
APRIRE UN B&B IN TOSCANA: ECCO COME FARE
Senza alcun timore di essere smentiti, quella di è un’idea imprenditoriale vincente. Proprio la Toscana, infatti, è una delle regioni più amate dai turisti provenienti da ogni angolo del mondo. Mare, colline, montagne: sono queste solo alcune delle caratteristiche di questa meravigliosa terra che ogni anno ospita moltissimi visitatori e che rappresenta una vera e propria garanzia.
Se, dunque, da una parte, aprire un b&b in Toscana appare a dir poco conveniente sotto il profilo dei guadagni, dall’altra è necessario tenere conto del fatto che ci sono alcuni adempimenti di cui è fondamentale tenere conto per evitare di dover fare i conti con problemi già nel breve periodo. Per prima cosa, è bene tenere conto del fatto che trasformare la propria casa in una struttura ricettiva cosiddetta extralberghiera non è affatto difficile. Un dato, però, molto importante vede protagoniste il numero delle camere. Un b&b, infatti, deve avere un numero limitato di posti letto. Per quanto riguarda, invece, il periodo di apertura non sono previsti limiti. Un b&b in Toscana, dunque, può essere aperto sia in una determinata stagione che durante tutto l’arco dell’anno.
Ma vediamo di scendere più nel dettaglio e di capire come fare per aprire un b&b in Toscana. Un dettaglio molto importante riguarda il fatto che, in genere, si ha a che fare con un’attività a conduzione familiare e non imprenditoriale. In questo modo, il titolare non è obbligato ad avere una partita Iva e, soprattutto, non deve iscriversi al relativo registro delle imprese. Da ciò è facile intuire che una simile attività non viene disciplinata dalle normative che riguardano gli esercizi alberghieri o complementari tradizionali.
Ovviamente, la prima e più importante cosa che devono fare tutti coloro che intendono aprire un b&b in Toscana è leggere la legge della propria regione che regola questa tipologia di struttura ricettiva. Dopo aver fatto ciò, ci si dovrà recare presso il Suap, lo sportello unico delle attività produttive, del proprio comune al fine di procedere con la presentazione della Scia. Per chi non lo sapesse, la Scia non è altro che un documento con il quale si certifica l’inizio della propria attività.
Tale documento è a tutti gli effetti omologo ad ogni altro genere di licenza o atto di autorizzazione. Non appena portata a termine questa procedura, l’ente avrà il compito di procedere con gli accertamenti che dovranno essere effettuati entro e non oltre 60 giorni dal momento del ricevimento. Dal punto di vista esclusivamente procedurale, non resta altro da fare che recarsi presso gli uffici turistici del proprio comune, classificare la struttura e, quando presenti, comunicare le identità degli ospiti alle autorità.
CONSIGLI E SUGGERIMENTI PER APRIRE UN B&B IN TOSCANA
Chi ha deciso di aprire un b&b in Toscana deve tenere conto del fatto che è necessario conoscere bene gli standard previsti dalle normative edilizie e igienico-sanitarie. Queste normative sono a dir poco cruciali e non rispettare uno dei requisiti potrebbe comportare sanzioni a dir poco severe. In merito, poi, alle caratteristiche specifiche del b&b, esso può avere da un minimo di 3 fino a un massimo di 6 camere.
Attenzione, però: queste non sono le uniche linee di cui è necessario tenere conto. Anche le stanze, infatti, devono rispettare determinate misure. La superficie di ogni stanza, ad esempio, deve essere calcolata tenendo conto dei posti letto presenti. Una camera doppia, sempre a titolo esemplificativo, deve essere grande almeno 14 mq. Da non dimenticare è, poi, il fatto che tutti gli ospiti devono avere la possibilità di raggiungere la propria stanza senza dover necessariamente attraversare le camere degli altri ospiti o i loro servizi.
Come è facile intuire, si tratta di accortezze che hanno come unico obiettivo quello di andare incontro alle specifiche esigenze dei clienti e di riuscire a soddisfare al meglio ogni loro richiesta.
COME PUBBLICIZZARE UN B&B IN TOSCANA
Se, com’è vero, la pubblicità è l’anima del commercio, è altrettanto vero che quando ad essere venduto è un brand come la Toscana tutto è decisamente molto più semplice. I turisti, infatti, anche solo sentendo parlare di Toscana non potranno fare a meno di rimanere affascinati dall’idea di trascorrere un periodo più o meno lungo di vacanza in questo meraviglioso territorio.
Quando si è alle prese con la fase della progettazione della strategia comunicativa, però, è bene tenere conto del fatto che la concorrenza non è poca. In Toscana, infatti, sono numerosi i B&B e, pertanto, è bene partire dal presupposto che la chiave potrebbe essere quella della differenziazione. In tale ambito, è bene precisare che quando si parla di differenziazione lo si deve fare partendo non solo dalle strategie comunicative ma anche e soprattutto da ciò che si deve pubblicizzare.
Cercando di semplificare al massimo, per riuscire ad avere il maggior numero si ospiti, sarebbe opportuno formulare una proposta il più possibile variegata e possibilmente diversa da quelle già presenti sul mercato. Dopo aver fatto ciò, non rimarrà altro da fare che declinarla attraverso i vari canali social. Basterà, dunque, avviare campagne a mezzo social network e, ovviamente, sfruttando al massimo le potenzialità del web per ottenere una visibilità apprezzabile.
Una cosa da non trascurare riguarda, poi, il fatto che, a meno che non si posseggano delle competenze specifiche in tale ambito, è bene stare alla larga dal fai-da-te. Quando si è alle prese con il lancio di un’attività è sempre bene non sbagliare le prime mosse. Affidandosi alle sapienti mani di esperti del settore, dunque, si avrà la possibilità di capire bene come fare per non sbagliare e di posizionarsi al meglio rispetto ai propri competitors. A questo punto, non resta altro da fare che rimboccarsi le maniche, raccogliere le idee e partire.
Biagio
26 Novembre 2018 at 19:03
Buonasera. Possiedo un immobile a Siena classificato in catasto nella categoria C2 (ufficio); posso adibito a b&b?
Riccardo Allievi
27 Novembre 2018 at 18:25
No, non è possibile
andrea
2 Marzo 2019 at 14:47
Buonasera. Il numero minimo di camere è 3, ma comprende anche la camera del proprietario che vi ha la residenza? Ed il numero dei bagni deve essere rapportato al numero di camere o per 3 camere è sufficiente un bagno?
Riccardo Allievi
3 Marzo 2019 at 8:18
La camera del proprietario è esclusa e il numero di bagni è rapportato al numero di camere.
Fabio
29 Ottobre 2019 at 17:42
Buonasera. Ho una villetta con mansarda in provincia di Grosseto sul monte amiata. A chi posso rivolgermi dato che sono a Roma ; vorrei delegare qualcuno del mestiere. Grazie
Riccardo Allievi
31 Ottobre 2019 at 9:24
Le consigliamo di rivolgersi ad una agenzia immobiliare