Aprire un caseificio artigianale:tutto quello che devi sapere

Aprire un caseificio artigianale

APRIRE UN CASEIFICIO ARTIGIANALE: ECCO COME INIZIARE

Con i tempi che corrono aprire un caseificio artigianale nel nostro Paese è un’opportunità da attenzionare per i riflessi positivi che potrebbe generare la nuova attività commerciale. Un caseificio avviato rispettando alcuni fondamentali punti chiavi riserva diverse soddisfazioni e non solo in termini di guadagni e giro di affari. Indirizzare verso il successo una nuova attività commerciale non è mai comunque una cosa semplice perché non è sufficiente solo lo spirito di iniziativa, ma bisogna avere le idee chiare sul progetto da portare avanti.

Per dare avvio a una nuova attività occorrono un capitale iniziale da poter investire, capacità imprenditoriali e relazionali, spirito di iniziativa e di sacrificio, perseveranza e una conoscenza della materia che si va a trattare. E’ completamente sbagliato intraprendere un’attività senza avere coscienza dell’intero ciclo di produzione e dei prodotti da commercializzare. Sarebbe una scelta illogica e si correrebbe esclusivamente il rischio di compromettere la somma investita e i sacrifici fatti.

Dopo le doverose premesse e le raccomandazioni del caso, vediamo insieme i passaggi da fare per aprire un caseificio artigianale partendo con le idee ben chiare. Un modo per muoversi nella direzione giusta e sapere da chi farsi aiutare durante l’intero percorso che precede l’avvio della nuova attività imprenditoriale.

APRIRE UN CASEIFICIO ARTIGIANALE: DI COSA SI TRATTA

Complici probabilmente gli effetti negativi della crisi economica, negli ultimi tempi l’idea di tornare a delle vecchie abitudini legate alla natura è comune a diverse persone, un progetto favorito dal largo consumo di prodotti naturali. Allora perché non scommettere su un caseificio quando si ha la passione e si conosce bene il mestiere? Prima di vedere cosa c’è da sapere e fare, spieghiamo in cosa consiste un caseificio.

Quando parliamo di un caseificio artigianale ci riferiamo a uno stabilimento dove avviene la trasformazione del latte in burro e formaggio. Per fare questo occorrono una serie di strumenti senza i quali il ciclo produttivo non può avvenire. Trattasi di:

-una caldaia;
-un serbatoio per la lavorazione del latte;
-una cella frigorifera;
-una vasca per la salatura del formaggio;
-dei servizi igienico – sanitari previsti dalla normativa vigente.

Con un impianto comprensivo di queste attrezzature è possibile produrre i differenti tipi di formaggi e commercializzare le ottime mozzarelle conosciute molto anche all’estero. Certo si tratta di attrezzature di un certo valore, con dei costi da sostenere piuttosto alti soprattutto se il progetto da realizzare è particolarmente ambizioso.

APRIRE UN CASEIFICIO ARTIGIANALE: AGEVOLAZIONI E FINANZIAMENTI

Non tutti dispongono della somma necessaria da investire nel progetto, una delle ragioni per cui spesso si abbandonano anche alcune idee geniali. Prima di lasciarvi prendere dallo sconforto dovete sapere che esistono strade valide per reperire le risorse finanziarie necessarie. Intanto è possibile provare a cercare un socio, una persona preferibilmente di fiducia con la stessa passione e lo stesso interesse. Questa strada non è facile perché i rapporti lavorativi sono sempre delicati e dividere costi e guadagni è ancora più difficile, ma provare a trovare un socio non costa nulla.

Un’altra strada da seguire è quella dei finanziamenti regionali o dei contributi a fondo perduto. Agevolazioni da considerare con estrema attenzione e monitorare costantemente per non perdere qualche buona occasione. Esistono finanziamenti messi a disposizione dalle Regioni a tassi di interesse molto favorevoli e che prevedono un piano di restituzione delle rate agevolato. Tenersi aggiornati attraverso il sito web della Regione di riferimento è una buona regola per conoscere requisiti, tempi e somme stanziate per il settore di interesse.

In questa logica da attenzionare anche l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. (Invitalia). Naturalmente i bandi vanno letti con le dovute accortezze e gli investimenti sono rivolti principalmente a giovani, donne e disoccupati.

Infine, ci sono da considerare i prestiti bancari, meno vantaggiosi dalle agevolazioni statali ma da non scartare senza prima aver fatto un’analisi di mercato. Ancora oggi è infatti possibile stipulare un contratto di prestito con un istituto di credito a buone condizioni. Prima di mettere nero su bianco sul contratto occorre effettuare un’indagine di mercato, da fare direttamente allo sportello quando si ha tempo a disposizione oppure consultando il web per confrontare da casa le differenti offerte di prestito.

Fortunatamente oggi esistono i comparatori online, strumenti facili da utilizzare e capaci di proiettare un quadro della situazione in breve tempo. Un modo per conoscere le proposte degli istituti di credito e scegliere con comodità l’offerta più conveniente e adatta alle proprie esigenze.

APRIRE UN CASEIFICIO ARTIGIANALE: PROCEDURE BUROCRATICHE

Passiamo ora ad analizzare la documentazione utile per aprire un caseificio artigianale. I passi da fare non si differenziano molto da quelli da effettuare per avviare altre attività commerciali. La prima cosa è interpellare le istituzioni territoriali, in quanto in fatto di sanità la normativa può cambiare a seconda della Regione di riferimento. I locali del caseificio artigianale devono essere rispondenti ai requisiti igienici richiesti dall’ASL competente, ovviamente sulla base delle direttive regionali.

Ci sono poi altri adempimenti da fare come l’apertura della partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate, un’operazione da effettuare sugli appositi moduli messi a disposizione dalla stessa Agenzia. Una volta compilata attentamente in ogni parte, la richiesta va spedita per raccomandata con ricevuta di ritorno, presentata presso lo sportello oppure inviata online attraverso il canale telematico.

E ancora, bisogna iscriversi al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio, presentare la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) presso l’ufficio competente del Comune dove si vuole aprire l’attività imprenditoriale, e iscriversi all’INPS e all’INAIL per adempiere rispettivamente al versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali e tutelarsi contro eventuali infortuni sul lavoro.

Tutti adempimenti burocratici non di semplice risoluzione, ecco perché si consiglia il ricorso a un professionista serio e preparato. Una persona qualificata in grado di darvi utili consigli e seguire tutta la documentazione da fare con la massima professionalità, garantendo correttezza delle pratiche e il loro disbrigo nei tempi giusti. Dare avvio a una nuova attività comporta tante soddisfazioni ma anche ansia e stress, accrescere le preoccupazioni seguendo da soli l’intero percorso burocratico non sembra il caso.

Meglio pagare la parcella a un bravo commercialista per non correre alcun rischio e vivere il momento con maggiore tranquillità. Per trovare un commercialista qualificato non è difficile, basta contattare l’Ordine dei Dottori Commercialisti più vicino oppure fare un’indagine tra i vostri amici.

APRIRE UN CASEIFICIO ARTIGIANALE: PUBBLICITA’ E CONCLUSIONI

Dare visibilità al vostro caseificio artigianale è importante per avere successo con un’attività commerciale. I mezzi per farlo non mancano, vecchi e nuovi strumenti promozionali da sfruttare tutti e nella maniera più efficace. E’ consigliabile partecipare alle fiere e alle manifestazioni di settore organizzate periodicamente dalle autorità territoriali, pubblicizzare i vostri prodotti da commercializzare attraverso giornali, riviste, radio e tv locali e tramite un sito web.

Specie quest’ultimo strumento è un veicolo pubblicitario capace di dare la massima visibilità al vostro caseificio artigianale e farvi guadagnare un giro di affare consistente in tempi relativamente brevi. Per finire, avere successo con un caseificio è possibile solamente a determinate condizioni, rispettando tutte le norme in materia e garantendo ai consumatori prodotti caseari di assoluta qualità.

Riuscire a mantenere standard qualitativi elevati significa durare nel tempo e rispettare al massimo i vostri clienti. Proprio in riferimento ai clienti ricordiamo sempre che il passaparola resta un veicolo pubblicitario efficace e diretto, quindi non scontentiamoli mai. Ora non resta che farvi un grande in bocca al lupo per l’apertura del vostro caseificio artigianale!

 

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