
APRIRE UN’IMPRESA DI PULIZIE: UNA STRADA DI SUCCESSO
La domanda delle persone e soprattutto delle imprese verso un servizio di pulizia è in crescita. Questo settore non conosce crisi, anche perché non manca mai l’esigenza di mantenere un alto livello di igiene in casa o in ufficio. Si tratta di fare in modo che ogni ambiente sia salutare ed è per questo che viene ricercato qualcuno in grado di fornire un servizio puntuale e preciso, per questo motivo aprire un’impresa di pulizie risulta essere una buona idea, ma ci vuole molto impegno.
Se nelle abitazioni, anche per risparmiare, si tenta di fare da soli, in alcune strutture non è possibile e affidare l’incarico a una ditta esterna costituisce un modo per avere professionisti a disposizione, senza doversi sobbarcare dei costi per i dipendenti. Scuole, università, centri commerciali, fabbriche, uffici e ospedali sono alcuni degli esempi principali che si possono fare citando gli ambiti in cui è assolutamente necessario ricorrere a un’impresa di pulizie che si occupi frequentemente delle operazioni di igienizzazione. Non manca la concorrenza, ma spesso avviare una nuova ditta significa dare una maggiore copertura al territorio e riuscire a colmare le lacune che possono esserci nell’offerta dei competitori. Se si lavora per strutture pubbliche, bisogna partecipare alle gare d’appalto e vincerle, quindi bisogna essere preparati ad avere un rapporto tra qualità e prezzo decisamente concorrenziale e rispettare i requisiti richiesti dalle normative vigenti in materia.
Prima di prestare attenzione agli appalti, è necessario lavorare alla trafila iniziale per l’apertura dell’impresa. Si inizia con la burocrazia, complessa ma non insormontabile. Meglio, prima di instradarsi, redigere un business plan, così da chiarire gli obiettivi, specificare le azioni da compiere, calcolare i costi e quindi considerare il potenziale per avere i profitti necessari. La ditta dovrà essere economicamente sostenibile. Ci vuole quindi un accurato studio del territorio per conoscere le esigenze e i servizi esistenti, così da calibrare la propria offerta.
Per avviare l’attività nel settore è fondamentale, come richiesto dalla legge, essere in possesso dei requisiti di onorabilità. Ciò significa non avere condanne, procedimenti penali in corso o fallimenti nel proprio curriculum. Questi elementi sono ostativi rispetto all’esercizio della professione, quindi non si può essere titolari di un’impresa di pulizie. Se non ci si trova in questa condizione, si deve solamente pensare alle competenze.
Se si vuole lavorare nell’ambito delle disinfezioni, delle deratizzazioni e similari, ci vuole un responsabile tecnico che abbia un diploma o una laurea in chimica o biologia. Se posseduti dal titolare, meglio ancora, la strada è più facile. Dovranno essere rispettati anche i requisiti economici e finanziari, iscrivendosi all’Inps e all’Inail per le finalità previdenziali e assicurative, sia per il titolare sia per i dipendenti. Inoltre si dovrà aprire una partita Iva e iscriversi al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio.
APRIRE UN’IMPRESA DI PULIZIE: I COSTI
Una delle principali preoccupazioni per chi inizia un’attività in proprio sono le spese. Al di là dei costi relativi a locali, materiali e personali, si deve iniziare a pagare all’atto della costituzione. Ci sono infatti tasse, imposte e diritti che devono essere corrisposti agli enti di competenza. Per registrarsi alla Camera di Commercio si spendono tra gli 88 e i 106 euro, a seconda della provincia in cui si ha la sede.
Ci sono anche i bolli e i diritti di segreteria che ammontano a 35,50 euro, a cui aggiungere la tassa di concessione governativa che richiede un versamento di 168 euro in favore dell’Agenzia delle Entrate. Non vanno dimenticati altri costi camerali e le marche da bollo, da porre su moduli, statuto e atto costitutivo della società o dell’azienda. Si dovrà ovviamente scegliere la forma più adatta allo svolgimento dell’attività.
Consultare un commercialista aiuta, perché si può essere consigliati sui vari aspetti da considerare e naturalmente aiutati nel disbrigo delle pratiche. Il professionista si prende carico della predisposizione dei documenti, evitando di incorrere in errori e nelle relative sanzioni. In questo modo si lascia l’incombenza all’esperto e ci si può concentrare sulla vera e propria attività. Aprire un’impresa di pulizie comporta molto lavoro, quindi è bene farsi aiutare almeno sugli aspetti burocratici.
Riguardo alle spese, finiti i calcoli dei costi di apertura, bisogna passare alle altre voci di bilancio. Non è richiesto un grande capitale iniziale per aprire un’impresa di pulizie, ma è bene sapere cosa si deve affrontare. Non è facile fare un calcolo preciso, perché dipende molto dal tipo di struttura e da quali attività si creano. Ci vuole una sede, con un ufficio, un magazzino per conservare macchinari e prodotti, servizi igienici e spogliatoi per i dipendenti.
Sono necessari macchinari e prodotti per la pulizia, dipendenti e veicoli con cui raggiungere le sedi dei clienti per poter effettuare il lavoro, trasportando il materiale e le attrezzature. Poi si devono considerare utenze, assicurazioni e tasse sui guadagni. Da questi elementi si potrà compilare il budget nell’ambito delle uscite. Chiaramente il bilancio dovrà essere calibrato sulla ditta, quindi calato nella propria situazione.
APRIRE UN’IMPRESA DI PULIZIE: IL SETTORE PRIVATO, IL MARKETING E IL BUSINESS PLAN
Si è accennato della partecipazione ai bandi, ovvero agli appalti pubblici per poter lavorare in determinate strutture, ma essendoci alcuni ostacoli da oltrepassare, almeno in fase iniziale è meglio fare riferimento al settore privato. In questo caso si può proporre il servizio e trovare un accordo economico. Non ci sono obblighi particolari e procedure complesse come accade in ambito pubblico. Per affermarsi, però, non basta una buona offerta unita alle capacità, è necessario pubblicizzare la propria azienda.
Aprire un’impresa di pulizie significa farsi conoscere, quindi si deve pensare a una vera e propria campagna, integrando differenti mezzi online e offline. Un sito internet è sempre utile, perché è un punto di riferimento per i clienti che vogliono saperne di più, ma non basta. Servono pagine sui social network, magari qualche articolo interessante su altri siti che offrono spazi a pagamento, per mettere in evidenza le proprie proposte. L’invio mirato di e-mail alle aziende e ai potenziali clienti, facendole seguire a telefonate per attirare l’attenzione sull’offerta darà sicuramente risultati.
Serviranno vie tradizionali, come pubblicità su giornali e riviste specializzate, volantini e soprattutto il passaparola da parte dei clienti soddisfatti. Ci sono molte strade per pubblicizzare la ditta, quindi è opportuno identificare il target di pubblico da raggiungere e lavorare con i mezzi più adeguati per raggiungere l’obiettivo. Anche questo elemento deve essere inserito nel business plan.
Un piano ha uno scopo solo, ben preciso: attribuire concretezza ai bisogni e ai desideri, favorendo l’ottimizzazione dell’azienda. Si deve rispondere ad alcune domande per compilare in modo efficacie il business plan: che tipo di attività si vuole avviare? Si vogliono raggiungere tutti i tipi di ambienti? Si desidera offrire metodi innovativi? Quali mezzi di trasporto si possono acquistare? Quanti dipendenti si possono assumere alla partenza? Quali prezzi si vogliono praticare?
Rispondendo a questi interrogativi sarà più facile prendere delle decisioni e avere un business plan specifico, di successo, pronto per affrontare ogni ostacolo e superarlo. Non significa che nel tempo il piano non venga modificato, perché il passare del tempo e il lavoro svolto porteranno alla crescita e gli obiettivi raggiunti lasceranno spazio a quelli nuovi. Altri traguardi per ampliare la propria attività.
Aprire un’impresa di pulizie porta naturalmente a dover svolgere un lavoro tradizionale, ma ciò che aiuta a emergere, a distinguersi dalla concorrenza e ad avere successo è l’innovazione. Si devono usare macchinari all’avanguardia, prodotti che sono gli ultimi ritrovati e si devono abbinare mansioni specifiche. Si può proporre la pulizia delle fabbriche che operano in un determinato settore, per pulire un certo tipo di sporco.
Inoltre, sempre come esempio, si può intervenire per proteggere gli ambienti delle industrie alimentari da insetti e animaletti indesiderati, abbinando alla pulizia un servizio di disinfestazione e di prevenzione, con l’uso di certe sostanze utili allo scopo. Per aprire un’impresa di pulizie bisogna saper rispondere alle esigenze della clientela.