Aprire un allevamento di polli: tutto quello che devi sapere

Aprire un allevamento di polli

Il settore primario non riveste più l’importanza del passato, soprattutto per lo sviluppo dell’industria e dei servizi, ma certamente nell’economia ha ancora uno spazio di peso. Oltre a non mancare la domanda di carne, oggi i consumatori sono alla continua ricerca di qualità. Ecco perché aprire un allevamento di polli può rappresentare un’opportunità interessante per chi desidera mettersi in proprio e crearsi un posto di lavoro. I guadagni sono soddisfacenti, ma è richiesto un grande impegno.

Questo ambito si è modernizzato e ci sono nuove tecnologie in grado di fornire un grande supporto agli allevatori e questo elemento deve essere messo in relazione sia allo svolgimento del lavoro sia alla qualità. Infatti nel settore la concorrenza è forte, ma sono i consumatori a volere qualcosa di particolare. Offrire un prodotto migliore può fare la differenza sul mercato e consentire al successo dell’impresa che si attiva nell’allevamento del pollame.

Prima di tutto va redatto un business plan per pianificare ogni dettaglio, dal bilancio ai vari passaggi da compiere, studiando quindi il mercato e i concorrenti, così da scegliere la struttura dell’azienda da creare. L’aiuto di un commercialista aiuta a operare le scelte e ad affrontare la burocrazia prevista dalle normative senza commettere errori e velocizzando i tempi. Come per tutte le imprese bisogna, prima di iniziare a lavorare, occuparsi della costituzione.

Chiaramente in questo ambito non ci si può improvvisare, ma è fondamentale avere una buona conoscenza degli animali e delle tecniche, prestando attenzione all’allevamento quanto alla parte commerciale. In base alla dimensione dell’azienda si deve pensare al personale, perché non è facile operare da soli, specialmente perché badare agli animali, dando loro il cibo e pulendo gli ambienti in cui si trovano e commercializzarli richiede molto tempo.

Altri elementi da considerare sono le normative sanitarie, che richiedono il possesso di apposite autorizzazioni, e i locali, con spazi esterni annessi, da reperire per poter svolgere l’attività secondo quanto prescritto dalla legge. La conoscenza approfondita del settore e la voglia di impegnarsi a fondo sono due fattori senza i quali non si può operare e va tenuto presente. Se sono presenti questi elementi allora tutti gli altri ostacoli possono essere facilmente superati.

APRIRE UN ALLEVAMENTO DI POLLI: LA BUROCRAZIA

Gli aspetti burocratici sono suddivisi in due parti, la prima riguarda gli adempimenti comuni alle varie tipologie di imprese, mentre la seconda concerne le autorizzazioni e le qualifiche necessarie per potersi occupare dell’allevamento di animali. Ci si deve rivolgere agli enti competenti per poter seguire l’iter procedurale indicato dalle norme. Il primo passo tuttavia riguarda la richiesta di attribuzione della partita Iva da presentare all’Agenzia delle Entrate competente per territorio.

Successivamente si deve iscrivere l’azienda al Registro delle Imprese alla locale Camera di Commercio e trasmettere la comunicazione di avvio dell’attività al Comune competente per territorio. Dovranno essere programmate le ispezioni dell’Azienda Sanitaria Locale e dei Vigili del Fuoco per verificare che i locali rispettino le norme sull’igiene e la sicurezza, specialmente quella antincendio. Ma per aprire un allevamento di polli bisogna pensare anche all’iscrizione dell’impresa, del titolare e dei dipendenti all’Inps e all’Inail per il trattamento previdenziale e assicurativo.

Va precisato che per registrare un’azienda bisogna scegliere il settore economico a cui appartiene, quindi è opportuno rivolgersi prima a un’associazione di categoria, generalmente agricoltura e allevamento sono uniti, perché possono fornire utili indicazioni procedurali e soprattutto diventando soci si possono avere dei benefici quali la compilazione delle pratiche, la formazione e un supporto tecnico che deriva anche dalla rete tra i vari iscritti. Inoltre potrebbero esserci convenzioni che consentono di fare approvvigionamento dai fornitori selezionati che praticano sconti.

La seconda parte della burocrazia deve essere necessariamente espletata dal titolare dell’attività. Ci si deve recare all’Azienda Sanitaria Locale della zona, al settore di medicina veterinaria, per chiedere le apposite autorizzazioni. Verrà assegnato al richiedente un codice e quindi saranno effettuate alcune valutazioni sull’impresa per assicurarsi che operi secondo i previsti standard sanitari. Per aprire un allevamento di polli è essenziale disporre delle attrezzature a norma e vanno rispettati i requisiti minimi previsti dalla legge.

Gli spazi devono essere abbastanza grandi e per allevare un posso a terra ci vogliono almeno 15 metri quadri, servono incubatrici per le uova in modo da avere sempre nuovi polli pronti a rimpiazzare quelli commerciati, poi bisogna pensare a predisporre un’area in cui mettere i galli riproduttori. Le uova possono essere vendute, così come la carne, ma in questo caso va considerato che avere un macello all’interno dell’impresa richiede ulteriori autorizzazioni e particolare attenzione all’igiene.

In realtà potrebbe convenire, economicamente, vendere gli animali ai macellai che provvedono in autonomia alla macellazione, ma è consigliabile fare prima un’indagine di mercato tra i potenziali clienti. Se si ha una buona clientela disposta ad acquistare direttamente all’allevamento la carne macellata, allora può essere un buon investimento predisporre un laboratorio apposito e adempiere alla burocrazia del caso, altrimenti ci si ferma al commercio degli animali.

APRIRE UN ALLEVAMENTO DI POLLI: LA FORMAZIONE

Come è già stato sottolineato è fondamentale conoscere il mestiere, quindi chi decide di aprire un allevamento di polli e si trova a intraprendere una nuova esperienza è bene che segua un corso di formazione per apprendere le tecniche da utilizzare. Inoltre si possono conoscere le normative e le novità del settore frequentando le occasioni formative organizzate dalle associazioni di categoria per gli allevatori. Ci sono molti elementi che vanno approfonditi prima di operare.

Sono davvero tanti gli argomenti trattati dagli esperti e seguire le lezioni aiuta i corsisti a imparare quali sono gli obblighi normativi le pratiche igieniche da adottare, i metodi per allevare i polli e le basi medico veterinaria per poter riconoscere i primi sintomi delle malattie e quindi intervenire, ovviamente contattando prontamente il veterinario, che sottoporrà comunque gli animali a periodici controlli, come richiede la legge.

Grazie alla formazione si può prendere coscienza di tutto ciò che serve per avviare l’attività e quindi di fare un calcolo circa l’investimento iniziale. Infatti aprire un allevamento di polli prevede una spesa iniziale piuttosto impegnativa, quindi si devono avere certezze e sapersi muovere nel modo migliore per far fruttare il denaro investito e raggiungere i risultati prefissati. Indubbiamente serve esperienza e questa la si può maturare lavorando e compiendo un passo alla volta.

APRIRE UN ALLEVAMENTO DI POLLI: IL MARKETING

Una volta avviata l’attività bisogna pensare ad avere i clienti. Naturalmente con la redazione del business plan si è stabilito quale tipo di allevamento si vuole realizzare e quindi si è deciso il target di acquirenti a cui ci si rivolge. Possono essere macellai, l’industria di lavorazione alimentare oppure i consumatori. Aprire un allevamento di polli porta a lavorare sul mercato scegliendosi uno specifico segmento e quindi si deve rispondere a una precisa domanda del prodotto.

Per farsi conoscere si deve pensare a un messaggio chiaro da veicolare con la pubblicità, ma naturalmente se la dimensione dell’azienda è contenuta e ci si rivolge ai consumatori si deve puntare sul passaparola, su un marketing locale attraverso i social network e i mezzi di informazione che insistono nella zona in cui si opera. Se si desidera vendere ai macellai, allora è importante considerare di promuovere la propria attività attraverso i giornali delle associazioni di categoria e andare a visitare i potenziali clienti, magari invitandoli nel proprio allevamento.

Se si lavora su grande scala e si esegue anche la macellazione, allora è opportuno considerare i mezzi di informazione di carattere nazionale e pensare di pubblicizzare il prodotto offerto sui blog del settore, pensando magari a una collaborazione con gli autori che trattano argomenti legati al cibo e all’alimentazione. Ovviamente può essere utile affidarsi a un esperto di comunicazione che conosca bene l’ambito per differenziarsi dalla concorrenza e raggiungere le persone e le aziende a cui si vuole proporre la vendita dei polli, della carne e delle uova. Bisogna puntare sulla qualità dei polli e delle tecniche di allevamento.

 

 

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