Aprire un bar a Cuba: tutto quello che devi sapere

Aprire un bar a cuba

Complice la crisi economica, sono sempre di più coloro che decidono di optare per soluzioni alternative sotto il profilo professionale e, senza alcun dubbio, l’idea di aprire un bar a Cuba può essere considerata un’ottima alternativa per riuscire a costruirsi un futuro. Una cosa è certa: trasferirsi a Cuba e aprire un bar comporta una vera e propria rivoluzione soprattutto in termini di abitudini.

Il clima, ad esempio, è molto diverso rispetto a quello europeo. Questo, però, per chi ha intenzione di imprimere un cambiamento importante nella propria vita potrebbe rappresentare null’altro che un ulteriore incentivo a partire. Ma come fare per aprire un bar a Cuba e quali sono i consigli utili di cui tenere conto? Per prima cosa, è bene partire da presupposto che la cosa più importante da fare è quella di avviare la propria attività in una delle numerose località turistiche.

In questo modo, si avrà la certezza di andare sul sicuro e di avere un afflusso di clienti pressoché costante. Ma vediamo di scendere più nel dettaglio e di capire come fare per aprire un bar a Cuba e riuscire a rientrare dell’investimento in tempi rapidi.

APRIRE UN BAR A CUBA: INFORMAZIONI E CONSIGLI UTILI

Uno dei più importanti consigli di cui devono tenere conto tutti coloro che hanno intenzione di aprire un bar a Cuba riguarda il fatto che prima di trasferirsi è bene prenotare un soggiorno mediamente lungo in modo tale da scoprire tutti i segreti del Paese. Alle volte, infatti, una vacanza non basta per capire se un territorio è davvero quello in cui si ha intenzione di andare a vivere.

In linea di massima, un soggiorno di un mese può essere più che sufficiente per avere tutti gli elementi grazie ai quali decidere in maniera consapevole. L’isola, com’è noto, è bellissima e la qualità della vita è molto alta. Per comprendere in maniera completa questo aspetto, però, è bene stare alla larga dagli alberghi e, possibilmente, noleggiare un appartamento. Solo in questo modo si avrà l’opportunità di comprendere cosa significhi vivere in questa meravigliosa isola.

Nel caso in cui il soggiorno di un mese a Cuba riuscisse ad ottenere un esito positivo, si dovrà, poi, passare alla fase puramente organizzativa dell’attività che si intende avviare. A tale proposito, è bene precisare che aprire un bar a Cuba non è semplicissimo. Gli impieghi sull’isola sono statali e il settore cosiddetto terziario non può affatto dirsi esente da questa logica. In buona sostanza, allo Stato spetta il compito di stabilire quali sono le attività di natura commerciale che possono essere avviate e di pagare gli stipendi ai dipendenti.

Attenzione, però: pur essendo difficile aprire un’attività su questa isola, non si può affatto definire un’impresa impossibile. Di recente, ad esempio, il governo, in una spiaggia situata a pochi km da L’Avana ha dato la possibilità di aprire dei chiostri del tutto privati in cui lo Stato non ha alcun genere di giurisdizione. Come è facile intuire, si tratta di una notevole apertura nei confronti dell’iniziativa privata che potrebbe agevolare non poco gli stranieri che hanno intenzione di trasferirsi a Cuba per fare business.

In ogni caso, chi ha intenzione do aprire un bar in un altra zona dell’isola non deve fare altro che inoltrare la propria richiesta al Governo, allegando un progetto dettagliato. In merito, è opportuno sottolineare il fatto che tale progetto di natura imprenditoriale deve avere basi a dir poco solide e, soprattutto, deve essere basato su un piano economico con coperture importanti.

Lo Stato, infatti, prima di concedere le autorizzazioni necessarie, procederà con la verifica di tutti gli aspetti, passando al vaglio lo stato patrimoniale di chi ha deciso di avviare l’attività sull’isola.

ADEMPIMENTI BUROCRATICI

Come è facile intuire, tutti coloro che hanno deciso di aprire un bar a Cuba non possono assolutamente fare a meno di porre attenzione a tutti gli adempimenti burocratici. Ciò molto semplicemente perché, in caso contrario, potrebbero essere costretti a dover fare i conti con conseguenze spiacevoli già nel breve periodo. Il primo e più importante aspetto di cui tenere conto riguarda ovviamente il visto.

Stando alla regola generale, non si ha la possibilità di stare a Cuba per più di 3 mesi rigorosamente consecutivi. Molto spesso, gli stranieri che risiedono a Cuba riescono ad aggirare questo ostacolo uscendo dal Paese per almeno 24 ore, andando, ad esempio, in Messico. Al rientro nel Paese, partirà, infatti, un nuovo trimestre. Questa, però, non è l’unica strada percorribile.

Per avere un permesso cosiddetto annuale, infatti, è necessario dare priva di avere un’attività o, in alternativa, un lavoro. Per dovere di cronaca, è opportuno precisare che per ottenere il visto annuale si può anche decidere di sposare un cittadino di Cuba. Così facendo, si potrà procedere con la richiesta del PRE, il cosiddetto permesso per risiedere all’estero e, contestualmente, il visto grazie al quale procedere con il ricongiungimento familiare.

Parlando di Cuba, non si può assolutamente fare a meno di concentrarsi in merito alla questione del libero mercato. Stando alle ultime novità in fatto di gestione della cosa pubblica, qualcosa sembra muoversi nella direzione giusta. Di sicuro, le aperture del Presidente Obama lasciavano ben sperare anche se le cose nell’ultimo periodo sono drasticamente mutate. A prescindere dagli equilibri geopolitici in atto, chi vuole aprire un bar a Cuba deve assolutamente puntare tutto sull’originalità.

Così facendo, infatti, avrà la possibilità di stupire i turisti e riuscire ad andare incontro ai loro desideri senza alcun genere di problema. L’isola di Cuba è frequentata da turisti provenienti da ogni parte del mondo in qualsiasi periodo dell’anno e, dunque, la cosa migliore da fare è quella di fornire un’offerta variegata e, soprattutto, sempre al passo con i tempi. In genere, i turisti sono soliti soggiornare nei resort e nei villaggi.

Per tale ragione, i bar devono rappresentare un motivo per il quale uscire dall’hotel e recarsi in spiaggia piuttosto che in centro per sorseggiare un cocktail o sentire della buona musica. Anche quella della musica live, ad esempio, rappresenta un’alternativa decisamente importante e da non sottovalutare.

Pur essendo vero che a Cuba sono moltissimi i locali in cui si ha la possibilità di ascoltare musica live, è altrettanto vero che riuscire a creare un locale in cui, oltre alla musica, si ha la possibilità di gustare prodotti tipici e, perché no, qualche specialità italiana, potrebbe essere una vera e propria combinazione vincente.

Insomma, riuscire ad aprire un bar a Cuba non è semplicissimo, è vero, ma le soddisfazioni potrebbero essere moltissime. Per questo motivo, non resta altro da fare che rimboccarsi le maniche, partire alla volta di Cuba, conoscerne tutti i segreti e avviare un’attività in grado di fare la differenza e di rimanere nel cuore di tutti i visitatori.

Un ultimissimo aspetto riguarda, infine, i social. Per avere la possibilità di essere conosciuti dal grande pubblico, è a dir poco utile promuovere la propria attività in maniera costante sui social. Così facendo, si riuscirà ad intercettare un potenziale pubblico in maniera semplice e rapida. A tale proposito, sarebbe utile affidarsi alle sapienti mani di un esperto di social capace di promuovere al meglio l’attività in questione e, soprattutto, di riuscire a veicolare il messaggio in tutte le lingue necessarie.

Ciò molto semplicemente perché i turisti che frequentano Cuba provengono da ogni parte del mondo e, dunque, è bene riuscire a parlare a tutti in maniera indistinta. Qualche post sponsorizzato, ad esempio, potrebbe essere decisamente utile a raggiungere tutti coloro che si trovano sull’isola al momento della pubblicazione del post in questione.

Oltre ai social, per la promozione dell’attività è opportuno stampare del materiale cartaceo da distribuire alle varie attività ricettive presenti nella zona, cosicché i turisti possano ricevere un’informazione rapida in merito alla location e, magari, agli eventi in programma. Ovviamente, il passaparola farà il resto quindi è fondamentale fare molta attenzione alla cosiddetta custormer satisfaction. Saranno, infatti, gli stessi clienti a consigliare agli altri di recarsi nel bar in questione.

 

 

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