Aprire un B&B in Sardegna: tutto quello che devi sapere

Aprire un B&B in Sardegna

APRIRE UN B&B IN SARDEGNA: ECCO COME INIZIARE

Grazie alla bellezza del suo mare, all’ospitalità degli abitanti e al suo patrimonio culturale, la Sardegna attira numerosi visitatori nazionali ed internazionali durante tutte le stagioni dell’anno. Per questa ragione, aprire un B&B in Sardegna è un’idea imprenditoriale dal forte potenziale: se l’attività è gestita in modo efficiente, le prospettive di guadagno sono assai promettenti.

Al pari di tutti i progetti commerciali, questa struttura ricettiva dovrà essere coordinata con professionalità curando numerosi aspetti, come le norme sanitarie, i fattori logistici, la promozione e la comunicazione con i clienti. É quindi importante procedere gradualmente alla realizzazione del B&B, focalizzando energie ed attenzione sui diversi passaggi descritti qui di seguito.

APRIRE UN B&B IN SARDEGNA: QUALE ZONA SCEGLIERE?

La scelta della zona dove collocare il bed and breakfast avrà un impatto decisivo sulla sostenibilità economica del progetto. La Sardegna offre diverse attrazioni turistiche che non si limitano solamente alle coste soleggiate, ma includono anche zone montuose, siti archeologici e boschi dove effettuare piacevoli escursioni. Di conseguenza, chi intende aprire un B&B in Sardegna potrà farlo sulla costa, così come sulle zone interne o nelle grandi città.

Occorre considerare che una struttura ricettiva di questo tipo si rivolge ai viaggiatori più dinamici, come giovani o lavoratori trasfertisti. É per questo che si potrà considerare di stabilire l’attività nei centri più importanti dell’isola, possibilmente in prossimità dei porti e degli aeroporti: Cagliari, Sassari, Olbia, Alghero, Porto Torres, Santa Teresa sono i luoghi potenzialmente più remunerativi.

Allo stesso tempo, in queste città si avrà a che fare con la competizione dei servizi già esistenti. Potrebbe essere quindi più strategico scegliere un paese diverso da quelli citati, ma pur sempre vicino agli scali principali, in modo tale da assicurare ai turisti un collegamento. Aprire la struttura nelle zone interne è una sfida suggestiva ma più difficile da realizzare, in quanto occorrerà mettere a disposizione dei mezzi di trasporto per raggiungere porti ed aeroporti.

COME FINANZIARE IL B&B

Al fine di aprire un B&B in Sardegna occorre ovviamente disporre di locali idonei da adibire al servizio. La praticità di questa attività consiste nel fatto di non richiedere le stesse strutture di un albergo: se si possiede già un appartamento, anche in un edificio, lo si potrà facilmente trasformare in bed & breakfast, ricavando delle camere da letto in ogni stanza e aggiungendo uno o più servizi igienici.

In alcuni piccoli centri della Sardegna, specie quelli interessati dalla minaccia dello spopolamento, esiste la possibilità di acquistare degli immobili al prezzo simbolico di un euro. Il proprietario si dovrà successivamente assumere la responsabilità di rinnovare lo stabile per renderlo nuovamente abitabile. Questa strategia può essere adottata per aprire un B&B in Sardegna investendo dei capitali iniziali ridotti.

Al fine di raccogliere la liquidità sufficiente ad avviare il progetto, vale sempre la pena cercare dei bandi di finanziamento, anche a fondo perduto, rivolti a precise categorie di richiedenti, come ad esempio i giovani disoccupati: si potrà ricevere una somma di denaro da investire in un progetto imprenditoriale senza la necessità di doverla restituire.

Un’altra strada percorribile è quella della richiesta di un prestito presso un’istituzione creditizia. In questo caso, sarà necessario presentare non solo delle solide garanzie, ma anche un piano convincente, in grado di assicurare la sostenibilità finanziaria dell’attività agli occhi della banca.

LE PRATICHE AMMINISTRATIVE

Dopo aver scelto il luogo dove aprire il B&B in Sardegna, sarà necessario affrontare tutte le pratiche amministrative per ottenere le autorizzazioni finalizzate a gestire il servizio ed alloggiare gli ospiti. La normativa nazionale di riferimento è la legge 135 del 29 marzo 2001, che rimanda a sua volta ai diversi regolamenti regionali. Per questo motivo, si dovrà analizzare la relativa legge emanata della Regione Sardegna.

Il secondo passo amministrativo consiste nel recarsi presso lo Sportello Unico per le Attività Produttive del territorio di pertinenza per ottenere la modulistica da presentare per avviare l’attività. Sarà quindi richiesto di classificare la struttura recandosi negli Uffici Turistici e presso le Autorità Pubbliche di Sicurezza, che dovranno essere informate regolarmente al fine di monitorare il flusso degli ospiti.

Per quel che riguarda le imposte e la contabilità, si consiglia di avvalersi del contributo di un commercialista con previa esperienza nella consulenza amministrativa delle strutture ricettive di questo tipo. Occorre considerare che in alcuni casi non sarà necessario possedere una partita IVA, in quanto in certe Regioni il B&B non è equiparato ad un’attività imprenditoriale.

I REQUISITI LOGISTICI

Sebbene adattare un appartamento privato alle funzioni di un bed and breakfast non sia affatto difficile, bisogna pur sempre rispettare dei precisi requisiti logistici, in assenza dei quali il progetto non potrà essere realizzato. Sono tre gli elementi più rilevanti da considerare: quelli igienico-sanitari, quelli di natura urbanistico-edilizia e le condizioni di sicurezza.

Ad esempio, non sarà possibile alloggiare gli ospiti in una stanza la cui superficie sia inferiore a quella richiesta dai regolamenti regionali, nè sarà consentito l’utilizzo di un bagno che non rispetti i criteri igienici imposti dalla normativa. Inoltre, ogni ambiente dovrà essere indipendente, in modo tale da garantire la privacy dei turisti.

Relativamente al numero massimo degli ospiti, questa cifra varia a seconda della Regione dove il B&B sarà collocato, per cui si consiglia di fare riferimento alla normativa regionale per verificare la conformità del servizio. Secondo la legge 27/98 – DGR 1/6 del 2001, in Sardegna è possibile creare un B&B che abbia un numero massimo di camere pari a 3, mentre il numero di ospiti non potrà essere superiore alle 6 unità.

Un ulteriore aspetto logistico essenziale è quello dei servizi: sebbene il B&B comporti un certo grado di autonomia da parte degli ospiti, occorrerà che una figura sia presente per monitorare il corretto funzionamento dell’appartamento (elettrodomestici, riscaldamento, cucina), per preparare l’occorrente per la colazione e per accogliere i clienti al loro arrivo.

COME PROMUOVERE UN B&B

Nell’era di internet è fondamentale essere in possesso delle competenze digitali finalizzate alla promozione del proprio B&B. Ecco perché è importante definire una strategia pubblicitaria efficace in grado di garantire visibilità al servizio. Un buon sito internet aggiornato e dotato di un sistema di prenotazione sarà utile per intercettare i potenziali clienti ed indirizzarli verso la struttura.

É consigliabile che questo spazio sul web sia collegato con i principali social network, sia per aumentare la popolarità del B&B, sia per entrare in contatto diretto con gli ospiti e con tutti gli interessati a trascorrervi un soggiorno. I profili dei social e del sito dovranno inoltre presentare delle foto chiare ed invitanti, al fine di convincere i turisti sulla qualità della struttura.

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Commenti

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  1. Salve, mi sa dire che dimensione deve avere la targa da esporre fuori dallo stabile?
    Non riesco a trovare una risposta online.
    Grazie anticipatamente.
    Saluti, Christian

    • Riccardo Allievi


      Buongiorno, la normativa è diversa tra regione e regione e, talvolta, anche da Comune a Comune. Quindi il consiglio è rivolgersi allo sportello suap del Comune in cui decide di aprire il B&B.

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