
APRIRE UN CIRCOLO BAR: ECCO COME FARE
Aprire un circolo bar è un’idea particolarmente attraente: si tratta infatti di un progetto potenzialmente proficuo, che consente di stare a contatto con la gente proponendo allo stesso tempo delle iniziative interessanti, anche a sfondo culturale. Va da sè che, per gestire con efficacia questa attività, si dovranno combinare qualità come socievolezza e spirito d’iniziativa con spiccate doti imprenditoriali.
Chi intende lanciarsi in questo percorso dovrà anzitutto raccogliere delle informazioni aggiornate per quel che concerne le normative e l’inquadramento giuridico, al fine di rispettare tutti i requisiti logistici e sanitari dettati dalle leggi vigenti. Sarà quindi necessario procedere passo dopo passo, individuando i locali, adibendo gli spazi e promuovendo l’attività.
APRIRE UN CIRCOLO BAR: COSA OCCORRE SAPERE
L’idea di aprire un circolo bar è in molte occasioni una risposta alla necessità di finanziare un’attività culturale, garantendo allo stesso tempo un luogo di ritrovo per i membri e gli iscritti ad un’associazione. Operando nell’ambito del no-profit, numerose realtà associative fanno infatti fatica a trovare le risorse economiche per sopravvivere economicamente, ed è per questa ragione che un bar all’interno di un circolo culturale o ricreativo costituisce una soluzione sostenibile.
Dal punto di vista amministrativo, bisogna sapere che per aprire un bar all’interno di un circolo non è necessaria una licenza, a patto che si rispettino determinate condizioni: gli aspetti logistici devono essere conformi alle normative sanitarie e i locali non possono dare direttamente sulla strada. Inoltre, non è concesso esporre insegne che pubblicizzano il bar, in quanto la sua attività deve essere sempre subordinata a quella del circolo che lo ospita.
Da queste premesse si capisce che il locale predisposto all’interno dell’associazione presenta delle caratteristiche ben diverse da quelle di un bar di tipo tradizionale. Malgrado ciò, un servizio di questo tipo è in grado di produrre delle entrate costanti e per questo dovrà essere gestito come una normale attività di distribuzione di bevande e di alimenti.
COME PREDISPORRE I LOCALI
La condizione indispensabile per aprire un circolo bar è quella di essere legato ad un’associazione, che dovrà possedere una struttura ben specifica, come previsto dalla legislazione. Oltre all’atto costitutivo e allo statuto, il circolo dovrà avere un consiglio di amministrazione, ossia delle figure responsabili legalmente per la gestione dell’associazione. Sarà inoltre necessario tenere aggiornato l’elenco dei soci, che saranno a tutti gli effetti gli unici utenti del bar. Questo infatti non potrà essere aperto al pubblico, ma potrà servire solo gli iscritti.
Al momento dell’allestimento degli spazi, si dovrà tenere in considerazione il punto più idoneo dove posizionare il bancone, gli scaffali per le bevande, il frigo ed altri accessori per i baristi. Sarà utile pianificare questi elementi in prossimità di una porta che conduce ad un magazzino, in modo tale da facilitare le operazioni di rifornimento.
Un circolo che si rispetti dovrà inoltre mettere a disposizione tavoli e sedie, proporzionalmente al numero di iscritti, alle finalità dell’associazione e all’ampiezza dei locali. In alcuni casi, si potranno anche allestire degli spazi esterni che potranno ospitare i fumatori. Altrettanto importante sarà curare gli arredi e lo stile dell’ambiente, sempre in sintonia con gli obiettivi della realtà associativa.
CURARE LA PROMOZIONE DEL CIRCOLO BAR
Chi intende aprire un circolo bar non sarà autorizzato a fare una pubblicità “diretta” dell’esercizio. Si potrà tuttavia promuovere l’attività dell’associazione, ricordando la presenza della distribuzione di bevande. In questo caso, si potranno organizzare degli aperitivi che anticipano gli eventi culturali di maggior rilievo. Sarà possibile anche celebrare appuntamenti importanti per il circolo o organizzare delle giornate a tema.
I social network permettono di diffondere queste informazioni in tempo reale senza dover impiegare dei capitali. Si dovrà quindi creare un profilo sui siti più importanti a fini comunicativi, da collegare al sito dell’associazione. Foto, video e contenuti testuali di qualità contribuiranno ad attirare l’attenzione degli internauti, che saranno quindi incoraggiati ad iscriversi al circolo.
COME FINANZIARE IL CIRCOLO BAR
Per aprire un circolo bar occorre disporre di un capitale iniziale da investire. Poiché si tratta di un progetto legato ad una realtà associativa, la liquidità necessaria per avviare l’attività potrebbe essere erogata dal consiglio direttivo del circolo stesso. In questo caso, ogni membro sarà chiamato a versare una quota.
Un’altra strada percorribile è quella della richiesta di un finanziamento presso un istituto di credito. Se si intende ricevere un prestito, sarà necessario descrivere nei dettagli l’attività e fornire informazioni concrete circa la sua sostenibilità economica, in modo tale da convincere la banca sulla bontà dell’idea imprenditoriale.
Infine, si potrà anche optare per i contributi pubblici, partecipando ad appositi bandi. Si dovranno esplorare le possibilità disponibili a tutti i livelli, iniziando da quello comunale fino a quello europeo e prendendo in considerazione anche i finanziamenti a fondo perduto dedicati a determinate categorie di richiedenti, come donne o disoccupati. Per poter usufruire di queste opportunità, occorrerà scrivere un progetto, per cui è bene avvalersi di figure in possesso di competenze per gestire queste richieste.