Aprire un all you can eat: tutto quello che devi sapere

Aprire un all you can eat

Poter mangiare a volontà e ad un prezzo fisso è uno dei metodi più ricercati dal cliente; i ristoranti all you can eat (letteralmente: tutto quello che puoi mangiare) si basano su questa formula. Sperimentata in America, ha avuto una diffusione a livello mondiale, approdando anche in Italia dove ha riscosso grande successo. Aprire un all you can eat o integrare questa formula nella propria attività, potrebbe risultare una scelta azzeccata e al passo con i tempi.

APRIRE UN ALL YOU CAN EAT: DI COSA SI TRATTA?

Aprire un all you can eat genererà sicuramente interesse nei potenziali clienti. L’offerta punta tutto sulla quantità di cibo offerto, abbassando il più possibile il prezzo, facendo così si andrà a contrastare la concorrenza sui prezzi. Per poter funzionare, dovranno essere adottare diversi accorgimenti.

Gli all you can eat trovano una perfetta applicazione nei ristoranti che prevedono la presenza nei menù di un gran numero di pietanze fredde; come i ristoranti asiatici, gastronomia sudamericana e orientale. Per quanto riguarda i ristoranti italiani, il discorso è diverso. Nel nostro paese le pietanze, solitamente, devono essere sottoposte a trattamento di cottura o pre-cottura, ma il problema è facilmente superabile: proporre piatti a base di verdure, insalate o riso da poter consumare freddi, o al massimo tiepidi.

Ovviamente sarà fondamentale offrire prodotti di buona qualità con un servizio soddisfacente, altrimenti il passaparola genererà uno scarso afflusso di clienti, che farà fallire la strategia.

L’offerta all you can eat avrà un doppio effetto sul cliente: psicologico e materiale.

APRIRE UN ALL YOU CAN EAT È CONVENIENTE?

Per allestire un all you can eat di successo, il fattore locale è molto importante. Visto che l’offerta è dedicata ad un gran numero di clienti, è fondamentale scegliere una sala molto capiente che possa accogliere più gente possibile. In molte zone d’italia, le offerte arrivano anche a € 10,00/€ 20,00 con coperti di 400/500; i piatti disponibili sono solitamente un mix tra piatti nostrani con altre cucine esotiche o orientali.

L’offerta all you can eat ha un doppio effetto sul cliente: emotivo e materiale. La gente sa che andrà a mangiare quanto potrà, pagando sempre lo stesso prezzo. Secondo recenti studi però, si è appurato che il cliente non potrà consumare più di un tot massimo di cibo.

La strategia mira a contrastare i ristoranti tradizionali e le trattorie puntando ad un prezzo molto più contenuto, ma per poterlo fare bisogna tirare la cinghia:

  • costo del personale: limitare il più possibile l’assunzione del personale. Attenzione a non tirare troppo la corda visto che per garantire un servizio equo ad una vasta clientela, si dovrà disporre del giusto numero di cuochi, camerieri e assistenti. Si consiglia di ponderare la scelta e fare tutti le valutazioni del caso;
  • costo materie prime: trovare il bilanciamento perfetto tra costo delle materie prime e qualità delle stesse. Evitare di acquistare prodotti scadenti che produrranno un minor afflusso di clientela e una cattiva pubblicità;
  • prezzi ragionevoli: abbassare i prezzi del menù è la base dell’all you can eat ma attenzione a non scendere troppo. Valutare in fase preliminare quali sono i costi e le potenziali entrate che dovranno coprire le spese e generare un utile.

Alcune spese come l’affitto del locale, possono influire nella determinazione del prezzo offerto, apportando una modifica che può raggiungere i €4,00/€5,00.

APRIRE UN ALL YOU CAN EAT: QUANTO SI GUADAGNA?

Le spese da sostenere per l’avvio dell’attività sono paragonabili a quelle di un normale ristorante; andando a rammentare che per aprire un all you can eat è fondamentale avere locali molto spaziosi, si possono calcolare le seguenti voci:

  • spese di avvio attività: scelta della forma giuridica, apertura partita IVA, autorizzazioni sanitarie, apertura delle posizioni previdenziali e tutte le altre autorizzazioni e procedure burocratiche previste dalla legge Italiana;
  • spese di allestimento del locale: utili alla ristrutturazione, adattamento o innovazione del design necessarie per svolgere l’attività;
  • strumenti di lavoro e arredamento: banconi, cassa, tavolini, sedie inclusi gli elettrodomestici (frigoriferi, freezer, e utensili vari) oltre ad eventuali spese di arredamento degli interni.
  • canone di affitto e pagamento utenze: qualora gli spazi scelti non siano di proprietà è previsto il pagamento dell’affitto mensile, oltre a tutte le altre spese (corrente elettrica, telefono, acqua, ecc.);
  • personale: assunzione di gente preparata e predisposta a coprire il ruolo offerto; è previsto il pagamento di tasse varie per la loro assunzione oltre alla naturale retribuzione mensile, per risparmiare sullo stipendio, si consiglia di assumere amici o familiari.

La formula dell’all you can eat prevede un’applicazione che non deve essere adottata a lungo termine. Secondo diverse testimonianze, il cliente che paga il cibo a minor prezzo tenderà a lungo andare a non apprezzarlo particolarmente. Il tutto è traducibile in una diminuzione della clientela. Per evitare questo fenomeno, il prezzo dei menù andrà variato spesso nel corso della stagione.

 

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