
Aprire un Bed and Breakfast in Trentino Alto Adige è un’idea vincente di business che consente di poter monetizzare attraverso delle stanze libere ed inutilizzate presenti nella propria casa.
Per aprire un B&B di successo ci sono delle regole a cui sottostare, dei requisiti e delle normative regionali alle quali allinearsi. Ecco dunque una breve guida in cui trovare tutte le informazioni necessarie per aprire un Bed and breakfast in Trentino.
Innanzitutto viene considerata “Bed and Breakfast” l’ospitalità turistica a carattere saltuario offerta da tutti coloro che forniscono un alloggio ed una prima colazione all’interno dell’abitazione di residenza.
I servizi minimi assicurati agli ospiti prevedono:
– prima colazione con prodotti confezionati;
– pulizia quotidiana del locale di soggiorno e dei servizi igienici;
– fornitura quotidiana di biancheria da bagno e da letto;
– fornitura continuativa di energia elettrica, di acqua sanitaria e condizionamento dei locali.
Grazie ad una legislazione snella e semplificata, si stima che i Bed and Breakfast in Italia siano oltre 25 mila con ben 40 mila posti di lavoro creati sia come indotto che come posti dedicati all’interno delle strutture.
Un business fiorente se si conta che il Bel Paese vive praticamente di turismo.
Un’attività insomma molto redditizia, il cui investimento è notevolmente agevolato dal fattore “capitale”: non servono somme ingenti per avviare un B&B ma semplicemente delle camere inutilizzate nella propria abitazione oppure un secondo appartamento sfitto.
Il tutto a fronte di un impegno minimo come pulizia delle camere e preparazione della prima colazione.
LE REGOLE PRINCIPALE PER APRIRE UN BED AND BREAKFAST IN TRENTINO
Per avviare un’attività ricettiva come quella di un B&B la regola basilare a livello nazionale è quella di ospitare fino ad un massimo di 6 persone a notte, oltre ad avere chiaramente gli spazi deputati a norma di legge circa l’aspetto igienico sanitario nonché di sicurezza.
Per aprire un Bed and Breakfast ci vogliono le necessarie autorizzazioni previste sia dalla normativa nazionale (legge 135 del 2001) che regionale.
I costi di realizzazione o ristrutturazione possono essere ammortizzati da particolari agevolazioni (ad esempio fondi territoriali per lo sviluppo turistico), in più i costi di gestione possono essere dedotti fiscalmente con l’annuale dichiarazione dei redditi.
I requisiti che la regione autonoma del Trentino Alto Adige impone per aprire un Bed and Breakfast in Trentino riguardano nello specifico la metratura delle camere per gli ospiti, la conformità a norma degli impianti ed il rispetto degli standard igienici.
Nel caso in cui si disponga già di un appartamento che rispetti le suddette regole, per avviare l’attività occorre rivolgersi allo Sportello Unico delle Attività Produttive del Comune di residenza per la dichiarazione sottoscritta di inizio attività.
A questa andranno allegati planimetria della struttura, certificato di proprietà oppure copia del contratto di locazione, poi ancora la necessaria polizza assicurativa circa la responsabilità civile verso terzi.
Solitamente una volta presentata la dichiarazione di inizio attività denominata SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) l’apertura del B&B avviene immediatamente.
Si dovranno soltanto formalizzare dei passaggi burocratici richiesti di volta in volta dalla regione Trentino Alto Adige.
Regione che nella fattispecie, essendo a statuto speciale, delega competenze ed ulteriori regolamentazioni di Bed and Breakfast alle rispettive province Trento e Bolzano.
COSA PREVEDE LA NORMATIVA REGIONALE NELLO SPECIFICO
La normativa per aprire un Bed and Breakfast in Trentino consente per la provincia di Trento di svolgere regolare attività con un massimo di 3 camere dislocate anche in unità immobiliari differenti e lontane dall’abitazione del titolare a patto che si trovino all’interno del territorio di competenza della provincia.
Inoltre l’attività non deve essere svolta per almeno 60 giorni all’anno, anche in maniera non consecutiva.
Invece la normativa che regola l’apertura di un B&B nella provincia di Bolzano prevede la destinazione a tale attività di massimo di 6 camere e addirittura fino a 4 appartamenti però ubicati all’interno del medesimo edificio.
I requisiti generici che vanno necessariamente soddisfatti sono i seguenti:
– La superficie minima della camera a disposizione degli ospiti deve essere di 8 metri quadri per una persona e di 20 metri quadri per due persone. Le camere devono essere munite di una sedia a persona, un letto con comodino, luci, specchio, presa per l’alimentazione elettrica e cestino porta rifiuti.
– Gli ospiti devono avere un bagno a disposizione (non necessariamente privato ma anche in comune) munito di wc, bidet, lavabo, specchio, vasca e/o doccia, presa per alimentazione elettrica e campanello d’allarme.
– Richiedere preventivamente l’autorizzazione condominiale per aprire tale attività e verificare che non sia fatto espresso divieto nel singolo regolamento.
– Impegnarsi a registrare gli ospiti e fornire regolarmente le generalità all’organo locale di Polizia.
– Somministrare una prima colazione con prodotti di qualità.
Inoltre una recente direttiva integrata alla legge che regola le attività ricettive in Trentino dispone che sia data la possibilità ai gestori di B&B di offrire accanto ai tradizionali prodotti confezionati per la colazione, anche prodotti cucinati dal gestore, previo ottenimento di attestato di regolare frequentazione di un corso in cui vengano insegnati i corretti principi HACCP per la gestione della colazione stessa.
Il tutto finalizzato ad un aumento della qualità della ricettività turistica.
TASSE, PENE E SANZIONI PER CHI NON RISPETTA LA LEGGE
Tutti coloro che vengono sorpresi ad esercitare l’attività di Bed and Breakfast privi delle regolari autorizzazioni sono soggetti a sanzioni amministrative che prevedono il pagamento di una pena pecuniaria, così come coloro che ospitano un numero di persone non conforme alle direttive regionali.
E le tasse? Aprire un Bed and Breakfast in Trentino a parte prevedere procedure burocratiche davvero semplificate, prevede anche la non obbligatorietà di aprire una Partita Iva o iscriversi alla Camera di Commercio locale.
Questo significa godere di un grande risparmio e di notevoli benefici fiscali.
Basta semplicemente sospendere o non esercitare l’attività per 3 mesi all’anno anche se non in modo consecutivo.
Resta fermo l’obbligo di dichiarare sempre il reddito percepito derivante da tale attività.