Aprire un coffeeshop ad Amsterdam: tutto quello che devi sapere

Aprire un coffeshop ad Amsterdam

Amsterdam è una delle località più visitate al mondo. Ogni anno milioni di turisti scelgono la capitale dei Paesi Bassi per le loro vacanze: capolavori d’arte, tradizione, bellezza dei paesaggi e trasgressione sono elementi che la contraddistinguono da tutte le altre città europee. Tra i punti di maggiore attrazione e curiosità ci sono i coffeeshop, ovvero dei locali appositi dove tra le altre cose è possibile acquistare in dosi limitate determinate droghe leggere. Aprire un coffeeshop ad Amsterdam è un’idea che ha stuzzicato al mente di molti ma per poterlo fare bisogna conoscere un bel pò di cose.

APRIRE UN COFFEESHOP AD AMSTERDAM: COSA BISOGNA SAPERE?

Aprire un coffeeshop ad Amsterdam è sicuramente diverso da qualsiasi altra attività. Innanzitutto Amsterdam è una delle città più ricche di storia e cultura dell’intero continente europeo: dal 2010 il centro della città è stato inserito nel patrimonio dell’umanità.

Nell’area metropolitana vivono circa 2.300.000 abitanti con una grande presenza di etnie differenti. Non solo cultura e storia hanno contribuito ad accrescere la fama della città, infatti Amsterdam è conosciuta per essere il luogo nevralgico della trasgressione. Sono presenti in quartieri della città molteplici locali a luci rosse, oltre a svariati coffeeshop; infatti La prostituzione e la vendita di droghe leggere è autorizzata dal governo olandese, quindi tali attività sono assolutamente in regola.

APRIRE UN COFFEESHOP AD AMSTERDAM: DI COSA SI TRATTA?

I coffeeshop sono dei locali appositamente adibiti dove all’interno di essi è possibile acquistare, consumare o solamente provare, variegate forme di droghe leggere. I locali prevedono la presenza di accessori adatti al consumo di cannabis, oltre alla vendita di dolci e pietanze a base di cannabinoidi non sofisticati, marijuana e hashish.

Il governo impone un limite massimo di consumo giornaliero di queste droghe che non deve superare i 5 grammi; oltretutto ogni consumatore non può acquistare a più di 6 coffeeshop al giorno. Tale limite è stato imposto per evitare che tali sostanze finissero nel mercato nero e quindi vendute anche all’estero. I limiti si intendono per tutti gli scopi, anche quelli medici. Le limitazioni non si fermano solo al consumo giornaliero, infatti i proprietari di coffeeshop non possono pubblicizzare la propria attività e devono rigorosamente vietare l’ingresso ai minorenni, se non accompagnati da un adulto. Inoltre, in caso di consumo di droghe pesanti all’interno dei locali, si rischia la revoca della licenza oltre alle varie procedure penali.

Dal 1° gennaio 2013 il governo ha imposto un’ulteriore limitazione per l’ingresso ai coffeeshop: le autorità locali, a propria discrezione, potranno decidere se vietare l’ingresso agli stranieri o imporre comunque restrizioni a riguardo.

APRIRE UN COFFEESHOP AD AMSTERDAM: PERCHÉ FARLO?

L’olanda è un paese dinamico, in continuo movimento. Anche sul fronte commerciale non è da meno: recentemente infatti il governo olandese ha dichiarato di volersi porre come polo europeo per la nascita si start-up, incoraggiando gli investitori con sovvenzioni, visti speciali e altri mezzi. Fare impresa in questa città è sicuramente molto più semplice rispetto ad altre.

La tassazione è meno oppressiva di quella italiana, l’aliquota IVA è anche in questo caso del 21% ma alcuni beni non prevedono il pagamento della stessa. I beni e i servizi come i generi alimentari, libri, medicine, ingressi ad eventi sportivi, musei, ecc. hanno una tassazione che a breve si assesterà al 9%.

APRIRE UN COFFESHOP AD AMSTERDAM: COSA FARE?

Prima di tutto è fondamentale avere un quadro preciso della situazione. Un’idea imprenditoriale, specialmente se pensate per l’estero, deve essere analizzata sotto tutti gli aspetti per non incappare in errori grossolani che potrebbero comprometterne la riuscita. Innanzitutto, è importante valutare la reale opportunità di guadagno, magari rivolgendosi direttamente a coloro che hanno già avviato la medesima attività sul luogo. Informarsi sul capitale iniziale necessario e altre informazioni utili, potrebbe dare un quadro della situazione più realistico.

Dopodiché si dovrà scegliere attentamente il luogo di apertura; questo è un punto molto importante specialmente con un’attività del genere molto diffusa in città: si conta che solo ad Amsterdam siano presenti 241 licenze di coffeeshop. Un posto transitato, specialmente a piedi, avrà molte più possibilità di successo rispetto ad uno più nascosto, anche se generalmente avrà un canone di locazione più alto. Portare innovazioni in un contesto del genere è sicuramente una chiave vincente. Un prezzo di vendita ragionevole ma non eccessivamente basso darà i suoi frutti.

APRIRE UN COFFEESHOP AD AMSTERDAM: CONVIENE?

Per poter rispondere alla domanda dovrebbero essere presi in considerazione diversi fattori: di quale somma di denaro dispongo? ho bisogno di un supporto economico? sono in grado di dar testa alla concorrenza? e tanti altri fattori determinanti. Sicuramente l’attività è molto redditizia visto che tali locali sono molto frequentati e prevedono una clientela affezionata. Una corretta gestione della clientela, il totale rispetto delle leggi e lo sfruttamento di sgravi fiscali per gli imprenditori esteri possono assicurare la riuscita dell’attività.

Aprire un coffeeshop ad Amsterdam è sicuramente interessante e diverso da qualsiasi altra idea imprenditoriale, la bellezza e la storia di questa città cosmopolita possono influire in maniera determinante per trasferirsi e lanciarsi nel mondo dei coffeshop.

 

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