
Aprire un catering è una scelta dalle buone prospettive commerciali, specialmente se si riesce a rendere il servizio dinamico e innovativo. Per avere successo in questo settore, occorre combinare la passione per la cucina all’efficienza logistica, due elementi che necessitano di competenze specifiche. Si tratta quindi di un business che richiede una specializzazione professionale in ambito sia gastronomico che in quello della gestione degli ordini e delle consegne.
Per sfondare nel campo del catering non occorre solo proporre dei piatti di qualità, adattabili ad ogni evenienza, ma si dovrà garantire sempre affidabilità, puntualità e flessibilità. Inoltre, il servizio potrà diventare popolare se saprà andare incontro alle esigenze dei committenti, proponendo ad esempio menu vegetariani, piatti per bambini o soluzioni per serate di gala. Più sarà variegata l’offerta, maggiore sarà l’apprezzamento da parte dei clienti. Si tratta di un’attività professionale che si addice a chi ama la cucina e il lavoro a contatto con la gente, in un contesto dinamico senza orari fissi.
PERCHÉ APRIRE UN CATERING
Sono numerosi i potenziali clienti che possono avere bisogno di contattare un catering. Questa soluzione è infatti l’ideale per cerimonie come battesimi, comunioni e cresime, matrimoni e compleanni. Si presta inoltre a occasioni come cene d’affari, consegne di pasti per corsi di formazione intensivi o per incontri di giovani (sport, scambi interculturali, scout ecc).
Riuscire ad intercettare questi possibili target è essenziale per allargare e fidelizzare la clientela. Per questo, sarà necessario operare in maniera efficace dal punto di vista promozionale, proponendo degli accordi speciali ad imprese, enti pubblici, organizzazioni e rivolgendosi anche alle famiglie.
APRIRE UN CATERING: GLI ASPETTI AMMINISTRATIVI
Al fine di aprire un catering, occorre rispettare le relative norme burocratiche e sanitarie. Relativamente a quest’ultimo punto, sebbene le normative possano variare a seconda del Comune, ci si dovrà rivolgere alla ASL di riferimento, richiedendo le apposite autorizzazioni. Queste ricadono nella stessa categoria della ristorazione e si riferiscono al modo in cui i cibi vengono trattati e all’idoneità degli ambienti dove vengono preparati.
Per gestire un catering non è indispensabile aver conseguito un titolo di studio specifico, anche se sarà sicuramente utile seguire dei corsi sulla somministrazione degli alimenti. Per trovare quello più adatto, ci si potrà rivolgere alla Camera di Commercio locale.
Relativamente alla formula del servizio, si potrà optare per un catering con o senza cucina. Scegliendo la seconda soluzione, si dovrà stipulare un accordo di cooperazione con dei ristoranti, che forniranno gli alimenti già preparati da consegnare a destinazione. Con questa opzione, il catering diventa quindi solo un servizio di consegna a domicilio.
COSA OCCORRE PER APRIRE UN CATERING
Come per ogni attività commerciale, anche un servizio di catering necessita di un investimento iniziale, con il quale si dovranno adibire i locali, coprire le spese amministrative e fornire tutto il materiale per avviare l’impresa. Se l’attività è munita di cucina, si dovrà mettere in conto che il prezzo di un piatto da consegnare dovrà essere almeno il triplo del costo che comporta la sua preparazione. Il ricavato dovrà infatti coprire l’acquisto delle pietanze, i costi fissi e il salario dei cuochi e dello staff.
L’aspetto della consegna dovrà essere curato nei minimi dettagli, in quanto gran parte della reputazione del servizio si baserà sull’efficienza di questa prestazione. Chi vuole aprire un catering, dovrà pertanto disporre di mezzi affidabili e capienti, con autisti che, all’occorrenza, potranno svolgere la doppia funzione di addetti alla consegna dei piatti nelle diverse destinazioni.
Ugualmente decisiva per il successo dell’impresa è la capacità di interagire con la clientela. Il servizio di prenotazione dovrà essere gestito in maniera impeccabile e potrà avvalersi di diversi canali, come un sistema online, via smartphone e telefono. Un addetto dovrà essere sempre a disposizione per comunicare con i clienti, specialmente in caso di modifiche relative alla consegna o messaggi urgenti.
COME PROMUOVERE IL CATERING
Il successo di un catering dipende non solo dalla qualità dei piatti e dalla puntualità delle consegne, ma anche dalla capacità dei gestori di proporre il marchio e i servizi. A tal fine, il nome dovrà essere accattivante e facile da ricordare, e dovrà essere associato ad un logo simpatico ed originale.
Si dovrà inoltre investire nell’insegna del punto fisico e nel materiale promozionale.
Questo potrà includere volantini, biglietti da visita, brochure e ovviamente i menu, che dovranno essere chiari, in modo tale da facilitare gli ordini e la scelta. Oltre al materiale cartaceo, si dovrà anche creare un buon sito, che potrà includere le offerte del catering illustrate da una galleria fotografica. Sarà inoltre necessario collegare queste pagine ai social più frequentati, che potranno essere anche utilizzati per interagire in maniera diretta con i clienti.
Infine, ci si potrà rivolgere ad una ditta pubblicitaria per realizzare degli spot da veicolare su radio, televisione ed internet, al fine di rendere il servizio ancora più popolare. L’aspetto promozionale e comunicativo non dovrà essere sottostimato, e per questo sarà opportuno ritagliare un budget destinato a coprire i costi del materiale e degli annunci pubblicitari.
Barbara
13 Febbraio 2020 at 13:01
Salve, vorrei segnalare un portale utile alla promozione di aziende di Catering e Private Chef che potrebbe essere aggiunto nell’ultimo paragrafo: COME PROMUOVERE IL CATERING.
Il suo nome è TrovailtuoCatering ed è visionabile a questo indirizzo: https://www.trovailtuocatering.it/.
Attualmente è possibile per le aziende registrarsi gratuitamente per testarne la validità. E’ nato nel dicembre 2019 e si sta già facendo strada nel mercato come punto di riferimento per utenti interessati a trovare ottimi partner per l’organizzazione dei loro eventi.
Grazie per la vostra attenzione