Aprire un club privato: tutto quello che devi sapere

aprire un club privato

APRIRE UN CLUB PRIVATO: UNA IDEA VINCENTE

Aprire un club privato potrebbe rivelarsi un’idea vincente per chi ama la creatività e la voglia di fare. In sostanza si tratta di un rifugio dove rilassarsi per stare in compagnia di persone che condividono gli stessi interesse. Quante volte anche in casa non ci si può dedicare del tempo per se stessi! Quest’isola felice è un luogo in cui passare delle ore spensierate chiacchierando, assistendo a visioni di film, vedere spettacoli, sorseggiare un drink e molto altro.

Gli interessi del singolo, infatti, non vengono condivisi da chi gli sta attorno siano essi familiari che amici, per cui in un club privato si può ritrovare se stessi. Le attività del club privato possono essere le più disparate. In genere chi dà vita ad un’idea così creativa si basa su interessi ed hobby personali. Così nascono club privati di scacchi, di videoamatori, di cineamatori, di fotografi, di lettori, di appassionati di musica e così via.

L’ambiente è curato in funzione delle attività da svolgere. Il fine deve essere quello di mettere a proprio agio i soci spingendoli a tornare portando con sè altre persone. Il tempo passato all’interno del club deve essere rilassante ed emozionante allo stesso tempo. l’organizzazione di un programma di attività è utile per rendere frizzante le ore passate in compagnia.

All’interno dei locali arredati con cura eleganza e raffinatezza si può inserire anche un angolo bar e ristoro per offrire un servizio a 360°. Ovviamente, tutti i servizi possono essere dispensati solo a coloro che posseggono la tessera del club privato. L’elenco di tutte queste cose può sembrare lungo, complicato e soprattutto oneroso.

Non bisogna, però lasciarsi scoraggiare! Esiste, infatti, la possibilità di richiedere sovvenzioni e agevolazioni per riuscire a dare corpo ad un’idea così coinvolgente. Devi affidarti solo alla tua creatività e alla tua voglia di fare che tutto il resto verrà da sé. Chi parte fiducioso, parte in vantaggio!

CARATTERISTICHE DEL CLUB

Aprire un club privato rappresenta, quindi, una valida opportunità di guadagno. I giovani potrebbero trovarsi coinvolti in un’attività coinvolgente e appagante con un buon ritorno economico. Il carattere del club comunque dovrebbe essere no-profit. Il fine deve essere quello di praticare degli interessi sociali, il divertimento e il relax.

Molte sono le regole cui attenersi nel rispetto delle normative in materie, ma ciò non toglie che può essere veramente una bella esperienza per chi si accinge ad avviarlo. L’importante è non perdere mai di vista il fine e lo scopo culturale e ricreativo. Le possibili agevolazioni e le sovvenzioni statali servono a perseguire gli obiettivi del club. Se si seguono scrupolosamente le regole si percorrerà sicuramente una lunga strada di successi e soddisfazioni. In caso contrario si rischia la chiusura.

I criteri per condurlo si devono basare su principi solidi che coinvolgono i soci all’iscrizione al circolo. Essi devono trovare vantaggiosa l’iscrizione in quanto si sentono privilegiati rispetto a chi non lo è. I locali e le attrezzature devono essere messe a disposizione delle persone tesserate.

I prezzi della consumazione al bar delle bevande devono essere più bassi rispetto all’esterno. La gestione delle spese deve fatto secondo la ‘regola del buon padre di famiglia’. Un controllo oculato degli acquisti e degli sprechi consente di ridurre le perdite e le spese. Il costo della tessera, ovviamente, dipende dalla tipologia e dal livello che si vuole dare al club.

Aprire un club privato con carattere di esclusività significa indirizzarsi verso un fascia di persone di un certo livello sociale. Al contrario, se ci si rivolge a persone con interessi comuni e diffusi potrebbe dare un ritorno in termini di numero di soci. La scelta dipende dalla tipologia di attività che si intende proporre ai tesserati.  Circoli privati, ad esempio, sono nati allo scopo di condividere la passione per la fotografia e il cinema ponendoli in una fascia intermedia. Le loro attività sono l’organizzazione di mostre, workshop, concorsi che coinvolgono altri circoli.  Circoli privati di musica, possono coinvolgere gli amanti della musica classica e prevedono l’invito di esponenti famosi di questo mondo. Gli amanti della lettura si riuniscono in un club per leggere insieme poesie e racconti di narrativa in ambiente tranquillo fuori dal caos. Gli esempi potrebbero continuare all’infinito.

Non bisogna mai perdere di vista l’obiettivo che ci si è posti all’inizio. Impegnarsi alla crescita del circolo con passione e creatività darà sicuramente i suoi frutti nel corso del tempo. I giovani sono avvantaggiati e potrebbero trovare una valido opportunità di lavoro indipendente e gratificante.

Un consiglio è quello di rivolgersi a esperti in materia per informarsi sull’iter previsto per l’apertura di un circolo e sulle agevolazioni previste in materia. Al fine di non cadere in errori che potrebbero costare sanzioni. L’informazioni è alla base per non commettere errori anche minimi.

ITER PER L’APERTURA DI UN CLUB PRIVATO

L’apertura di un club privato prevede, quindi, un iter fatto di procedure, richieste e registrazioni. Come primo passo bisogna darsi degli obiettivi:

– Definire il tipo di attività da svolgere e determinarne lo scopo;

– Preparare un Atto Costitutivo e uno Statuto;

-Effettuare la Registrazione presso l’Agenzia delle Entrate;

– Richiedere tutte le autorizzazioni necessarie per poter aprire un bar per la somministrazione delle bevande;

– Cercare di affiliarsi ad un ente di carattere nazionale.

Per ottenere l’autorizzazione alla somministrazione di alimenti e bevande dal Comune è necessario premunirsi delle autorizzazioni igienico-sanitarie da parte dell’Asl e i locali devono essere idonei allo scopo. Per far tutto questo è necessario presentare un certificato penale del presidente del club privato.

L’apertura di un bar all’interno, inoltre, richiede la presentazione della SCIA (Segnalazione di inizio attività) e la certificazione dell’HCCP. Quest’ultima si può ottenere frequentando uno dei tanti corsi che presentano, comunque, un spesa abbastanza contenuta.

Dal punto di vista fiscale, non trattandosi di attività commerciale, non sarà applicata alcuna tassazione. Quindi, non è richiesta apertura Partiva Iva ed emissione scontrini. Infine, non bisogna dimenticare che se si vogliono organizzare attività di intrattenimento come spettacoli, karaoke e fare musica bisogna adempiere agli obblighi della SIAE.

In questo caso è necessaria anche la richiesta di autorizzazione per pubblici intrattenimenti. In ultimo, se il numero dei soci previsti si estende a oltre 100 posti richiede la comunicazione ai vigili del fuoco per il certificato anti-incendio.

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Commenti

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  1. Vorrei aprire un club. Potreste informazioni in merito.
    Grazie, distinti saluti.

  2. Benetollo roberta


    Vorrei parlare con un responsabile per informazioni riguardo apertura club

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