
Chi ha una predisposizione per il lavoro con i più piccoli, nonché delle apposite qualifiche che abilitano alla gestione dei servizi rivolti ai bambini, può decidere di aprire un asilo nido, un’attività che potrà rivelarsi proficua e gratificante allo stesso tempo. Si tratta di un progetto che dovrà essere curato in tutti i dettagli, prestando attenzione agli aspetti logistici e formativi, reclutando il personale idoneo e soddisfando tutti i criteri di sicurezza previsti dalle normative nazionali. Ma quali sono i passi più importanti da intraprendere per iniziare questa attività?
APRIRE UN ASILO NIDO: LE TIPOLOGIE DI SERVIZIO
Ancor prima di aprire un asilo nido, occorre avere delle idee chiare circa la finalità, il target di riferimento e lo spettro d’azione del servizio. Anzitutto, è bene chiarire che la definizione ufficiale di asilo nido è in realtà nido d’infanzia, un luogo adibito all’accoglienza e alla cura dei bambini di età compresa tra i 3 e i 36 mesi. Si tratta quindi della prima tappa nel percorso formativo dei più piccoli e precede l’ingresso alla scuola dell’infanzia (ossia la scuola materna) che porterà successivamente a quella primaria.
É inoltre utile sapere che esistono diverse tipologie di asilo nido, ognuna con delle caratteristiche specifiche. Chi intende avviare questa attività, può indirizzarsi verso il nido aziendale, appositamente ideato per soddisfare le esigenze dei genitori che vogliono stare a contatto con i loro bambini anche durante le ore di lavoro, usufruendo di un servizio assai pratico in termini di risparmio di tempo.
Un’ulteriore tipologia è quella del micro nido, una struttura più limitata che accoglie un numero di utenti intorno alla decina. Si potrà considerare anche l’opzione del nido integrato, un servizio che combina nido dell’infanzia e scuola dell’infanzia sotto lo stesso tetto. Scegliere una di queste opzioni avrà una ripercussione sulle decisioni logistiche che andranno a definire l’attività e i suoi spazi.
GLI ASPETTI PRATICI
Chi vuole aprire un asilo nido deve rispettare dei requisiti logistici, sanitari e strutturali. Occorrerà trovare dei locali idonei, che dovranno essere luminosi e dotati di finestre per areare gli spazi. Si dovranno predisporre le sale d’accoglienza e l’ingresso, i locali per le attività ludico-formative, l’eventuale sala mensa, i servizi igienici e, se possibile, gli spazi esterni destinati al gioco durante la bella stagione.
Sarà doveroso che la struttura sia in regola con le disposizioni nazionali e regionali riguardanti l’igiene e la sicurezza. Su internet si potranno trovare tutti i documenti di riferimento, regione per regione, con i dettagli sui requisiti strutturali e altre informazioni, come gli orari di apertura, il rapporto tra il numero di bambini e quello dei formatori e quello che definisce i metri quadri minimi per utente.
Relativamente alla collocazione del servizio, occorrerà operare delle decisioni strategiche: sebbene la popolazione italiana sia in calo, esistono dei centri che registrano una maggiore presenza di famiglie con bambini piccoli, sia nelle periferie che in campagna o nelle zone urbane. Anche un piccolo paese privo di strutture simili può risultare una sede adatta per questa attività, che andrà a colmare un vuoto fornendo un contributo importante alla comunità locale.
IL PERSONALE
Prima di aprire un asilo nido è necessario reclutare il personale che dovrà gestire il servizio. Questo dovrà occuparsi di diverse mansioni: gli educatori dovranno operare a contatto con i bambini, il direttore o gli amministratori cureranno i rapporti con gli enti e le famiglie, mentre ai cuochi e allo staff per le pulizie saranno affidati i compiti pratici. Si potrà inoltre prevedere un servizio di trasporto dei bambini per mezzo di un mini-van condotto da un autista.
L’assunzione di tutte queste figure dovrà essere eseguita soddisfando i requisiti della legislazione, per cui occorrerà rivolgersi a delle figure competenti, come un commercialista in possesso di previa esperienza nella consulenza in fatto di servizi educativi. Il suo supporto sarà anche prezioso per definire le entrate ed i costi dell’attività, individuando la tariffa da chiedere alle famiglie per usufruire dell’asilo.
Sarà infine utile curare con attenzione la promozione del servizio, sia stampando volantini, brochure e materiale cartaceo, sia creando un sito web ufficiale dell’asilo. A tal fine, si potrà agire autonomamente o ci si potrà affidare ad un’agenzia di comunicazione, che curerà le pagine web, i suoi contenuti e il collegamento del sito con i social più importanti. Ovviamente, tutti questi canali virtuali dovranno essere regolarmente aggiornati.
LE POSSIBILITÀ DI FINANZIAMENTO
Aprire un asilo nido è un progetto che richiede un investimento, utile per coprire le spese logistiche ed amministrative. Se le rette mensili potranno coprire i costi del personale, si dovrà disporre infatti di un capitale iniziale per avviare l’attività. A tal fine si potrà creare una cooperativa di soci, che metteranno a disposizione delle quote per finanziare l’asilo.
Una seconda opportunità consiste nel chiedere un prestito ad un istituto di credito. In questo caso, sarà opportuno presentarsi alla banca con delle garanzie specifiche, in modo tale da convincere l’ente erogatore circa la bontà del progetto e la sua sostenibilità finanziaria. Infine, si potrà esplorare la possibilità di ottenere dei fondi pubblici, partecipando a dei bandi di finanziamento regionali, nazionali o europei. Per ottenere questo tipo di supporto, sarà necessario disporre di buone competenze progettuali, affidandosi eventualmente ad un progettista professionista.