
Tra le opportunità di lavoro offerte dal mercato attuale, quella di aprire un asilo in casa è da considerare con estremo interesse. Si tratta di asili simili a quelli pubblici o privati ma, contrariamente a questi ultimi, i bambini vengono ospitati a casa. Un lavoro in larga espansione anche in Italia, dopo il successo avuto nei paesi di origine del Nord Europa.
Un’attività imprenditoriale innovativa che sta riscuotendo grossi successi, ma anche molto delicata perché si tratta di ospitare bambini dai 3 ai 36 mesi. Proprio la delicatezza della fascia di età dei bambini consiglia di intraprendere questo lavoro solo nei casi in cui si posseggano particolari doti caratteriali: pazienza, spirito di sacrificio e soprattutto un grande amore verso i più piccoli.
Solo pensare di aprire un asilo in casa senza determinate capacità è sbagliato e controproducente. Ai bambini va dedicato affetto e pazienza, per questo tale attività non fa per tutti. Se non si parte da questi presupposti meglio abbandonare l’idea e provare con un’altra attività commerciale. Fatte le doverose premesse, ora vediamo i passi da seguire per dare inizio a questa attività nel pieno rispetto delle regole e dando importanza ad ogni cosa.
APRIRE UN ASILO IN CASA: IL RUOLO DELLA TAGESMUTTER
Come specificato in premessa, ormai anche in Italia l’asilo in casa è una realtà radicata e in larga espansione, ma non tutti sanno esattamente quale sia la funzione della tagesmutter. In parole semplici, stiamo parlando di un servizio proposto da una mamma disposta ad ospitare dei bambini nella propria abitazione, di accudirli e di nutrirli nel modo migliore. Facciamo subito chiarezza su un punto: quando si stratta di asilo in casa parliamo di ospitare un piccolo gruppo di bambini e non di certo di ospitare un numero elevato di piccoli.
Alla base del successo dell’attività in questione c’è l’alto numero di genitori costretti a separarsi dai propri figli per buona parte della giornata per ragioni lavorative. Oggi, infatti, sono sempre di più anche le mamme alle prese con impegni lavorativi e che, di conseguenza, non possono dedicarsi ai loro bambini per l’intera giornata. Genitori che si recano a lavoro con maggiore tranquillità quando sono sicuri di lasciare i figli in buone mani, in luoghi sicuri, affidabili e totalmente confortevoli.
Inoltre, spesso i costi da sostenere per questo servizio sono nettamente inferiori alle rette da corrispondere agli asili privati. Alla luce di tali considerazioni affidare il proprio bambino a una tagesmutter di fiducia può rivelarsi la scelta migliore, anche in termini economici.
APRIRE UN ASILO IN CASA: DOTI CARATTERIALI E AMBIENTI ADEGUATI
Aprire un asilo in casa non è alla portata di chiunque, per farlo non si può prescindere da doti caratteriali importanti: pazienza e amore verso i più piccoli. Trattare i bambini ospitati come i propri figli è una prerogativa importante per avviare e portare avanti con successo un’attività lavorativa del genere. Un lavoro che comporta un grosso dispendio di energie fisiche e nervose e che richiede tempo a disposizione. Quindi prima di iniziare, meglio valutare bene i vari aspetti per non restare sorpresi da nulla lungo il percorso.
Ora passiamo a capire dove è possibile avviare la nuova attività: l’asilo nido in casa può essere aperto in una casa di proprietà o in una in affitto indifferentemente, a patto però di rispettare le misure di igiene e sicurezza. Gli ambienti destinati ad ospitare i bambini devono essere sufficientemente capienti, servono almeno 5/6 metri quadrati a bambino, luminosi, sicuri e confortevoli.
Igiene e sicurezza, in particolare, sono aspetti da attenzione scrupolosamente per garantire ai bambini la massima tutela. Bisogna assicurare ai più piccoli la possibilità di muoversi in piena libertà e tranquillità senza il rischio di imbattersi in qualche pericolo. Costringere i piccoli ospiti a giocare in ambienti bui e poco ospitali significa privarsi in partenza delle chance di successo.
APRIRE UN ASILO IN CASA: REQUISITI E BUROCRAZIA
Per aprire un asilo in casa non occorrono titoli di studio particolari, ma bisogna frequentare u corso di formazione e alcune ore di tirocinio. L’obiettivo di questo percorso formativo è di trasmettere alle tagesmutter alcune importanti nozioni di psico-pedagogia, sicurezza, igiene, pediatria e insegnare loro alcune fondamentali norme legislative. Alla fine della formazione i corsisti sono sottoposti a un esame per l’abilitazione alla professione.
Naturalmente poter contare su una laurea in Scienze dell’Educazione in questo campo è un elemento che potrebbe fare la differenza rispetto ad eventuali concorrenti. Comunque, anche quando si tratta di aprire un asilo in casa, siccome le regole possono variare da regione a regione è sempre consigliabile interpellare le istituzioni territoriali per avere un quadro esaustivo della situazione.
Titoli a parte, per avviare tale attività bisogna inoltre ottenere un’attestazione per comprovare la salubrità degli ambienti e presentare la Segnalazione Certificata di Inizio Attività al Comune competente. In questo caso, la documentazione da ultimare non è tantissima, ma ciò non toglie che è meglio farsi seguire da un professionista competente del settore. Ci riferiamo a un bravo commercialista di fiducia che vi sappia consigliare passo passo sulle cose da fare e capace di occuparsi correttamente delle pratiche burocratiche da presentare agli organi competenti.
APRIRE UN ASILO IN CASA: COME FUNZIONA
Cominciamo col dire che con un asilo in casa si può ospitare un numero ristretto di bambini, di norma al massimo 5/6 piccoli di età compresa tra i 3 e 36 mesi. Relativamente all’orario i regolamenti regionali fissano un tetto massimo di ore giornalieri per ospitare i bambini, un orario diverso a seconda della regione interessata. Solitamente l’orario e l’impegno lavorativo tengono conto del piano didattico-educativo, da elaborare con la massima attenzione.
Con un asilo in casa, infatti, bisogna andare incontro alle esigenze delle famiglie e considerare che i bambini ospitati vanno assisiti in tutto. Gli ospiti della casa devono essere trattati con tutti i comfort possibili, anche dedicando loro nell’arco della giornata numerose carezze. Date l’età, i bambini hanno bisogno di un enorme affetto e la tagesmutter deve garantire loro anche questo.
Riuscire ad elaborare un piano particolarmente interessante, comprensivo di attività ludiche mirate alla socializzazione, è di fondamentale importanza. Il bambino deve tornare dai genitori soddisfatto e contento, altrimenti significa che non si è capita la finalità di un asilo in casa.
Anche se non ancora capillarmente diffusa su tutto il territorio nazionale, l’attività in questione è in forte sviluppo e la concorrenza non manca neanche in questo campo. Ecco perché per distinguersi occorrono ambienti spaziosi, sicuri, confortevoli e tanto amore verso i bambini ospitati.
APRIRE UN ASILO IN CASA: CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
Aprire un asilo nido in casa non comporta l’investimento di risorse economiche stratosferiche, anzi parliamo di una somma di denaro abbastanza contenuta. Di contro, occorrono un impegno lavorativo e un dispendio di energie fisiche e nervose notevoli, tali da obbligare a valutare bene ogni elemento prima di pensare di intraprendere questo delicato lavoro.
Pensarci bene prima di iniziare significa non vanificare successivamente i sacrifici fatti, per trasformare un’idea imprenditoriale in un lavoro redditizio e soddisfacente bisogna partire con i presupposti giusti. Solo così il successo è garantito e le famiglie saranno disposte ad affidarvi per qualche ora della giornata i propri figli senza alcun timore. In campo lavorativo nessuno regala nulla e per guadagnare consensi è necessario offrire un’attività di alto profilo professionale. Auguri per l’apertura della nuova attività lavorativa e ricordatevi sempre di attenzionare tutti gli aspetti della questione!