chi è un fan del mondo del ciclismo ed è pratico di bici può rappresentare un investimento redditizio aprire un negozio di biciclette per realizzare un sogno personale, soddisfare le esigenze dei ciclisti dilettanti e/o professionisti di una determinata zona e per ottenere un profitto economico. Dunque, se sei un appassionato di bici e di ciclismo, sai relazionarti bene con gli altri, hai sviluppato ottime doti manageriali, sai gestire intelligentemente il denaro e ti impegni con costanza, pazienza e volontà nei tuoi progetti l’apertura di un punto vendita di biciclette può fare proprio per te!
Ma, quali sono i passi da fare per avviare questo tipo di attività imprenditoriale? Ebbene, nel seguente articolo puoi scoprire tutto quello che devi sapere per aprire un negozio di biciclette, in particolare, grazie all’aiuto di uno Studio di Commercialisti esperti in materie fiscali, economiche, finanziarie, burocratiche, giuridiche e societarie.
COME APRIRE UN NEGOZIO DI BICICLETTE IN ITALIA
Per aprire un negozio di biciclette è necessario, prima di tutto, realizzare una dettagliata pianificazione preventiva dell’attività commerciale di tuo interesse attraverso un business plan per diminuire i rischi, le brutte sorprese e gli sbagli. In particolare, la stesura di tale piano serve per calcolare fattori come gli investimenti da fare, i finanziameni da richiedere, i costi da pagare, le spese per gli acquisti da affrontare, le entrate che si spera di ottenere per coprire le voci già menzionate e per realizzare dei guadagni dignitosi che consentano di vivere bene, risparmiare e reinvestire. A tal proposito, è bene sottolineare che il business plan è richiesto dalle banche italiane cui gli aspiranti negozianti si rivolgono per richiedere dei prestiti o accendere dei mutui.
Nello specifico, nel business plan per aprire un negozio di bici è importante inserire le analisi di mercato, della concorrenza e di geomarketing, la nicchia di utenti cui indirizzarsi, le strategie di vendita e di marketing, l’idea imprenditoriale e la sua descrizione, il tipo di attività economica in proprio, il nome del negozio e la forma giuridica. Al riguardo, la scelta della forma giuridica dipende dall’ammontare del capitale da investire e dalla grandezza dell’impresa che si vuole creare, iniziare e gestire.
I PASSI PER APRIRE UN NEGOZIO DI BICICLETTE
Per aprire un negozio di biciclette in Italia, trattandosi di un’attività economica in ambito commerciale, devi avere dei requisiti morali legalmente obbligatori come essere incensurato e sano di mente e non essere mai stato dichiarato fallito. Inoltre, è importante seguire delle opportune strategie per avere successo negli affari, per esempio, scoprire i gusti dei ciclisti sul Web, e fare dei concreti passi nei meandri della burocrazia italiana. In particolare, per aprire un negozio di biciclette devi:
- definire il modello di business, cioè l’insieme delle strategie e delle soluzioni organizzative per offrire valore ai clienti. Tale valore è il risultato derivante dalla sottrazione dei costi pagati dalla clientela dai benefici usufruiti dalla stessa (benefici – costi);
- decidere gli obiettivi a breve e a lungo termine, per esempio, sia per un arco di tempo di un anno o di un biennio che per un periodo di 5 o 10 anni di attività professionale, la forma giuridica (ditta individuale o società) e il nome del negozio (ad es: Italian Bike Shop);
- studiare ciò che offre la concorrenza presente nel raggio di 15 km per offrire dei servizi differenti, nuovi o migliori e riuscire ad emergere e conquistare la propria fetta di mercato;
- decidere quali marchi, prodotti (bici elettriche, da passeggio, da corsa, pieghevoli, da montagna, ecc.), servizi e accessori vendere ai potenziali clienti;
- indagare sulla diffusione del ciclismo, sull’esistenza di squadre amatoriali di ciclisti e sulla promozione dell’uso della bicicletta nel Comune di tuo interesse per scegliere dove stabilire il tuo negozio. Al riguardo, la posizione del punto vendita di bici più funzionale è quella più vicina alle piste ciclabili e facilmente raggiungibile in bicicletta;
- decidere la tipologia di negozio da avviare e i servizi in cui specializzarsi. Per esempio, puoi aprire un negozio di biciclette da passeggio (city-bike), un punto vendita di mountain bike, un negozio di bici da corsa, un bike café o un officina per la riparazione e la manutenzione delle biciclette ed offrire servizi di noleggio e/o parcheggio custodito per i pendolari e i turisti in città, eccetera;
- scegliere un negozio spazioso, provvedere a metterlo a norma in termini di sicurezza e igiene e acquistare l’arredamento più idoneo;
- valutare i possibili costi fissi e variabili da pagare come le utenze, i tributi dello Stato (imposte e tasse), le spese di ristrutturazione dei locali e i costi per l’eventuale personale da assumere part-time o full-time;
- decidere il target principale di utenti (ad es: corridori professionisti) su cui puntare e quelli secondari (ad es: dilettanti di ogni età);
- prevedere le entrate e le uscite annuali;
- decidere gli orari e i giorni di apertura e di chiusura del negozio di biciclette (dalle 7.00 del mattino alle 22.00 di sera) cercando di lavorare costantemente almeno 10 ore al giorno (max 13 h al dì) per 6 giorni alla settimana per diventare un punto di riferimento sicuro per i tuoi clienti. Al riguardo, devi considerare che l’attività di vendita di biciclette e della loro manutenzione si intensifica nelle stagioni calde come l’estate e la primavera, ma, si riduce nelle stagioni fredde come l’autunno e l’inverno;
- rivolgersi ad un Dottore Commercialista per affrontare senza errori l’iter burocratico e compilare accuratamente il business plan;
- richiedere la Partita IVA all’Agenzia delle Entrate e iscriversi al Registro delle Imprese tenuto presso la Camera di Commercio;
- aprire la propria posizione contributiva all’INPS e all’INAIL;
- ottenere i permessi dell’ASL che dimostrino la regolarità dei locali del negozio secondo la legge italiana per quanto concerne il rispetto delle norme igienico-sanitarie, antincendio e urbanistiche;
- dichiarare l’inizio di attività inviando l’apposita segnalazione certificata detta SCIA al sindaco del Comune dove svolgere la propria attività commerciale;
- richiedere il permesso di esporre l’insegna;
- sviluppare le competenze necessarie sulle biciclette per conquistare e fidelizzare i clienti nel tempo e imparare a presentare questi veicoli ecologici a 2 ruote al meglio allestendo per bene le vetrine e i locali;
- rispettare le scadenze concordate con la clientela per risultare il più affidabile possibile;
- verificare presso gli uffici della Regione l’esistenza di sgravi fiscali, di finanziamenti agevolati e di contributi a fondo perduto rivolti a chi apre nuove attività commerciali;
- ottenere un prestito presso una banca;
- contattare sul Web lo sportello SUAP per ricevere tutte le informazioni necessarie per aprire un negozio di biciclette in Italia. Inviare anche a tale punto di riferimento la SCIA;
- frequentare un corso per imparare come avviare e a gestire una start-up per la vendita di biciclette.
I COSTI PER APRIRE UN NEGOZIO DI BICICLETTE
Come già evidenziato, per aprire un negozio di biciclette è necessario spendere del denaro, in particolare, per pagare i canoni dell’affitto o delle rate del mutuo, il cui ammontare dipendente dalle dimensioni, dallo stato e dalla posizioni del punto vendita, e per acquistare le biciclette, gli accessori, le attrezzature commerciali e tecniche e l’arredamento. A tal riguardo, l’ammontare dell’investimento per aprire un negozio di bici, che in media si aggira intorno ai 50.000 €, ma, che può raddoppiare scegliendo un negozio molto ampio e di vendere le biciclette più innovative e di migliore qualità sul mercato, dipende anche dai costi per pagare:
- la burocrazia, per ottenere i certificati e i premessi previsti dalla legge italiana per avviare un’attività commerciale;
- il Commercialista, per le sue consulenze e i numerosi servizi professionali che offre per aiutare sia gli aspiranti imprenditori che quelli già realizzati negli adempimenti fiscali, giuridici e contabili;
- la pubblicità online (social media e siti Web) e quella classica (giornali, pagine bianche e gialle, radio, TV, volantini, cartelloni e brochure);
- la costruzione e il mantenimento di un sito Web per ottenere una maggiore visibilità da parte della clientela acquisita e dei potenziali clienti, aumentare i contatti e incrementare le vendite dei veicoli ecologici a 2 ruote a impatto zero;
- le bollette del telefono, del gas, della luce, dell’acqua e di Internet;
- i propri contributi previdenziali e assicurativi all’INPS e all’INAIL e quelli per il personale dipendente assunto a tempo determinato o indeterminato e a tempo parziale o pieno;
- gli interessi passivi e le spese di tenuta conto dovuti alla propria banca;
- l’IVA a debito allo Stato.
Infine, è importante evidenziare che la prima fornitura di biciclette sarà molto più dispendiosa delle successive in quanto all’inizio il negozio è vuoto e deve essere riempito con le bici e gli accessori da vendere.