Aprire un forno: tutto quello che devi sapere

aprire un forno

In tempi di crisi, l’idea di mettersi in proprio risulta essere, senza dubbio alcuno, la più allettante. Quella di trovare un lavoro dipendente, magari anche a tempo indeterminato, appare, infatti, come una chimera e, pertanto, non resta altro da fare che rimboccarsi le maniche e mettersi all’opera. Aprire un forno, ad esempio, potrebbe essere un’idea molto interessante soprattutto per i più giovani.

Attenzione, però, quando si decide di mettersi in proprio, non bisogna lasciare nulla al caso e, soprattutto, si deve badare ad ogni dettaglio sia dal punto di vista burocratico che sotto il profilo strettamente pratico. Anche i più piccoli particolari, infatti, possono fare la differenza. Ma vediamo di scendere più nel dettaglio e di capire come fare ad aprire un forno e, soprattutto, quali sono i consigli utili di cui tenere conto per non sbagliare.

APRIRE UN FORNO: ECCO COME FARE

La prima e più importante cosa di cui tenere conto se si decide di aprire un forno è la concorrenza. Pur trattandosi di un’attività che, in linea di massima, non dovrebbe temere, appunto, la concorrenza, è sempre bene fare un’analisi approfondita in tal senso. Se, ad esempio, si vive in un piccolo paese in cui sono presenti già due o tre forni, è sconsigliabile aprirne un terzo.

Il discorso, invece, cambia se nel paese in questione non dovesse essere presente un forno o se si ha intenzione di aprirne uno in un quartiere di una grande città. Insomma, tutto dipende dalle specifiche caratteristiche del luogo. Dopo aver scelto la location più adatta, non resta altro da fare che cercare di capire come muoversi per trovare il locale più adatto. Come è noto, un forno deve avere due zone: quella in cui i prodotti vengono venduti ai clienti e quella, invece, dedicata interamente alla preparazione.

Ciò vuol dire che serve un locale abbastanza grande in cui far entrare tutto senza alcun genere di difficoltà. Questo già di per sé rappresenta un investimento notevole, a meno che non si disponga già del fondo in questione. L’ipotesi più sensata resta quella di procedere con l’acquisto, magari optando per un mutuo. Nel caso in cui, però, non si potesse accedere ad un mutuo, si dovrà necessariamente ripiegare sull’affitto.

Un aspetto molto importante di cui tenere conto riguarda la tipologia di clienti a cui ci si intende rivolgere. Decidere di aprire un forno in centro significherà rivolgersi ad una clientela che, nella maggior parte dei casi, si muove a piedi. Volendo, si potrebbe optare per un locale in una zona commerciale, possibilmente con un ampio parcheggio a disposizione, in modo tale da accontentare tutti coloro che non hanno il tempo materiale per potersi recare in centro ma che non vogliono rinunciare al pane appena sfornato.

Dopo aver fatto questa scelta, non resterà altro che fare un business plan in modo tale da capire entro quanto tempo di riuscirà a raggiungere il cosiddetto break even point e, dunque, di potrà rientrare dell’investimento. Contestualmente, non si potrà affatto tralasciare la comunicazione. Se, come si dice, la pubblicità è l’anima del commercio, anche per quanto riguarda un forno non ci si può affatto sottrarre da essa.

Ciò vuol dire che ci si dovrà adoperare per riuscire a comunicare l’esistenza della propria attività sia on line che off line. I social network in questo caso saranno decisamente molto d’aiuto anche se non basteranno. Ottimo sarebbe, infatti, fare una campagna anche sulla stampa e, magari, aprire un sito web di riferimento. Il passaparola, poi, farà il resto.

Cruciale sarà rivolgersi ad un esperto del settore in grado di fornire tutte le indicazioni corrette e di elaborare una strategia grazie alla quale dare visibilità all’attività.

PRATICHE BUROCRATICHE PER APRIRE UN FORNO

Aprire un forno comporta anche il dover espletare alcune pratiche burocratiche che non devono essere assolutamente sottovalutate. Come per tutte le altre attività in proprio, ad esempio, bisogna essere in possesso di una partita Iva che può essere aperta sia rivolgendosi all’agenzia delle entrate di riferimento che al proprio commercialista di fiducia.

Aprire una partita Iva è semplicissimo e, tra le altre cose, è del tutto gratuito. Il consiglio migliore di cui tenere conto è quello di rivolgersi comunque ad un commercialista in modo tale da avere la possibilità di mettere nelle sua mani l’intera attività non solo nella fase di avvio ma anche durante tutto l’esercizio. Grazie a ciò si avrà la possibilità di tenere sempre tutto sotto controllo e di non sbagliare neanche una mossa.

La partita Iva da sola, però, non basta per poter avviare l’attività. Bisogna, infatti, procedere con la dichiarazione dell’inizio dell’attività in questione da depositare presso il comune di competenza. Inoltre, un aspetto che assolutamente non deve essere trascurato riguarda il fatto che trattandosi di un’attività in cui si produce e vende cibo bisogna essere in possesso sia della certificazione HACCP che dei relativi permessi rilasciati dalla Asl.

Anche in questo senso, dunque, ci si deve mettere in regola. In ultimo, bisogna regolarizzare anche la propria posizione sia con l’Inps che con l’Inail. Dopo aver fatto ciò, non resta altro che stupire i propri clienti per riuscire a fidelizzarli già al primo acquisto.

STRATEGIE PER APRIRE UN FORNO DI SUCCESSO

Nell’ultimo periodo, in fatto di alimentazione sono moltissime le tendenze e, quindi, non resta altro da fare che adeguarsi. Alle volte, poi, non si tratta solo di tendenze ma, piuttosto, di vere e proprie necessità come, ad esempio, nel caso dei celiaci. Come è facile intuire, un forno che aspira a diventare un punto di riferimento per tutti deve riuscire a soddisfare le esigenze di ogni tipologia di cliente.

La differenziazione, pertanto, sarà una delle chiavi per il successo. Di sicuro, poi, si dovrà rimanere sempre aggiornati al fine di riuscire a stupire i propri clienti o potenziali tali con effetti speciali a dir poco stupefacenti. Anche in questo caso, la rete potrebbe rivelarsi un valido alleato. Grazie ad essa, infatti, si avrà la possibilità di sfruttare al massimo ogni genere di canale e di dare visibilità alle proprie creazioni.

Insomma, una volta partiti non resta altro da fare che dare libero sfogo alla propria fantasia nella piena convinzione che quando si ha a che fare con l’iniziativa privata a fare la differenza sono proprio le caratteristiche personali e i tratti distintivi che, quindi, devono essere necessariamente messi in evidenza. A questo punto, chi ha come sogno nel cassetto quello di aprire un forno non deve fare altro che mettersi all’opera, tenendo conto di tutti i consigli forniti poco sopra e, soprattutto, non tralasciando gli aspetti burocratici che sono a dir poco fondamentali.

 

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