Aprire un headshop: tutto quello che devi sapere

Aprire un headshop

Oggi può sembrare strano, invece al netto delle naturali difficoltà del caso dare vita a una nuova attività commerciale può ancora convenire. Con la professionalità e le competenze necessarie aprire un headshop può rappresentare un’opportunità lavorativa interessante perché interessanti sono i potenziali margini di guadagno. Nel nostro Paese il mercato della cannabis è in netta fase di sviluppo, anche in virtù delle numerose proprietà della pianta di canapa.

Attenzione però a pensare a guadagni facili, in campo commerciale ci vuole tanto impegno e sacrificio per affermarsi sul mercato di settore. Naturalmente stiamo parlando di commercializzare prodotti a base di canapa del tutto legali e quindi senza sostanze stupefacenti.

I nuovi imprenditori possono quindi puntare su un’attività del genere per creare le basi per un business di successo e migliorare il proprio tenore di vita. La prima condizione per avere successo con un’attività in proprio è fare le cose per bene e in piena regola. L’approssimazione non porta da nessuna parte, serve soltanto ad esporsi a rischi di figuracce. Allora vediamo insieme quali passi seguire per aprire un headshop: cosa commercializzare, location, campagna promozionale e procedure burocratiche.

APRIRE UN HEADSHOP: DI COSA PARLIAMO

Tanto per cominciare ribadiamo ancora una volta che stiamo parlando di vendere prodotti alla cannabis completamente legali. Vale a dire puntare su un negozio dedicato alla commercializzazione di prodotti e articoli realizzati con la canapa oppure ad essa relativi. Con questa attività la proposta ai consumatori può essere piuttosto ampia perché è possibile allestire il negozio con numerosi articoli: gadget, oggettistica, riviste con informazioni relative alle proprietà della canapa, bevande e cosmetici.

Come per ogni altra attività commerciale, diversificare l’offerta e allestire il locale con un grosso assortimento generalmente garantisce un volume di affari maggiore e un numero superiore di clienti. Negli ultimi anni i consumatori italiani stanno rivalutando le proprietà benefiche della canapa, articoli e prodotti già largamente diffusi in altre parti del mondo.

A partire dalle creme per il corpo, le proprietà benefiche della canapa stanno riscuotendo un grande successo, come pure le bevande. Detto questo, fidarsi solo del consenso che stanno avendo gli articoli a base di canapa non è comunque sufficiente, per avere successo bisogna sapersi muovere nella direzione giusta e attenzionare ogni punto della questione.

APRIRE UN HEADSHOP: LOCATION E CAMPAGNA PROMOZIONALE

Una buona visibilità della location è uno dei punti chiave per un business di successo. La localizzazione riveste da sempre un ruolo importante in commercio, per questo è fondamentale trovare un locale posizionato strategicamente. In fondo per aprire un head shop basta una location intorno ai 60/70 metri quadrati, l’importante appunto che sia visibile, facilmente raggiungibile e con un parcheggio per i clienti. Una buona visibilità e una certa comodità sono da sempre elementi utili per accorciare la strada verso il successo.

Individuare una location con tali caratteristiche è una cosa possibile solo con uno studio di settore mirato e con una certa disponibilità finanziaria. Serve cioè un’analisi per conoscere le potenzialità del territorio e anche mirata a conoscere eventuali concorrenti nelle vicinanze. È vero infatti che trattasi di un’attività non ancora molto diffusa in Italia, ma già presente in alcune zone del nostro Paese. Il motivo per cui è meglio stare lontani dalla concorrenza e individuare una zona non servita da questa attività commerciale.

Una volta scelto il locale più idoneo è necessario dedicare tempo e lavoro al suo allestimento. Il negozio deve presentarsi agli occhi dei clienti ordinato, pulito e funzionale. Un ambiente particolarmente accattivante contribuirà notevolmente a raggiungere i traguardi sperati. D’altronde, anche l’occhio vuole la sua parte, un principio da non dimenticare mai. Non è possibile pensare di incuriosire i clienti con una location arrangiata, disordinata e dall’aspetto poco pulito.

Inoltre, per far decollare la nuova attività non si può prescindere da una campagna pubblicitaria ben condotta e che sappia mettere in campo tutti gli strumenti possibili (sito web, social network, volantini, etc.). Pubblicizzare correttamente il vostro headshop significa sostanzialmente incuriosire un bel numero di clienti e far conoscere al meglio il negozio e gli articoli in vendita.

Difficile realizzare e portare avanti il progetto imprenditoriale senza puntare su una promozione a 360 gradi. Con i tempi che corrono, molto più di ieri, la pubblicità è un elemento determinante per affermarsi in campo commerciale e contrastare adeguatamente la concorrenza.

APRIRE UN HEADSHOP: PROCEDURE BUROCRATICHE

Per aprire un headshop innanzitutto il nuovo imprenditore deve conoscere alla perfezione la normativa relativa alla canapa e tenersi aggiornato su eventuali cambiamenti legislativi. Quindi è indispensabile informarsi presso le istituzioni locali per avere un quadro chiaro della situazione e scongiurare il rischio di qualunque sanzione.

Normativa sulla canapa a parte, per avviare un headshop è necessario aprire la partita IVA, iscriversi al Registro delle Imprese, regolarizzare le posizioni INPS e INAIL, mettere a norma il locale in materia di igiene, sicurezza, agibilità e urbanistica, ottenere l’autorizzazione per esporre l’insegna, pagare i diritti SIAE per la diffusione della musica e comunicare l’inizio dell’attività al Comune competente territorialmente.

Ricordiamo che con la Comunicazione Unica di Impresa, una procedura telematica veloce e sicura, è più semplice ottemperare agli obblighi nei confronti dell’Agenzia delle Entrate, della Camera di Commercio, dell’INAIL e dell’INPS.

In ogni caso, specialmente in Italia, avere a che fare con la documentazione burocratica non è mai un compito agevole. Ecco perché la cosa migliore da fare è rivolgersi a un professionista con la competenza e l’esperienza giuste per sbrigare le pratiche correttamente e senza incidenti di percorso. Pensare di procedere in totale autonomia per completare l’iter burocratico potrebbe rivelarsi un boomerang, in quanto si corre il rischio di allungare i tempi e commettere gravi errori.

Allora perché rischiare e non rivolgersi all’Ordine dei Dottori Commercialisti per affidarsi alla consulenza di un bravo professionista? In fondo seguendo questa strada non solo si vive il momento con maggiore serenità, ma si può anche impegnare il proprio tempo in altri compiti. La burocrazia è una cosa molto seria e va seguita in autonomia soltanto se si ha piena coscienza della materia da affrontare.

APRIRE UN HEADSHOP: ULTIMI CONSIGLI

Per avere un pronto ritorno economico con un headshop bisogna dunque investire soldi, sacrifici, professionalità, competenza e garantire ai consumatori un’ampia offerta di mercato. L’imprenditore, inoltre, dovrà possedere buone capacità organizzative e relazionali, sapere gestire oculatamente l’attività e dovrà promuovere in maniera intelligente il proprio negozio.

Tutte buone regole per puntare al successo e per allontanare i rischi di un veloce fallimento. A nessuno piace vedere andare in fumo il proprio denaro e i propri sacrifici, ragione per cui quando si tratta di avviare una nuova attività commerciale bisogna attenzionare ogni elemento con la massima scrupolosità. Di contro, sono da bandire leggerezza e improvvisazione per dare un assist alla concorrenza.

Per finire, ricordatevi di aprire il vostro headshop in una zona sprovvista di tali negozi per non dover fin da subito fare i conti con concorrenti già conosciuti sul territorio. Ovviamente non stiamo parlando di zone periferiche e isolate, ma comunque di luoghi affollati e con un certo traffico. Solo facendo attenzione a tutti gli aspetti vi si spalancheranno le porte verso il successo, arriveranno i guadagni e le soddisfazioni professionali. Dopo gli ultimi consigli, non resta che farvi un grosso in bocca al lupo per l’apertura della vostra nuova attività commerciale!

 

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  1. Buongiorno, vorrei aprire un azienda di commercio solo online di accessori riguardanti il mondo della canapa: grinder, bong, pipe, narguilè e soprattutto vaporizzatori. Non vaporizzatori per liquidi al cbd da sigaretta elettronica o svapo aromatizzati alla canapa. Ma proprio vaporizzatori che vanno ad agire sul fiore di canapa solido. Sapete se per caso per la vendita di questo oggetto è comunque necessario avere tutte le autorizzazioni e rispettare le normative di settore per la sigaretta elettronica? Anche se non stiamo parlando vaporizzatori per liquidi? Grazie mille in anticipo

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