Aprire un benzinaio: tutto quello che devi sapere

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APRIRE UN BENZINAIO: TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE

Aprire un benzinaio è un’attività che promette sempre dei buoni introiti. Il carburante per veicoli fa parte di quei beni di consumo che in inglese vengono definiti con il termine di “necessities”, ossia risorse che in un determinato periodo risultano essenziali per l’economia di un territorio. Poiché l’introduzione dei veicoli elettrici è un’operazione che richiederà ancora degli anni, gestendo un distributore di benzina si potrà essere sicuri di possedere un business redditizio nel medio o lungo periodo.

Poiché si avrà a che fare con un prodotto necessario e fortemente richiesto, si dovrà mettere in conto il fattore della concorrenza. Sono infatti numerosi i benzinai presenti in qualsiasi città e paese, anche quelli di piccole dimensioni, per cui è doveroso analizzare il mercato e predisporre un servizio competitivo ed efficiente. Solo così si potrà infatti fidelizzare la clientela per consentire la sostenibilità economica del progetto imprenditoriale.

APRIRE UN BENZINAIO: COSA OCCORRE SAPERE

Quando si ha intenzione di aprire un benzinaio, si dovrà considerare che questo servizio non eroga solamente benzina super e diesel, ma anche altre tipologie di carburante, come gas, etanolo, metano, idrogeno e miscele ibride. Orientarsi verso queste varianti è una scelta lungimirante, visto che le future normative europee potrebbero bandire combustibili particolarmente inquinanti come il diesel. Sarà quindi opportuno diversificare il più possibile l’offerta, in modo tale da servire il maggiore numero di veicoli.

Un’altra decisione strategicamente importante per la sopravvivenza finanziaria dell’attività consiste nel combinarla con servizi aggiuntivi, come uno snack-bar, un ristorante, un tabacchino o un punto di manutenzione e pulizia dei veicoli. In questo modo si potrà predisporre una zona di ristoro e check-up auto, aumentando la clientela e di conseguenza le entrate.

Chi intende aprire un benzinaio dovrà inoltre decidere se affiliarsi ai grandi distributori, optando per la formula “premium”, o se registrare l’attività come rifornitore indipendente. Questi distributori, che prendono il nome di “pompe bianche”, potranno essere gestiti autonomamente o potranno far parte di piccole catene locali, un sistema che lascia comunque ampio spazio alla libera iniziativa del gestore, che potrà quindi personalizzare il servizio.

Infine, un’ulteriore scelta riguarda i destinatari dell’offerta: si potrà decidere se rifornire ditte ed esercizi commerciali, proponendosi quindi come pompe private e riservate ad un target specifico, o se orientarsi verso il pubblico, una soluzione aperta a qualsiasi tipo di clienti e di veicoli.

IL CAPITALE DA INVESTIRE PER APRIRE UN BENZINAIO

Avviare un distributore di carburante richiede un investimento iniziale che sarà proporzionale all’idea imprenditoriale che si intende realizzare. Rilevando un’attività già esistente si dovrà anticipare una quota minima, mentre chi intende aprire un benzinaio incominciando da zero dovrà disporre di liquidità consistenti.

Mediamente, quest’ultima soluzione comporta dei costi iniziali pari a 500 mila euro, una cifra che può sembrare elevata ma che dovrà essere messa in relazione con i potenziali ricavi successivi, che saranno anch’essi ragguardevoli. A tal fine, la soluzione più indicata consiste nel creare una società formata da più investitori, con delle quote da versare che potranno fruttare dei dividendi proporzionali all’importo investito.

A questa spesa va aggiunta la liquidità necessaria per predisporre gli allacciamenti necessari, un intervento che richiedere solitamente altri 30 mila euro. Ovviamente, gli importi crescono se accanto al distributore sono previsti ulteriori servizi, come un ristorante o un autolavaggio.

LE PRATICHE AMMINISTRATIVE

Come ogni attività commerciale, anche l’apertura di un benzinaio passa per l’ottenimento di licenze, autorizzazioni e documenti specifici. Anzitutto occorrerà essere in possesso di una licenza petrolifera ed una concessione edilizia. L’area scelta per la realizzazione delle pompe dovrà essere autorizzata sia dal Comune che dai Vigili del Fuoco, con tanto di verifica dell’ASL per quel che concerne le installazioni elettriche. Inoltre, l’intero impianto dovrà essere collaudato dagli organi preposti.

Chi intende aprire un benzinaio dovrà mettere in conto che tutta questa procedura può durare anche parecchi mesi. Il tempo medio per ottenere tutte le autorizzazioni necessarie raggiunge infatti un anno: se da una parte le tempistiche possono essere giudicate come eccessivamente lunghe, si avrà dall’altra l’opportunità di reperire con calma le risorse finanziarie per supportare il progetto.

LE OPERAZIONI PROMOZIONALI E IL MARKETING

Un rifornitore di carburante ha bisogno di un’efficace operazione di marketing per poter fruttare dei validi profitti. Nel settore dei combustibili, la pubblicità tramite la cartellonistica stradale svolge un ruolo importante: piazzando gli annunci nelle strade urbane ed extra-urbane si potrà intercettare la clientela per indirizzarla verso il proprio esercizio.

Sarà inoltre utile creare dei programmi di fidelizzazione con gli utenti, proponendo sconti, promozioni ed agevolazioni. Si potranno creare carte carburante, associate ad un punteggio cumulabile che potrà essere riscattato per ottenere premi, come buoni carburanti o gadget. Queste iniziative potranno essere pubblicizzate anche attraverso i social, con i quali si potrà informare la clientela circa tutte le promozioni lanciate dal distributore.

 

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