Aprire un home restaurant: tutto quello che devi sapere

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APRIRE UN HOME RESTAURANT: COS’E’ E COME NASCE

Per aprire un home restaurant ci sono delle regole importanti da seguire, ma prima di tutto vediamo di che cosa parliamo. Si intende come tale quella attività di ristorazione che viene svolta all’interno della propria abitazione, usando la propria cucina per offrire un pranzo o una cena a parenti, amici, o semplici clienti in viaggio di piacere. Questi potrebbero essere interessati a scoprire le specialità culinarie di un luogo ove si trovano, vivendo il tutto all’interno di un’atmosfera familiare. Tale fenomeno è in costante crescita, tanto che ne è stata necessaria una regolamentazione.

Tutto è nato per gioco e per passione, ma per molti è diventata una vera e propria soluzione lavorativa per arrotondare lo stipendio. C’è da tenere presente pero che, seppure l’idea è decisamente alla moda e anche molto brillante, esistono delle regole ferree in tema di somministrazione di alimenti e bevande, dalle quali non si può prescindere. Tale regolamentazione è presente nel nostro Paese da molti anni, ed è facilmente consultabile da chiunque decida di avventurarsi in questo tipo di attività. Qualora non ci si attenga a queste specifiche regole, si rischiano sanzioni davvero pesanti.

Da dove nasce il fenomeno? Il fenomeno degli home restaurant arriva dagli Stati Uniti, dove è già presente dal 2006. Negli USA si sono ispirati alla case particular cubane, creando una moda di massa che si è diffusa prima in Inghilterra nel 2009, e da poco tempo in Italia. Non appena siamo pronti con tutte le autorizzazioni del caso, e i locali della propria casa sono attrezzati, si può cominciare a operare. È importante tenere presente che vi sono dei vincoli anche su quello che si offre a chi si ferma a mangiare, che deve rientrare in determinate pietanze tipiche locali.

APRIRE UN HOME RESTAURANT, COSA PREVEDE LA LEGGE

Aprire un home restaurant è una brillante trovata, che permette di creare nella propria abitazione una vera e propria attività di ristorazione. Il tutto risparmiando decisamente su quelli che sono i costi nel mantenere un’attività vera e propria, come locali, attrezzatura e personale. In questa nuova realtà imprenditoriale ognuno è datore di sé stesso, e permette di dare sfogo alla propria arte culinaria creandosi un introito che aiuta le famiglie ad arrivare a fine mese. Il problema è che come accade per diversi aspetti di moderna concezione, ci si scontra con una legge italiana ancora arcaica e lenta nel processo di ammodernamento.

Nonostante i siti web pullulino già di informazioni su come aprire un home restaurant, e propongano già luoghi e consigli a chi vuole fare questa attività, le leggi del nostro Paese hanno già frenato gli entusiasmi di molti avventori del primo minuto. Dunque bisogna capire bene come muoversi per poter svolgere questa attività, rimanendo nel pieno delle regole normative. In pratica secondo il MISE, interpellato a proposito di questa nuova attività in crescente espansione, ha dichiarato che la somministrazione di cibi e bevande deve essere fatta in zone attrezzate e adibite a tale scopo, e devono essere aperte al pubblico e non private.

Si possono svolgere attività di chef a domicilio e home restaurant solo saltuariamente e con delle regole restrittive. In pratica secondo il Mise le attività di chef a domicilio e di home restaurant sono soggette alla SCIA o a richiedere l’autorizzazione. Nel disegno di legge passato alla camera in tema di disciplina per la ristorazione all’interno di una casa privata, e che attende ancora l’approvazione del senato, sono poste le regolamentazioni per svolgere questa attività. L’Antitrust ha già bocciato diversi punti del disegno di legge perché lo considera esageratamente restrittivo.

APRIRE UN HOME RESTAURANT: LA NORMATIVA

La normativa in questione per aprire un home restaurant, prevede effettivamente delle regole molto ferree, che in molti casi pongono notevoli difficoltà a chi decide di avvicinarsi a questa nuova attività. In ogni caso, nonostante tutto, farlo sarà comunque permesso appena la legge verrà approvata, e qualora una persona sia interessata a cominciare la sua attività di home restaurant basta che segua quanto segue, ovvero tutti quei punti messi all’interno del disegno di legge presentato dal Governo. L’importante è seguire in maniera scrupolosa quanto è richiesto, per evitare di affrontare successive problematiche che potrebbe vedere chiudere la possibilità di esercitare la professione.

Punto primo: L’attività di home restaurant non dovrà essere fissa, solamente saltuaria. In merito a questo è stato posto un limite al numero delle prenotazioni ovvero non sarà possibile avere più di 500 coperti annui. Inoltre i compensi non dovranno superare i 5.000 euro annui, per cui chi si siederà al tavolo non dovrà pagare più di 10 euro. Le prenotazioni dovranno essere fatte esclusivamente online, in modo da poter essere registrate e controllate.

Punto due: il compenso del corrispettivo dovrà essere fatto solo attraverso sistemi di pagamento elettronico, perché le operazioni siano chiaramente tracciabili. Il titolare dovrà avere a disposizione tutti i requisiti igienico sanitari sufficienti a tutelare il consumatore finale. Si deve dare priorità agli ingredienti a km 0, in modo da tutelare le tradizioni gastronomiche e allo stesso tempo fornire al cliente un’alimentazione sostenibile. Infine servono l’assicurazione per la copertura di tutti i possibili rischi, la verifica che la casa sia coperta da un’assicurazione per la responsabilità civile presso terzi e una comunicazione al Comune di residenza con la quale si dichiara la propria attività di home restaurant.

 

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