
APRIRE UN MANEGGIO: DALLA PASSIONE AL LAVORO
Il rapporto tra l’uomo e il cavallo dura da secoli ed è proprio questo animale che ha accompagnato gli uomini nella storia, tra battaglie, scoperte, viaggi e attività utili alla civiltà per evolversi. Oggi l’equitazione è uno sport che diverte grandi e piccoli, donando soddisfazioni uniche ai praticanti, sia professionisti sia amatori. I cavalli sono capaci di attrarre molte persone e vengono usati anche per terapie con i diversamente abili e con persone in situazione di disagio. Ciò indica, come sottolineano gli esperti che hanno studiato il settore, il successo raggiungibile da chi vuole aprire un maneggio. Infatti ci sono molte attività da svolgere e tanti individui da avvicinare come potenziali clienti.
Certamente non manca la concorrenza, ma c’è spazio e per chi è capace di innovare le prospettive di guadagno sono decisamente buone. Non ci si può, però, improvvisare, ma anzi, bisogna essere competenti sia sulla gestione degli animali e dell’azienda sia sull’equitazione. Se si vuole portare avanti un’attività con i cavalli bisogna essere capaci a trattarli e ad avvicinarli alle persone. Il saper fare non è però l’unico requisito per la buona riuscita del progetto imprenditoriale. Serve un certo capitale da investire, anche perché i cavalli costano molto. Tutto dipende dal tipo di servizi da offrire alla clientela, da chiarire prima di iniziare, per poter sviluppare un piano di azione e soprattutto per distinguersi dalla concorrenza. Alcuni maneggi propongono semplici passeggiate e lezioni di equitazione, magari abbinati a percorsi turistici, ma altre strutture offrono una vasta gamma di attività, decisamente più completa: si occupano di ospitare gli animali in una pensione per cavalli, di addestrarli e allevarli, di creare campi di allenamento per il salto degli ostacoli e per la monta americana, svolgendo corsi di formazione professionali.
Ci sono imprese che mettono a disposizione l’ippoterapia oppure le attività di equitazione dedicate ai bambini. Tra le opzioni spicca anche l’equitazione integrata, ovvero l’opportunità di fare riabilitazione, educazione e terapia relazionale. La scelta non si deve basare solamente sulle competenze e sulle aspirazioni, ma soprattutto sui bisogni del territorio in cui si opera, perché sono proprio le esigenze delle persone a richiedere determinati servizi. Se vi sono lacune nell’offerta della concorrenza, è opportuno colmarle. Vanno altresì considerate le disponibilità della location, infatti ci vogliono zone naturali di un certo valore, piacevoli da visitare e in cui si possano inserire le necessarie attrezzature.
APRIRE UN MANEGGIO: COME INIZIARE
Negli anni passati l’equitazione era un’attività riservata all’élite, ma oggi vi è una completa apertura a qualsiasi persona, senza distinzione di provenienza e ceto sociale, specialmente per l’equitazione intesa come disciplina sportiva. Certamente i costi sono ancora abbastanza selettivi, ma vi è una maggiore diffusione. Nonostante la crisi economica, il cavallo costituisce un’attrattiva per gli individui, quindi la capacità dell’equitazione di gratificare chi la pratica rappresenta il vantaggio per coloro che desiderano aprire un maneggio.
Le statistiche indicano che un milione di italiani, per via della propria passione, frequenta abitualmente i maneggi e il dato è decisamente positivo per chi si avvicina a questo tipo di idea imprenditoriale. Il primo passo, però, deve necessariamente essere una ricerca di mercato nell’area in cui si intende avviare l’attività. Si devono conoscere i bisogni degli abitanti e i punti di forza da sfruttare nella zona, perché un maneggio può e deve contribuire a valorizzare un territorio, proprio perché l’attività imprenditoriale va a integrarsi nel tessuto socioeconomico locale. Una volta raccolte le informazioni sui consumatori si deve fare qualche passo in avanti, ovvero innovare e anticipare i desideri delle persone.
Le analisi di mercato devono andare oltre alla risposta dei bisogni, perché si deve superare la concorrenza per attrarre un maggior numero di acquirenti dei propri servizi con i cavalli. Nel caso in cui si voglia sfruttare una competenza specifica che non avrebbe spazio su un dato territorio, si può cambiare zona, andando a intercettare altri bisogni e magari a colmare una lacuna in un’altra area geografica. Va sempre fatto prima uno studio approfondito.
APRIRE UN MANEGGIO: COME AVERE SUCCESSO
L’obiettivo dell’imprenditore che decide di aprire un maneggio è certamente il guadagno. Si deve riuscire ad avere entrate costanti nel tempo per rientrare dell’investimento fatto in un tempo non troppo lungo e garantire un profitto anche successivo. Il successo dell’attività, specialmente nelle aree turistiche ricche di concorrenti, passa attraverso la capacità di proporre un’alternativa all’esistente, offrire qualcosa di diverso e originale. Bisogna abbinare la competenza tecnica alla capacità di gestire economicamente l’impresa. Non basta avere la passione per i cavalli, ma è necessario avere il know how nell’ambito dell’equitazione e riuscire a investire il denaro, non solamente spenderlo, altrimenti si è destinati al fallimento.
La gestione si basa su diversi aspetti, primo fra tutti quello fiscale. L’aiuto di un commercialista è sicuramente utile per sapere nel dettaglio quali siano gli adempimenti necessari e per avere un supporto che eviti di compiere passi sbagliati che possano precludere lo svolgimento dell’attività o sfociare in sanzioni amministrativi. I consigli del professionista possono andare nella direzione di presentare l’impresa come associazione dilettantistica con tanto di iscrizione al CONI, per poter usufruire di agevolazioni. L’affiliazione con una federazione sportiva di carattere nazionale o con un ente che si occupi di promozione sportiva permette di beneficiare di particolari detrazioni fiscali.
Inoltre ci si può associare alla Federazione Italiana Turismo Equestre, nel caso si desideri offrire formazione professionale destinata agli accompagnatori a cavallo. Oltre a ridurre le spese, si possono aumentare gli introiti erogando ulteriori servizi a categorie specifiche di persone. Si andrebbe a preparare chi opera tramite il contatti diretto con i cavalli. Si tratta di istruttori riconosciuti, che verrebbero formati nella propria struttura e alcuni di loro potrebbero diventare collaboratori e occuparsi delle passeggiate a cavallo con i clienti. Per poter svolgere tale mansione si deve essere dotati della patente A2 rilasciata dalla Federazione Italiana Sport Equestri. Non bisogna dimenticare di selezionare i fornitori, perché agli animali servono paglia, fieno e mangimi. La qualità è determinante per le prestazioni degli animali. Si devono scegliere anche veterinari e maniscalchi per prendersi cura dei cavalli nel modo migliore.
APRIRE UN MANEGGIO: LE STRUTTURE
Lo spazio è fondamentale in questo tipo di attività. Si deve avere un terreno di almeno un ettaro. Meglio se vi è già un cascinale per creare stalla, scuderia e magazzino. Oggi, però, nel caso servano si possono comprare box prefabbricati dove mettere i cavalli. A seconda del numero di animali si devono avere diversi box, sarebbe opportuno averne qualcuno libero se si vuole svolgere l’attività di accoglienza di cavalli esterni, ovvero di una pensione che le persone possono usare all’occorrenza per i loro animali. Questo tipo di proposta può fruttare denaro in una quantità interessante.
Ci vogliono inoltre spogliatoi e bagni per i dipendenti, i campi dove allenare i cavalli, una selleria per la custodia delle selle e degli accessori necessarie e naturalmente è necessario avere uno spazio come ufficio dove svolgere l’attività gestionale e ricevere i nuovi clienti. Non bisogna dimenticare l’area di parcheggio, soprattutto in considerazione che non si può attrezzare un maneggio in mezzo a un centro abitato. Aprire un maneggio vuol dire selezionare gli animali. A seconda dei servizi offerti ci vogliono cavalli adatti. Molte attività vedono solitamente protagonisti cavalli tra gli 8 e i 10 anni di attività, prevalentemente femmine o maschi castrati e di razza argentina.
Con i bambini si usano i pony. Se si desidera legare il maneggio al turismo, si può annettere un agriturismo, dove ospitare le persone, far gustare loro la produzione propria e portare in giro per il territorio i visitatori con i cavalli. I turisti potrebbero essere interessati non solo a vedere le bellezze naturalistiche della zona, ma proprio all’equitazione, con corsi e semplici uscite con gli animali. Si possono costruire dei veri e propri percorsi attrezzati, così da avere punti di sosta e l’opportunità di vedere una provincia intera a bordo di un cavallo, magari creando una rete con altre strutture ricettive della zona.