Aprire un market: tutto quello che devi sapere

Aprire un market

Uno dei settori che meglio di molti altri ha saputo resistere ai devastanti effetti della crisi economica è quello dei generi alimentari. I motivi d’altronde sono chiari a tutti, difficile non mangiare anche se è possibile farlo in economia. Per questo aprire un market è ancora oggi un’interessante opportunità per mettersi in proprio e migliorare così la propria e familiare situazione economica.

I consumatori di generi alimentari dunque non mancano, ma è forte e radicata su tutto il territorio nazionale anche la concorrenza. Aspetti che portano ad attenzionare bene il mercato di settore e a preventivare con prudenza ogni elemento perché da un buon progetto dipende il successo o il fallimento di un’attività commerciale.

In buona sostanza, essere pronti ad affrontare l’investimento iniziale e l’intera gestione del nuovo lavoro è un primo passo importante verso un business vincente. Passiamo ora di seguito ad analizzare i passaggi utili per aprire un market partendo da basi solide, cioè prestando attenzione ad ogni elemento senza trascurare nulla: location, allestimento, costi da sostenere per l’avvio e la gestione dell’attività, strategie di mercato e procedure burocratiche.

APRIRE UN MARKET: LOCATION E ALLESTIMENTO

A meno che non si possieda già una location in perfetto stile con l’attività da avviare è necessario cercarne una. Per farlo e non sbagliare c’è bisogno di prestare particolare attenzione ad alcune fondamentali caratteristiche, in quanto il successo imprenditoriale dipende anche e molto da una location funzionale e strategicamente posizionata.

In poche parole bisogna conoscere il bacino di utenza garantito dal territorio, trovare un locale nei pressi di numerose abitazioni, con un ampio parcheggio e facilmente raggiungibile con ogni mezzo, e possibilmente lontano da concorrenti.

Per quanto riguarda le dimensioni del locale ne serve uno non inferiore ai 120/150 metri quadrati per assicurare ai consumatori un grande assortimento e una buona disposizione dei prodotti alimentari. Una volta individuato il locale in linea con le vostre aspettative bisogna ovviamente arredarlo.

In questa direzione la prima cosa da fare è quella di dare un’immagine estremamente pulita perché trattandosi di generi alimentari la pulizia riveste un ruolo primario per conseguire il successo commerciale. Dunque gli arredi

devono essere sempre puliti al massimo e disposti in maniera funzionale per permettere ai clienti di trovare subito il prodotto di cui hanno bisogno.

Ma quali arredi servono per un market? Per arredare un market occorrono un banco per i salumi, per il pane e per i formaggi, i banconi cassa con i registratori, i freezer per i surgelati, i macchinari per i prodotti alla spina e un’area completamente dedicata al magazzino.

APRIRE UN MARKET: SPESE PER L’AVVIO E LA GESTIONE DELL’ATTIVITA’ COMMERCIALE

Per aprire un market le spese da sostenere non sono poche, a partire da quelle riconducibili all’affitto e alla messa a norma del locale. A seguire poi vanno considerati i costi per l’arredamento, per l’assortimento, per la pubblicità, per il personale, per le insegne, per le utenze di luce, gas e acqua e per la documentazione amministrativa.

Quantificare esattamente la somma utile per aprire un market non è un compito affatto semplice, ma non è difficile prevedere un investimento iniziale piuttosto corposo. Ad incidere particolarmente sul budget iniziale da investire sono sicuramente le spese relative all’affitto e quelle per il personale. Relativamente alle spese per i collaboratori bisogna tener presente, infatti, non solo gli stipendi da corrispondere ma anche i contributi da versare.

Una ragione in più per scegliere i collaboratori con cura e in base alla professionalità, alla cordialità e all’esperienza. Poter vantare di buoni collaboratori che conoscono bene il mestiere e sappiano rapportarsi nel modo giusto con i clienti è un altro passo determinante verso il successo. Non conviene a nessuno puntare su persone poco professionali e poco gentili.

APRIRE UN MARKET: STRATEGIE DI MERCATO

Le strategie di mercato sono punti chiave per far decollare una nuova attività commerciale perciò vale davvero la pena mettere in pratica quelle giuste per arrivare al successo in tempi brevi. Per prima cosa bisogna diversificare l’offerta per rifornire il maggior numero di clienti prestando sempre attenzione alla qualità degli alimenti e alla loro deperibilità. Assicurare ai consumatori un’ampia scelta non significa infatti trascurare la qualità.

Da attenzionare poi i prezzi da applicare, che devono essere concorrenziali e affiancati da sconti particolari. I prezzi troppo alti e la mancanza di sconti allontanano i clienti dal vostro market. Un’altra valida strategia di mercato da considerare è la possibile affiliazione a un franchisor. Con il franchising i rischi si riducono perché la casa madre garantisce un marchio già noto sul mercato, vi darà continua e qualificata assistenza e saprà opportunamente consigliarvi su come fare per ottimizzare le vendite.

Infine, ma non meno importante di altri elementi, non dimenticatevi dell’aspetto pubblicitario. Un’ottima politica di marketing non può non tener conto della pubblicità, da fare con ogni mezzo utile per dare visibilità al nuovo lavoro e imporsi sul mercato di settore. Oggi, tra l’altro, promuovere prodotti e servizi è piuttosto semplice visti gli strumenti a disposizione.

A partire da un buon sito web e dai social network è opportuno pubblicizzare la propria attività a 360 gradi, utilizzando sia i nuovi mezzi che quelli tradizionali come radio, tv e volantini. Quindi mai dimenticarsi della promozione se si vogliono raggiungere risultati positivi e se si vuole aumentare il volume di affari.

APRIRE UN MARKET: PROCEDURE BUROCRATICHE

Quando si tratta di aprire un market la trafila burocratica è piuttosto lunga perché è tanta la documentazione da presentare e diversi i permessi da ottenere. Un percorso burocratico che resta complicato nonostante gli sforzi fatti in Italia per semplificare le procedure amministrative. Ma vediamo cosa fare per dare inizio al nuovo lavoro in proprio dando seguito correttamente agli obblighi di legge.

Tra le cose da fare c’è l’apertura della partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate. Per la corretta posizione fiscale e la relativa attribuzione della partita IVA è importante l’atto costitutivo (società o persona fisica). Bisogna poi iscriversi al Registro delle Imprese presso la locale CCIAA (Camera di Commercio), aprire la posizione contributiva presso l’INPS per il versamento dei contributi ai fini pensionistici e aprire la posizione presso l’INAIL per la tutela contro gli infortuni sul lavoro.

Fortunatamente oggi esiste la possibilità di adempiere agli obblighi nei confronti dell’ INAIL, dell’INPS, dell’Agenzia delle Entrate e della CCIAA con una procedura informatica semplificata: la Comunicazione Unica d’Impresa. Una modalità semplice e soprattutto utile per accelerare i tempi di disbrigo delle pratiche burocratiche previste dalla legge.

Inoltre, occorre presentare al Comune destinato ad ospitare la nuova attività la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), una pratica anche utile per permettere alle autorità competenti di procedere agli opportuni controlli.

Per svolgere in maniera esatta tutta la documentazione, per la scelta del regime fiscale e dell’assetto proprietario si consiglia di far riferimento a un bravo commercialista. Una persona qualificata che sappia indirizzarvi correttamente sulle scelte da fare, seguire l’iter burocratico e aiutarvi nella gestione della nuova attività commerciale.

Tutti motivi che lasciano pochi spazi ai dubbi, conviene sempre delegare le procedure documentali a un professionista per vivere così sonni più tranquilli e dedicare il proprio prezioso tempo ad altro. In fondo, non è un compito difficile riuscire a trovare un commercialista valido, basta contattare l’Ordine dei Dottori Commercialisti e il gioco è fatto.

Alla luce della complessità dell’iter burocratico e della facilità nel trovare un professionista della materia non conviene a nessuno rischiare di fare tutto da soli e commettere qualche gravoso sbaglio. Meglio dunque sicuramente allontanare i rischi di errori e di pericolose sanzioni dando mandato a un serio e qualificato commercialista.

 

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