
In Italia aprire un Centro CAF è un’interessante opportunità occupazionale già intrapresa nel corso degli anni da un buon numero di persone. Un’attività in grande espansione perché cresce costantemente il numero di utenti che si rivolge ai Centri di Assistenza Fiscale per una consulenza o per il disbrigo completo della documentazione del caso.
Nel nostro Paese, i CAF rivestono un ruolo importante nella preparazione deil Modello 730 e nelle compilazioni delle annuali dichiarazioni dei redditi e, vista la delicatezza della materia fiscale, si comprende fin da subito la loro importanza e le loro responsabilità rispetto al Fisco e ai contribuenti stessi.
Ma passiamo ad analizzare più da vicino i passi da fare per avviare un CAF nel rispetto delle norme vigenti. A tal fine nei paragrafi successivi conosceremo cosa serve per aprire un CAF, dall’autorizzazione da richiedere all’Agenzia delle Entrate alla pubblicità.
APRIRE UN CENTRO CAF: LA NATURA DEI CENTRI DI ASSISTENZA
I Centri di Assistenza Fiscale possono avere natura diversa perché posso essere costituiti dalle seguenti categorie:
- associazioni di lavoratori che hanno promosso istituti di patronato regolarmente riconosciuti;
- organizzazioni sindacali di pensionati e dipendenti con almeno 50mila iscritti;
- associazioni sindacali di categoria fra imprenditori con determinati requisiti.
APRIRE UN CENTRO CAF: AUTORIZZAZIONE E ISCRIZIONE ALL’ALBO
Per prima cosa, per poter operare regolarmente sul territorio nazionale, un CAF necessita dell’autorizzazione da parte dell’Agenzia delle Entrate. A tale scopo nella richiesta vanno opportunamente riportati la partita IVA e il codice fiscale della società, i riferimenti dei responsabili del centro (riferimenti anagrafici e requisiti professionali) e delle sedi. Alla domanda di autorizzazione va allegata una serie di documenti quali le copie dello statuto, dell’atto di costituzione, dell’assicurazione R.C. e una relazione tecnica a garanzia dei seguenti punti:
- idoneità organizzativa del Centro di Assistenza Fiscale;
- strumenti di verifica utilizzati a garanzia della regolarità dell’attività svolta e della qualità dei servizi offerti ai contribuenti;
- pianificazione della formazione indirizzata al personale, differente secondo le competenze delle figure professionali operanti nel Centro di Assistenza Fiscale.
Tutti elementi indispensabili ai fini dell’apertura di un CAF, senza i quali è preclusa ogni possibilità di avviare regolarmente questo genere di attività lavorativa. Una volta autorizzata dall’Agenzia delle Entrate, la società interessata viene iscritta nell’Albo dei CAF per dipendenti o imprese. Un altro compito del CAF è la comunicazione all’Agenzia delle Entrate, entro il termine di 30 giorni, di eventuali cambiamenti e integrazioni di dati.
Inoltre, con un CAF, bisogna individuare una o più figure professionali responsabili, da ricercare tra quelle iscritte nell’Albo dei Dottori Commercialisti.
Ottenuta l’autorizzazione e l’iscrizione all’Albo professionale, i Centri di Assistenza Fiscale possono assistere i lavoratori dipendenti e le imprese. Chiaramente per i contribuenti l’autorizzazione e l’iscrizione all’Albo di un CAF sono delle garanzie ben precise, un vero e proprio invito a rivolgersi a questi centri per le dichiarazioni annuali dei redditi.
Anche perché la complessità della materia fiscale non lascia spazio all’improvvisazione e in questo campo un errore comporta l’applicazione di sanzioni piuttosto pesanti. In parole semplici, fare tutto in totale autonomia è un rischio da evitare quando si ha a che fare con il Fisco.
APRIRE UN CENTRO CAF: LA POSSIBILITA’ DEL FRANCHISING
Intraprendere questa strada è quindi una possibilità di lavoro concreta per coloro con le giuste basi professionali, competenze specifiche richieste per ogni settore lavorativo ma particolarmente quando si intende avviare un CAF. Detto questo ricordiamo che, anche quando si progetta di aprire un Centro di Assistenza Fiscale, l’ipotesi del franchising rappresenta un’opportunità da prendere in seria considerazione. Una reale possibilità che comporta dei vantaggi, ma anche delle limitazioni preventivamente stabilite. Una scelta quindi da ponderare solo dopo un attento esame delle proprie intenzioni.
Tra i vantaggi proposti dal franchisor all’affiliato rientra la formazione, un modo efficace per tenere costantemente aggiornato il personale sulle continue novità della materia fiscale. Ma i benefici con un’eventuale affiliazione non si esauriscono con la formazione perché il franchisor assicura una costante assistenza telefonica, online e attraverso gli strumenti informatici del caso.
Generalmente, con il ricorso al franchising, viene richiesta una quota di adesione da corrispondere al franchisor con cadenza annuale. Una quota di adesione non fissa ma diversa a seconda del marchio che si sceglie, come differenti sono anche le altre condizioni proposte dai vari franchisor. Per questi motivi prima di qualunque decisione si consiglia di ricorrere alla consulenza di un bravo commercialista, una persona preparata che vi sappia indirizzare sulla scelta da fare in relazione ai tipi di contratto di franchising in circolazione.
Vantaggi sì, ma come abbiamo già sottolineato, con il franchising si perde in autonomia perché con l’affiliazione bisogna seguire precise linee guida. Quindi è opportuno considerare i vari aspetti della questione e poi prendere una decisione definitiva.
APRIRE UN CENTRO CAF: AMBIENTI DI LAVORO E PERSONALE
Aprire una CAF comporta delle spese, anche se fare un calcolo preciso dei costi da affrontare è un compito piuttosto complicato perché la cifra da investire dipende da vari fattori. Per cominciare, per aprire un Centro di Assistenza Fiscale, è necessaria la disponibilità di un locale da prendere in affitto o da comprare. Già da questo elemento dipende buona parte dell’investimento iniziale, evidentemente considerevolmente maggiore in caso di acquisto del locale.
In ogni caso, serve un locale comodo, con un parcheggio per i clienti e possibilmente in una zona dove non ci sia nelle vicinanze un altro CAF concorrente. Una volta trovato gli ambienti più consoni alla nuova attività lavorativa è necessario arredarli, tenendo conto del bisogno di un numero adeguato di postazioni soprattutto per garantire ai contribuenti la giusta privacy.
Un altro aspetto da attenzionare per avviare un CAF è riconducibile alla scelta dei collaboratori. Per svolgere questa attività occorre un personale altamente qualificato e in grado di soddisfare pienamente le richieste dei contribuenti. In relazione ai collaboratori ricordiamo anche l’iscrizione all’INPS, finalizzata al versamento dei contributi.
Per contenere i costi per il personale con un CAF è buona regola tener conto dei periodi lavorativi, in quanto l’assistenza fiscale è concentrata soprattutto in determinati periodi dell’anno, coincidenti con le scadenze annuali per le dichiarazioni dei redditi. In tal senso, una scelta oculata sarebbe quella di assumere personale a tempo determinato.
APRIRE UN CENTRO CAF: POLITICA PROMOZIONALE
Dare una buona visibilità al proprio CAF è di fondamentale importanza per riuscire in breve tempo a conquistare un buon numero di clienti e a capitalizzare il proprio investimento iniziale. In quest’ottica oggi non mancano sicuramente le forme per pubblicizzare la propria attività lavorativa, l’importante è dedicare tempo e passione anche a questo aspetto per farsi conoscere velocemente dai potenziali clienti.
Serve una pubblicità ad ampio raggio, una promozione in grado di arrivare in fretta agli interessati attraverso tutti gli strumenti disponibili, a partire da un sito web ben strutturato. Sito online a parte, per una buona politica promozionale è importante anche partecipare a manifestazioni di settore e pubblicizzare la propria attività sulle riviste specializzate.
La promozione quindi riveste un ruolo determinate per avere successo con un CAF, ma naturalmente per sconfiggere la concorrenza la qualità dei servizi proposti è determinate per fare la differenza sul mercato. Anche perché il passa parola è una forma di pubblicità mai andata in pensione e sempre di moda. Un amico o un parente convinto da un cliente abituale a rivolgersi al vostro CAF vale quanto altre forme pubblicitarie, per questo dovrete mantenere l’indice di soddisfazione dei clienti sempre abbastanza alto.