
Decidere di mettersi in proprio è un’idea che accarezzano moltissimi giovani ma non solo. Optando per questa soluzione si ha la possibilità di garantirsi uno stipendio sicuro e di essere liberi dagli obblighi del lavoro dipendente. In tale ottica, aprire un laboratorio di analisi cliniche potrebbe essere un’alternativa decisamente molto interessante grazie alla quale avere ottimi guadagni e riuscire a migliorare in maniera sensibile la qualità della vita.
Attenzione, però: prima di avventurarsi in un simile percorso è estremamente necessario informarsi in maniera approfondita e, soprattutto, non lasciare nulla al caso. Solo in questo modo, si avrà l’opportunità di evitare di compiere errori e di dover fare i conti con spiacevoli conseguenze già nel medio periodo. Ma vediamo di scendere più nel dettaglio e di scoprire come fare per aprire un laboratorio di analisi cliniche.
APRIRE UN LABORATORIO DI ANALISI CLINICHE: CONSIGLI E SUGGERIMENTI
Tutti coloro che hanno deciso di aprire un laboratorio di analisi cliniche sanno che si tratta di un’attività molto complessa che comporta una preparazione importante oltre che una notevole esperienza nel settore. In buona sostanza, chi ha intenzione di aprire un laboratorio di analisi non farà altro che controllare la composizione di alcune sostanze chimiche e si occuperò di controllare la condizione di salute degli individui analizzando nel dettaglio i loro liquidi corporei ed altre tipologie di elementi.
Come è facile intuire, dunque, non ci si può affatto improvvisare se si ha intenzione di approcciarsi a tale tipologia di materia. Tra l’altro, aprire un laboratorio di analisi cliniche porta con sé responsabilità molto importanti. Basti pensare, ad esempio, al fatto che l’impegno è pressoché costante e che è estremamente importante che si presti la massima attenzione in occasione di ogni operazione, tenendo conto di tutte le linee guida di riferimento oltre che delle regolamentazioni previste.
I protocolli da rispettare sono rigidi e devono essere tenuti sempre a mente sia per evitare di dover fare i conti con spiacevoli questioni di natura legale che nell’esclusivo interesse del richiedente. Un altro aspetto che non deve essere affatto sottovalutato riguarda, inoltre, il fatto che sono moltissime le aziende sanitarie e le imprese pubbliche che si rivolgono ai laboratori di analisi.
E se questo, da una parte, deve essere considerato un dato positivo, dall’altra nel corso del tempo ha generato una concorrenza importante a cui deve fare fronte chi si affaccia a questo ambito per la prima volta. La questione della concorrenza, però, deve essere valutata anche tenendo conto del fatto che in alcune zone geografiche ancora questo settore non è inflazionato e che, quindi, c’è molto margine per poter investire.
In altri casi, invece, sarebbe meglio evitare di prendere in considerazione l’idea imprenditoriale per non vederla naufragare in breve tempo. Volendo, in questo secondo caso si potrebbe optare per una differenziazione dei servizi offerti a seguito, però, solo di un’attenta analisi di ciò che le altre attività offrono.
COSA SERVE PER PARTIRE
Per aprire un laboratorio di analisi per prima cosa bisogna preoccuparsi di individuare un organico cosiddetto di base necessario per poter lavorare. Riducendo al minimo il numero delle figure, è necessario avere un direttore medico o, in alternativa, in biologo. In entrambi i casi i due professionisti devono essere iscritti regolarmente all’albo e devono aver conseguito una specializzazione.
Nell’eventualità in cui questi requisiti non ci siano è sufficiente che i professionisti in questione abbiano svolto in passato almeno 5 anni in un ambito simile. Assolutamente da non dimenticare, poi, sono tutti coloro che hanno il compito di svolgere ruoli di natura essenzialmente pratica come, ad esempio, i tecnici di laboratorio e gli impiegati. La cosa migliore da fare sarebbe quella di affidare ad ogni persona un preciso ruolo in modo tale da consentire a tutti di avere un compito specifico e di partire in grande stile.
Al momento dell’avvio dell’attività, poi, si dovrà pensare anche al locale che dovrà essere abbastanza grande da ospitare tutte le attrezzature necessarie. Molto importante, poi, è anche l’aspetto relativo alla comunicazione. Trattandosi di un’attività che deve rivolgersi ad un numero particolarmente vasto di persone, la cosa più importante da fare è quella di riuscire a mettere in atto una buona strategia comunicativa.
Attenzione, però: per fare ciò affidarsi al fai-da-te potrebbe non essere la soluzione migliore. Al contrario, sarebbe opportuno prendere in considerazione l’ipotesi di rivolgersi ad esperti del settore in grado di individuare tutte le criticità e di capire come procedere per sponsorizzare al meglio il laboratorio. Come è facile intuire, ogni strategia deve essere pensata tenendo conto principalmente delle alternative che si hanno a disposizione oltre che delle reali esigenze del territorio.
Ciò vuol dire essenzialmente che quando si ha intenzione di aprire un laboratorio analisi per prima cosa ci si deve interrogare in merito ai potenziali clienti a cui si ha intenzione di rivolgersi. Così facendo, si avrà l’opportunità di targettizzare in maniera corretta ogni genere di materiale pubblicitario e di raggiungere nel minor tempo possibile il pubblico effettivamente interessato.
A questo punto, aprire un laboratorio di analisi cliniche è davvero un gioco da ragazzi e, pertanto, non resta altro da fare che attingere ai risparmi e procedere con l’investimento.
QUANTO COSTA APRIRE UN LABORATORIO DI ANALISI CLINICHE
Il primo e più importante aspetto di cui si deve tenere conto quando si ha intenzione di aprire un laboratorio di analisi cliniche riguarda il fatto che, in linea di massima, a meno che non si abbia già un fondo abbastanza grande in cui lavorare, è fondamentale procedere con un acquisto. Avendo necessità di un immobile di dimensioni importanti, sarebbe opportuno non prendere neanche in considerazione l’alternativa della locazione.
Affittare un simile locale potrebbe comportare una spesa decisamente troppo alta soprattutto se non si hanno a disposizione risorse immediate. L’alternativa ideale potrebbe essere quella di accedere un mutuo. In questo caso, pur dovendo sostenere comunque una spesa mensile, si avrà l’opportunità di entrare in possesso del bene e, dunque, di effettuare a tutti gli effetti un investimento.
Per avere un quadro più chiaro in merito alle spese da sostenere, alle tasse da pagare e, molto più in generale, in merito a tutte le uscite che una simile attività comporta non si deve fare altro che contattare un professionista del settore al quale, tra le altre cose, si potrebbe anche chiedere di redigere un business plan. Grazie al business plan si avrà la possibilità di capire in tempi rapidi quali sono le reali possibilità di guadagno dell’attività e, soprattutto. Quando si riuscirà a rientrare dell’investimento sostenuto.
Queste informazioni, seppur apparentemente difficili da prevedere, sono facilmente calcolabili se si è in possesso delle giuste competenze e, proprio per questo motivo, rivolgersi ad un commercialista specializzato è una scelta a dir poco azzeccata per evitare di dover fare i conti già nel breve periodo con errori di vario genere o con problemi alle volte difficili da risolvere.
Tra l’altro, il commercialista in questione potrà occuparsi senza alcun genere di problema sia della fase di avvio dell’attività che di tutti gli altri step. Avere al proprio fianco un professionista del settore significa poter contare in maniera costante su conigli e suggerimenti utili per fare in modo che il laboratorio muova i propri passi in maniera corretta e senza alcun genere di problema sia nel presente che nel futuro.
Insomma, chi ha deciso di aprire un laboratorio di analisi cliniche non deve fare altro che cercare di individuare la zona migliore per avere meno concorrenza possibile, individuare un buon locale e, possibilmente, acquistarlo, rivolgersi ad un’agenzia di comunicazione per promuovere l’attività e scegliere un commercialista al quale mettere in man tutti gli aspetto relativi alla gestione dell’attività in questione.
Dopo aver fatto ciò, la strada sarà tutta in discesa e non resterà altro da fare che mettersi al servizio dei pazienti e fare in modo di offrire loro il miglior servizio possibile. Solo così facendo si avrà l’opportunità di far crescere l’attività e di partire con la marcia giusta ì, evitando di cadere in qualche tranello o di commettere errori più o meno gestibili.