
Le persone che decidono di mettersi in proprio sono sempre di più, per far fronte alla crisi economica e crearsi un posto di lavoro. Naturalmente le attività imprenditoriali devono portare un guadagno soddisfacente, quindi è essenziale trovare la strada giusta. Aprire un doposcuola in franchising è un’ottima soluzione, sia perché si può avere un profitto interessante sia perché si fornisce un supporto importante ai bambini e ai ragazzi della zona in cui si opera.
Chiaramente ci vogliono delle competenze specifiche per poter aiutare gli studenti ecco perché questo tipo di attività è particolarmente adatto ai giovani laureati in scienze della formazione o in lingue straniere. Possono fare pratica nell’insegnamento e sfruttare le loro conoscenze. Bisogna strutturare il business in modo attento, andando a colmare il lasso di tempo che intercorre tra la fine delle lezioni a scuola e la conclusione dell’orario di lavoro dei genitori. Si tengono impegnati i giovani e li si aiuta a fare i compiti assegnati dagli insegnanti.
Non bastano quindi le abilità legate alla conoscenza delle materie di studio, che sono utili per approfondire o dare qualche ulteriore spiegazione agli alunni, ma si deve essere in grado di ascoltare gli studenti e di approcciarsi a loro nel modo giusto. Il doposcuola serve normalmente ai bambini che frequentano la scuola primaria oppure la scuola secondaria di primo grado, perché alle scuole superiori i ragazzi si gestiscono in maniera più autonoma. Quindi è bene considerare la loro età per adottare i metodi giusti per far fare loro i compiti o altre attività.
L’erogazione del servizio deve essere proposta ai genitori, perché sono loro ad affidare i figli nelle mani di chi si occupa del doposcuola. Non possono certamente lasciare i bambini a chi non ha una formazione adeguata e certificate capacità di relazionarsi con i più piccoli e di guidarli. Va tenuto presente comunque che la necessità delle famiglie di avere qualcuno che possa occuparsi dei bambini è elevata, infatti sono molti i genitori impegnati con il proprio lavoro e non tutti hanno familiari che possano prendersi cura dei più piccoli una volta finito l’orario scolastico. Insomma il lavoro non manca.
Oltre alle competenze da possedere, la normativa prevede una certa burocrazia. Non è una missione impossibile, ma chiedere ausilio a un commercialista è decisamente utile. Il professionista provvede in modo diretto al disbrigo delle varie pratiche in modo da evitare errori che potrebbero pregiudicare l’attività e velocizzare i tempi. Inoltre l’esperto è in grado di consigliare il titolare dell’impresa circa le migliori soluzioni da adottare per poter gestire gli aspetti economici e fiscali nel miglior modo.
APRIRE UN DOPOSCUOLA IN FRANCHISING: BUROCRAZIA E LOCALI
Molti laureati e diplomati decidono di mettersi a disposizione dei bambini e degli studenti in generale per dare loro ripetizioni e aiuto nello svolgimento dei compiti. Aprire un doposcuola in franchising, però, significa avviare una vera e propria impresa e fornire un servizio più strutturato, destinato a un gruppo di alunni e non a una singola persona. Per questa ragione è necessario osservare in maniera scrupolosa le normative vigenti. Bisogna prestare la massima attenzione agli aspetti legali, fiscali e assicurativi.
Il commercialista è la persona giusta a cui rivolgersi per affrontare la burocrazia. Ci sono infatti differenti pratiche da disbrigare per iniziare l’attività, curando tutti i dettagli, a partire dalla scelta dei locali con impianti a norma e spazi adeguati a ospitare i bambini. A questo proposito si dovrà presentare una comunicazione di apertura della struttura al Comune, che a sua volta provvederà a informare l’Azienda Sanitaria Locale e i Vigili del Fuoco perché svolgano le ispezioni di rito al fine di verificare agibilità e sicurezza.
Se l’immobile rispetta le normative i due enti rilasciano le autorizzazioni per operare all’interno dei locali e ospitare i bambini. Per aprire un doposcuola in franchising bisogna fare richiesta all’Agenzia delle Entrate per ottenere una partita Iva e quindi iscrivere l’attività al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio. Vanno effettuate anche le iscrizioni all’Inps e all’Inail per il trattamento previdenziale e assicurativo del titolare e degli eventuali dipendenti. Per seguire più bambini potrebbe infatti essere utile avere del personale in supporto.
I locali dovranno essere calibrati sul numero di alunni da ospitare e devono trovarsi in un luogo facilmente accessibile, visibile e con parcheggio e collegamenti con i mezzi pubblici per semplificare il passaggio dei genitori. Ci vogliono aule per suddividere i bambini. Generalmente per ospitare tra i 10 e i 30 alunni sono necessari tra i 70 e gli 80 metri quadri. All’interno delle stanze dovranno essere posizionati banchi, sedie e lavagne, con il materiale da usare durante i corsi di matematica, italiano, inglese o qualche altra materia di interesse.
APRIRE UN DOPOSCUOLA IN FRANCHISING: COSTI E FINANZIAMENTI
Come accade per qualsiasi tipo di impresa bisogna mettere in conto un investimento iniziale. Prima di analizzare le spese per aprire un doposcuola in franchising è bene prendere in esame dei costi che comporta l’attività. Il locale è opportuno prenderlo in affitto per limitare la spesa e non impegnare il capitale nel caso in cui non dovesse avere successo l’attività. Il costo della locazione varia a seconda della città e dell’edificio, ma aggiungendo le utenze, l’arredamento e la copertura assicurativa per il primo anno si ha una spesa di circa 12 mila euro.
Naturalmente ogni caso va valutato in maniera più dettagliata per conoscere esattamente la somma necessaria. A fronte della spesa c’è l’opportunità di trovare dei finanziamenti. Non esistono molte possibilità, ma per i giovani e per le donne ci sono fondi in grado di coprire almeno parte della spesa da sostenere. Inoltre c’è il Decreto Legislativo numero 185 del 21 aprile 2000 che aiuta. Tale norma riguarda l’autoimprenditorialità e l’autoimpiego consentendo a chi ne fa domanda di avere fino a 5 mila euro per coprire i costi di affitto, di assicurazione e di utenze. Si tratta di denaro a fondo perduto.
Se non si dispone di un piccolo capitale si può sempre provare a chiedere un prestito alla banca oppure trovare un socio finanziatore che possa mettere a disposizione la somma necessaria. In ogni caso è bene preparare un business plan dettagliato per calcolare i costi reali e i potenziali guadagni. Con una lista completa delle spese si può cercare una soluzione per cercare di ridurre i vari costi e quindi di limitare l’importo dell’investimento iniziale, così da affrontare più facilmente l’attività.
Aprire un doposcuola in franchising è sempre una buona soluzione per chi desidera avere un supporto tecnico e soprattutto per avere una spesa ridotta, approfittando di un marchio conosciuto e di una rete di contatti che aiuta a sviluppare la struttura e i corsi. Inoltre questa opportunità fornisce un supporto in termini di metodi per trovare clienti. Sebbene ci sia un’esigenza diffusa rispetto al servizio, bisogna riuscire a farsi conoscere e a convincere i genitori a mandare i propri figli.
APRIRE UN DOPOSCUOLA IN FRANCHISING: L’AFFILIAZIONE
Come si è già accennato per aprire un doposcuola in franchising servono competenze sull’insegnamento, ma trattandosi di un’impresa non basta. Infatti ci vogliono abilità gestionali per poter portare avanti l’attività sotto tutti i punti di vista. Bisogna essere in grado di coordinare i vari passaggi, ma non è semplice, quindi può risultare particolarmente utile rivolgersi a chi ha esperienza sul mercato e sa bene come muoversi nel settore.
L’affiliazione a un marchio attivo nell’ambito del doposcuola può essere la carta vincente, non solo per un risparmio economico, ma soprattutto per i benefici tecnici e di pubblicità che si possono trarre. Infatti un brand conosciuto permette di utilizzare il nome e la sua reputazione per convincere la clientela a comprare il servizio offerto, senza dover creare la promozione da zero. Inoltre si ricevono la formazione necessaria e un supporto costante nella gestione delle diverse attività svolte, approfittando di una rete di operatori del settore.
Gli addetti del franchisor possono fornire una consulenza anche sulla strutturazione dei locali. Naturalmente si deve pagare una tassa d’ingresso oppure si corrispondono royalties sui guadagni, ma ne vale la pena per l’aiuto ricevuto. Ci sono vari marchi, basta farsi inviare le proposte contrattuale ed esaminarle insieme al commercialista per selezionare quella più conveniente in base alle proprie esigenze e all’offerta in termini di servizi.