
Per chi ama frequentare i locali notturni per socializzare e stare in compagnia ascoltando della buona musica, ballando e assaporando dei drink e, allo stesso tempo, desidera diventare un imprenditore mettendosi in proprio può essere un’ottima idea aprire un discopub. Al riguardo, come per ogni altra attività economica è necessario accollarsi il rischio d’impresa, ma con l’impegno, la determinazione, la passione e la costanza è possibile raggiungere il successo economico e professionale tanto agognato.
Pertanto, se tale progetto imprenditoriale è di tuo interesse, ma non conosci né le tematiche societarie e fiscali correnti né sai come compilare un dettagliato business plan puoi rivolgerti ad uno Studio di Dottori Commercialisti, principalmente per farti guidare nella burocrazia italiana senza incorrere in pesanti sanzioni amministrative. Come se non bastasse, puoi continuare a leggere questa miniguida che ti illustra tutto quello che devi sapere per aprire un discopub.
COME APRIRE UN DISCOPUB IN ITALIA
Un discopub è un pubblico esercizio, la cui apertura è per lo più notturna, che rappresenta un’interessante via di mezzo fra un pub e una discoteca. Pertanto, si tratta di un locale notturno dove socializzare, bere drink, ballare e ascoltare musica in compagnia degli amici e/o del partner. A questo proposito, come aprire un discopub in Italia? In merito, bisogna affrontare l’iter burocratico previsto dalla legge italiana, avere determinati requisiti morali e professionali e seguire tutti i passaggi logici necessari. Più nello specifico, per aprire un discopub devi:
- scegliere il nome del discopub, che sia originale, ma anche semplice da ricordare;
- decidere la forma giuridica, in particolare, grazie alla consulenza di un Commercialista, il quale potrà talvolta sostituirti, ma soprattutto indirizzarti correttamente nell’iter burocratico previsto dalla legge italiana per aprire un discopub;
- possedere determinati requisiti morali e professionali, per esempio, devi essere incensurato e non essere mai stato dichiarato fallito, inoltre, devi aver fatto esperienza per almeno due anni nei locali in cui vengono preparati, somministrati e venduti cibi e bevande oppure avere almeno un diploma professionale, una laurea triennale o un attestato regionale per aver frequentato dei corsi che prevedano fra le materie principali il commercio o la preparazione, la somministrazione e la vendita di bevande e di alimenti;
- aprire la Partita Iva presso l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate territoriale;
- frequentare un corso SAB per poter somministrare gli alimenti e le bevande e così potersi iscrivere nel Registro delle Imprese. Al riguardo, bisogna evidenziare che alcune regioni consentono di frequentare il corso SAB e di dare l’esame direttamente online;
- iscriversi al Registro delle Imprese tenuto dalla Camera di Commercio territoriale;
- iscriversi all’INPS e all’INAIL per aprire la propria posizione previdenziale ai fini pensionistici e assicurativa contro gli infortuni sul lavoro. Per di più, assumendo dei lavoratori dipendenti anche questi ultimi dovranno aprire la propria posizione previdenziale e assicurativa presso tali istituti nazionali;
- trovare i locali idonei all’apertura di un discopub, in particolare, in un luogo facilmente raggiungibile in auto, moto, taxi, autobus e navetta, preferibilmente in una zona turistica o dove ci sono sempre stati dei pub o delle discoteche, ma abbastanza lontana dalle abitazioni residenziali, dagli ospedali e dalle case di cura. Insomma, ovunque non possa essere arrecato disturbo con la musica alta o con gli schiamazzi notturni dei clienti, soprattutto se ubriachi. Per di più, i locali devono essere ben insonorizzati ed avere l’ampiezza idonea ad accogliere non solo la clientela, ma anche l’arredamento specifico per un discopub e la pista o l’area dove i clienti possano ballare;
- mettere a norma i locali, soprattutto per prevenire gli incendi. A tal riguardo, vanno fatti controllare per bene gli impianti elettrici, del gas e dell’acqua, nonché le uscite di sicurezza. In merito, vanno richiesti dei sopralluoghi da parte di tecnici qualificati e le autorizzazioni agli organi competenti, per esempio, i Vigili del Fuoco, l’ASL territoriale e il comando di Polizia Municipale. In particolare, i permessi riguardano i requisiti urbanistici, edilizi, di destinazione d’uso, di sicurezza e di igiene dei locali, nonché le targhe, l’insegna e gli impianti pubblicitari esterni al discopub;
- fare domanda all’Agenzia delle Dogane per richiedere e ottenere la Licenza Fiscale (ex UTIF) per somministrare alcolici e superalcolici.
I PASSAGGI INDISPENSABILI PER APRIRE UN DISCOPUB
Fra gli altri passaggi indispensabili per aprire un discopub in Italia bisogna anche:
- informarsi presso la Regione sui finanziamenti a fondo perduto;
- determinare la nicchia di clienti cui rivolgersi principalmente;
- collegarsi al SUAP, acronimo di Sportello Unico Attività Produttive. Si tratta dello sportello telematico di semplificazione amministrativa dedicato ai cittadini per scoprire la documentazione e gli adempimenti obbligatori per avviare, trasferire, ampliare, sospendere, riaprire o cessare un’attività economica in Italia. A tale sportello va inviata la SCIA, cioè la Segnalazione Certificata di Inizio Attività per poter cominciare la propria attività imprenditoriale;
- inviare la SCIA al sindaco con allegate le copie dei vari permessi ottenuti dalle autorità locali, della planimetria del discopub, del documento di identità, dell’eventuale contratto di affitto e della relazione tecnica di impatto acustico;
- contattare un’agenzia di sicurezza privata, certificata e autorizzata, sia per posizionare videocamere e allarmi, che per la vigilanza e l’impiego di buttafuori;
- investire nella pubblicità e nelle strategie di marketing sui social e sul Web;
- prevedere i futuri guadagni, in particolare, considerando i prezzi di ingresso per entrare nel discopub e a cui vendere i drink, nonché l’affluenza di clienti da accogliere e servire. In aggiunta, vanno valutati anche i costi da affrontare, soprattutto quelli fissi, ad esempio, le utenze da pagare mensilmente come l’affitto o il canone del mutuo, per non parlare poi dei costi iniziali da ammortizzare nel tempo. In merito, devi considerare l’acquisto dell’arredamento, degli strumenti e degli accessori per fare i cocktails e per diffondere la musica, delle varie bottiglie di alcolici e di altre merci e strumentazioni necessarie per cominciare e svolgere l’attività. Inoltre, dovrai pagare i DJ, i PR, i barman, gli inservienti per le pulizie, i camerieri, le guardie di sicurezza, nonché le ragazze e i ragazzi immagine, i VIP , i tributi statali, regionali e comunali (tasse, imposte, contributi), le marche da bollo per la convalida delle pratiche burocratiche, le ristrutturazioni ecc. Approssimatamene per aprire un discopub bisogna prevedere un investimento medio intorno ai 100.000 euro.
QUAL E’ L’ARREDAMENTO MIGLIORE PER APRIRE UN DISCOPUB
L’arredamento migliore per aprire un discopub è quello che risulta essere più in armonia con la sfera del pub e del mondo della discoteca. Al riguardo, i principali elementi d’arredo di un discopub sono:
- il bancone in legno massiccio, che deve essere tanto lungo da poter ricevere il numero di clienti che ti aspetti di dover servire ogni notte. A tal riguardo, il bancone è da posizionare frontalmente all’ingresso;
- il palco su cui far esibire i gruppi musicali e i cantanti. A tal proposito, il locale deve essere abbastanza ampio per ospitare il palco;
- l’impianto Hi-Fi per riprodurre la musica con alta fedeltà in sostituzione del palco per le band se i locali non sono abbastanza grandi per accoglierlo. In merito, puoi posizionare le componenti del sistema Hi-Fi in angoli discreti, per esempio, gli specchi e le pareti;
- le decorazioni per le pareti, ad esempio, le fotografie delle star del mondo della musica e gli strumenti musicali come le chitarre, ma anche le decorazioni usa e getta per le serate a tema;
- i tavoli, la cui grandezza dipende dalla nicchia di clienti cui ci si rivolge principalmente. In particolare, i tavoli devono essere piccoli per accogliere le coppie, medi per i gruppetti di poche persone e grandi per i gruppi numerosi. A tal proposito, è possibile acquistare tavoli di diverse dimensioni, tuttavia a seconda del target principale di clienti verso cui indirizzarsi sarà necessario acquistare più tavoli di una stessa misura piuttosto che altri.
- le sedie, gli sgabelli, le panche e le poltrone ergonomiche, dal design ricercato, ma comunque in armonia con lo stile del discopub, e costituite da materiali come il legno, il policarbonato, il polipropilene, l’allumino e l’ecopelle;
- le luci colorate per creare l’atmosfera desiderata, per esempio, quelle con testa mobile o ad effetto laser;
- i sanitari e le piastrelle per i bagni di buon gusto, resistenti e funzionali, con particolare attenzione ai sanitari e agli ausili per le persone disabili.