
Le attenzioni degli italiani nei confronti delle novità della moda sono da sempre molte alte, un mercato che continua a suscitare enorme interesse tra i consumatori nostrani e non solo. In fondo, il settore della moda è uno dei vanti del made in Italy, una grande risorsa finanziaria per il PIL italiano. Questi motivi e la timida ripresa economica giustificano la convenienza nell’aprire un atelier di moda, con un progetto che deve puntare dritto alla realizzazione di capi di abbigliamento di qualità e rispettoso delle nuove tendenze.
Serve una progettualità ambiziosa per rimanere al passo con i tempi e soddisfare così l’esigente domanda di mercato. La competitività nel campo della moda è notevole e per avere successo è fondamentale seguire precise regole di mercato ed essere al passo con i tempi.
Aprire un atelier di moda è un’idea di business interessante, ma deve essere supportata non solamente da buone intenzioni. Un’attività commerciale richiede grandi sacrifici, spirito di iniziativa, buone capacità imprenditoriali e relazionali, una grande volontà, estro e soprattutto tanta creatività. Chi ha veramente voglia di investire le proprie idee in questo campo può farlo con successo, divertendosi e guadagnando un bel po’ di euro.
Allora analizziamo da vicino nei seguenti paragrafi le cose da sapere per avviare un atelier di moda secondo regole di mercato vincenti e adempiendo ai necessari passaggi burocratici: politica di mercato, documentazione burocratica, considerazioni finali ecco quello che c’è da sapere.
APRIRE UN ATELIER DI MODA: LA POLITICA DI MERCATO
Con un atelier si commercializzano delle vere e proprie creazioni artigianali, in quanto vengono prodotti e venduti direttamente i capi realizzati. Un percorso lavorativo lungo e intraprendete che richiede grande spirito di sacrificio e un enorme passione verso la moda. Non è pensabile avviare tale attività commerciale senza questa consapevolezza, senza cioè la giusta spinta motivazionale.
Un altro aspetto da tenere in mente per aprire e gestire un atelier di moda nel migliore dei modi è la chiarezza delle idee, capire esattamente quali capi di abbigliamento trattare e commercializzare sul mercato. Con un atelier di moda si può spaziare dagli abiti eleganti fino all’abbigliamento sportivo, molto dipende dalla vostra specializzazione.
Proprio in relazione ai capi da offrire ai consumatori è bene precisare come sia opportuno investire le proprie risorse fisiche e finanziarie in un preciso segmento di mercato. Diversificare molto l’offerta può essere rischioso, per un pronto ritorno economico spesso conviene concentrarsi su una specifica proposta di mercato.
Scegliere quali abiti produrre e commercializzare dipende naturalmente dalle proprie competenze, ma prima di qualunque iniziativa bisogna indagare sulle potenzialità del territorio destinato ad ospitare la nuova attività commerciale. Parliamo di un’indagine di mercato volta a conoscere la localizzazione migliore per il proprio atelier e gli eventuali concorrenti.
La buona riuscita di un’attività commerciale è sì legata alla qualità dell’offerta e a una buona politica di prezzi e di marketing, ma il successo viene facilitato anche dall’assenza in zona di competitors. È infatti sensibilmente più difficile affermarsi sul mercato quando fin dagli inizi si è costretti a dover confrontarsi con un concorrente già conosciuto sul territorio. Meglio, soprattutto agli inizi, avviare l’atelier in una zona scoperta dal servizio.
APRIRE UN ATELIER DI MODA: LA DOCUMENTAZIONE BUROCRATICA NECESSARIA
Anche per aprire un atelier di moda bisogna preparare una serie di documenti e dar seguito a precisi adempimenti burocratici. Innanzitutto c’è bisogno dell’iscrizione presso la Camera di Commercio della provincia interessata, adempimento da effettuare attraverso la presentazione di un’istanza. Una pratica necessaria per essere iscritti all’Albo delle Imprese Artigiane, un’iscrizione legata chiaramente ai dovuti accertamenti del caso.
Successivamente è necessario aprire la partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate, un’operazione da effettuare tramite la presentazione di uno specifico modulo corredato dagli allegati richiesti. A tale proposito, ricordiamo che è possibile scegliere per la propria attività tra il regime semplificato e il regime ordinario, in base al volume di affare prodotto annualmente. Rientrare nel regime semplificato significa fruire di alcuni esoneri rispetto al regime ordinario, ma tutto dipende dai limiti reddituali imposti dalla norma.
Di estrema importanza anche le aperture delle posizioni INPS e INAIL. L’iscrizione all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale è fondamentale per effettuare i versamenti previdenziali, mentre l’iscrizione all’INAIL è obbligatoria per tutelarsi contro gli infortuni sul lavoro.
Una tutela contro gli infortuni che viene garantita dai periodici premi assicurativi da corrispondere all’INAIL proprio per poter fruire, in caso di necessità, delle prestazioni previste dall’Istituto. Un’ultima cosa, restando in tema di infortuni, è bene sapere che per beneficiare della prestazione bisogna denunciare l’evento entro un termine definito, oltre il quale si perde il diritto alla prestazione assicurativa.
Per adempiere a tutti i passaggi burocratici necessari per aprire un atelier di moda correttamente ci vuole molta competenza e soprattutto tanta esperienza. Ecco perché appare opportuno chiedere la consulenza di un serio professionista con le dovute conoscenze della materia, una persona capace di sbrigare tutte le pratiche senza alcun errore di percorso. Un modo per impiegare il proprio tempo a disposizione in maniera diversa e per non rischiare di allungare i tempi relativi all’apertura del vostro atelier di moda. Agire autonomamente non è affatto indicato viste le difficoltà del caso.
Allora perché non richiedere la consulenza di un bravo commercialista, magari facendo direttamente riferimento all’Ordine dei Dottori Commercialisti? Quando ci si confronta con gli aspetti fiscali e burocratici l’ultima cosa da fare è improvvisare, anche per non correre il rischio di qualche pesante sanzione.
APRIRE UN ATELIER DI MODA: ULTIME CONSIDERAZIONI
Nonostante una concorrenza considerevole, ancora oggi investire nel mondo della moda non è una cattiva idea, l’importante è garantire con la propria attività imprenditoriale abiti di alta qualità e seguire le nuove tendenza di mercato. Ai giovani e ai meno giovani vestire all’ultima moda interessa molto, con un atelier non si può ignorare questo aspetto. In ogni caso, un altro elemento che può sensibilmente contribuire al vostro successo è la pubblicità, senza una buona promozione non si va da nessuna parte.
In questa direzione, con un atelier di moda, vale la pena pubblicizzare la propria attività utilizzando i vari strumenti a disposizione, ma soprattutto attraverso il web e i social network. Un sito web fatto bene e seguito da un professionista può contribuire davvero a fare la differenza e a conquistare velocemente un buon numero di clienti. Il web è un mezzo promozionale in grado di intercettare i clienti in tempi brevi e dare, quindi, maggiore visibilità al vostro atelier di moda.
Non dimenticatevi neanche di partecipare alle numerose iniziative organizzate a livello locale e nazionale dalle varie istituzioni, un altro modo per farsi conoscere velocemente dai potenziali clienti.
Le strategie di mercato da seguire per raggiungere risultati positivi con un’attività commerciale sono tante, fondamentale conoscere quelle più idonee per il conseguimento del successo. Soprattutto se siete alle prime armi, il suggerimento è quello di rivolgervi a qualche esperta agenzia pubblicitaria che sappia garantirvi la giusta visibilità.
In giro ci sono molte agenzie pubblicitarie qualificate con team specializzati negli studi di settore, quindi con una grande conoscenza delle dinamiche di mercato. Ecco perché vale la pena investire qualche euro in più per assicurarsi una pubblicità altamente professionale. Fatte le ultime considerazioni del caso, non resta che farvi un sincero in bocca al lupo per l’apertura del vostro atelier di moda!