Aprire un club privè: tutto quello che devi sapere

Aprire un club privè

Una cosa è certa: in tempi di crisi è in netto aumento il numero di coloro che intendono mettersi in proprio e puntare tutto su un’attività autonoma. Tra le idee imprenditoriali che sembrano avere un potenziale non indifferente c’è anche quella di aprire un club privè. Come è facile intuire, si tratta di un’attività che, seppur remunerativa, deve essere avviata tenendo conto di moltissime variabili e, soprattutto, partendo dal presupposto che ogni aspetto deve essere valutato nel dettaglio.

Ciò molto semplicemente perché quando si parla di club privè nell’immaginario collettivo si pensa subito ad un luogo in cui ad avere la meglio è la trasgressione in ogni sua forma quando, allo stato dei fatti, non si tratta di altro se non di un club privato. Ma vediamo di scendere più nel dettaglio e di capire, oltre a cosa è nello specifico un club privè, cosa bisogna fare per aprirne uno.

APRIRE UN CLUB PRIVÈ: DI COSA SI TRATTA E COME FUNZIONA

Quando si parla di un circolo privato di fa riferimento solo ed esclusivamente ad un luogo in cui si ha la possibilità di trovare servizi cosiddetti ludico-ricreativi che hanno come unica finalità l’intrattenimento e la socializzazione. Come è facile intuire, dunque, la trasgressione nulla ha a che vedere con la definizione generica di questa particolare attività.

Attenzione, però: un aspetto che non deve essere mai trascurato riguarda il fatto che tutti coloro che hanno intenzione di fruire dei servizi di un circolo privato non possono essere considerati normali clienti. Ciò molto semplicemente perché non si tratta di un’attività aperta al pubblico quanto, piuttosto, di un luogo al quale ha la possibilità di accedere solo ed esclusivamente chi è in possesso della relativa tessera.

Entrando più nello specifico, quando si parla di club privè, si fa riferimento ad un’impresa molto simile ad un’associazione. Da ciò si evince il fatto che si tratta di un’attività senza finalità di lucro. L’obiettivo, quindi, è solo ed essenzialmente quello di far divertire i frequentatori nonché soci.

A tale riguardo, appare evidente precisare che la varietà dei servizi che vengono offerti ai frequentatori rappresentano, comunque, un’attività di impresa a tutti gli effetti. Per tale ragione, chi ha intenzione di ricavare un reddito da un club privato deve essere consapevole del fatto che dovrà avere a che fare a tutti gli effetti con un’impresa da gestire in ogni suo aspetto.

Basti pensare, ad esempio, al fatto che in un club si possono trovare bar, ristoranti, intrattenimenti di vario genere e discoteche di cui si ha la possibilità di beneficiare non pagando un biglietto ma semplicemente tesserandosi. Non è da escludere, poi, il fatto di pagamenti ulteriori nel caso in cui si volesse beneficiare di servizi aggiuntivi. In riferimento agli utili, è bene tenere conto del fatto che essi andranno totalmente a beneficio dei soci cosiddetti fondatori che, allo stati dei fatti, rappresentano i titolari dell’attività.

DOVE APRIRE UN CLUB PRIVÈ

Adesso che è più chiaro il vero significato del termine club privè, è possibile passare al secondo step: dove aprire un club di questo tipo? A tale riguardo, in prima battuta, è necessario precisare che, trattandosi di un’attività che nasce principalmente con una natura associativa, non è affatto necessario che i locali siano collocati nel centro cittadino.

Al contrario, è bene ricordare che una simile attività non può essere collocata in un locale con un accesso diretto su strada. Tra gli altri divieti deve essere ricordato, poi, quello che impedisce l’affissione di insegne in cui sono presenti indicazioni in merito ai ristorati o ai bar che sono presenti all’interno. Inutile sottolineare, poi, che i locali devono essere abbastanza grandi in modo tale da riuscire ad ospitare varie tipologie di servizi oltre che di intrattenimenti di vario genere.

La cosa ideale sarebbe quella di individuare locali in buone condizioni in modo tale da riuscire a rendere le spese iniziali il meno impegnative possibili. Tutto, poi, dipenderà essenzialmente dalla tipologia di attività che si intende inserire all’interno del club privè. Prima di procedere con l’individuazione del locale, però, bisogna individuare il bacino di utenza potenziale.

Ciò, molto banalmente, vuol dire capire quali possono essere i potenziali soci, quali sono le loro abitudini e, soprattutto, quali possono essere i servizi che potrebbero maggiormente interessare. Nel caso in cui si dovesse avere a che fare con un centro piccolo, sarà meglio, ad esempio, provare con un circolo privato in cui inserire sia un bar che un ristorante ma anche, magari, una sala lettura dotata di wi fi.

Da non sottovalutare è, poi, l’opzione di aprire un circolo privato con una sala da ballo all’interno o, in alternativa, un club che si occupa di organizzare escursioni e gite. Nell’eventualità in cui, il club dovesse essere aperto in un grande centro urbano, invece, si potrà prendere in seria considerazione l’ipotesi di aprire un vero e proprio night.

APRIRE UN CLUB PRIVÈ: ASPETTI BUROCRATICI E STRATEGIE DI MARKETING

Per quanto riguarda gli aspetti burocratici, le norme relative all’apertura di un club privato sono decisamente molto interessanti e, tra le altre cose, prevedono notevoli incentivi. Proprio grazie alle agevolazioni fiscali in questione, è in crescita il numero dei potenziali interessati ad aprire un circolo privato. Basti pensare al fatto che facendo una rapida ricerca su uno dei più comuni motori web si hanno come risultati più di un milione di link.

Da ciò si evince chiaramente il fatto che si tratta di un’attività molto diffusa in tutta Italia. Un aspetto che non deve essere sottovalutato riguarda il fatto che quando si è alle prese con la gestione di un circolo privato non si deve lasciare nulla al caso. Al contrario, è bene affidarsi ad un commercialista di fiducia al quale affidare il compito di svolgere ogni pratica, dalla più semplice alla più complessa.

Ciò vuol dire che il commercialista in questione dovrà occuparsi sia dell’avvio dell’attività che del controllo e della gestione della stessa sotto il profilo fiscale durante tutta la sua esistenza. In questo modo, si avrà la possibilità di evitare di dover fare i conti con problematiche di vario genere che nel medio e lungo periodo potrebbero compromettere non poco l’attività.

A questo punto, tutti coloro che hanno intenzione di aprire un club privè hanno tutte le informazioni utili per riuscire a dare forma a questo business e generare guadagno in maniera facile e rapida. Ovviamente, sarebbe opportuno trovare un professionista del settore al quale rivolgersi per chiedere informazioni di vario genere e per chiedere consigli e suggerimenti attraverso i quali evitare di fare errori al momento dell’avvio dell’attività e durante tutta la fase di esistenza della stessa.

Al netto di ciò e delle procedure burocratiche da portare a termine per aprire un club privato, è interessante precisare che si tratta di un’attività con moltissime potenzialità e che, nel corso del tempo, può crescere in maniera importante. Per questo motivo, la cosa migliore da fare è quella di partire in maniera a dir poco soft, tenendo conto delle proprie risorse e della capacità personale di riuscire a fare fronte ad eventuali spese.

Non appena avviata l’attività, poi, riuscire ad espandersi sarà un gioco da ragazzi e sarà decisamente divertente. Ottimo sarà, infine, riuscire a comunicarsi al meglio. Pur essendo un circolo privato, essere conosciuti e riconoscibili è un obiettivo da non trascurare. A tale riguardo, è bene tenere conto del fatto che i social possono essere un veicolo a dir poco importante grazie al quale far conoscere le attività del circolo ad un grande pubblico e riuscire a raggiungere, magari, un target ben preciso di possibili interessati.

Non rimane altro da fare, quindi, che rimboccarsi le maniche e mettersi al lavoro. Tutto sarà molto più semplice di quello che può sembrare all’inizio e, soprattutto, darà grandi soddisfazioni sia nel breve che nel medio e lungo periodo. In poco tempo, infatti, il circolo provato potrebbe diventare un vero e proprio punto di riferimento per tutta la città, dando prova di avere tutte le carte in regola per essere un business dai grandi numeri e dagli introiti interessanti e costantemente in crescita. Cosa volere di più da un circolo privato di questo?

 

 

  Comments: 8

Commenti

  Commenti: 8

  1. Club Prive Milano


    Articolo molto interessante!

  2. Club Prive Milano


    Articolo molto interessante!


  3. Egregio Dott. Allievi, le nostre congratulazioni per aver trattato con dovizia molti aspetti importanti (non solo burocratici) sull’avvio di un club privè. La conoscenza di certi aspetti, per così dire, “etici” è fondamentale ai fini di un buon successo d’impresa, perché è di questo che parliamo, IMPRESA, e non come molti pensano un “consesso” di persone che un bel giorno si sveglia e pensa “Oh, apriamo un club privè”, senza arte né parte.

    Il nostro invito, se consente, ai suoi lettori per scoprire altri aspetti sul tema.

    I nostri più cordiali saluti.


  4. Egregio Dott. Allievi, le nostre congratulazioni per aver trattato con dovizia molti aspetti importanti (non solo burocratici) sull’avvio di un club privè. La conoscenza di certi aspetti, per così dire, “etici” è fondamentale ai fini di un buon successo d’impresa, perché è di questo che parliamo, IMPRESA, e non come molti pensano un “consesso” di persone che un bel giorno si sveglia e pensa “Oh, apriamo un club privè”, senza arte né parte.

    Il nostro invito, se consente, ai suoi lettori per scoprire altri aspetti sul tema.

    I nostri più cordiali saluti.

Commenta ora

Confermo di acconsentire al trattamento dei dati personali ai sensi dell'art. 13 del D.Lgs. 196/03 e dell'art. 13 del Regolamento UE 679/16 e di aver preso preso visione dell'informativa privacy.