Amazon senza Partita IVA: è possibile?

AMAZON SENZA PARTITA IVA

AMAZON SENZA PARTITA IVA É POSSIBILE? COSA SI DEVE FARE PER AVVIARE L’ATTIVITÀ?

In questo articolo andremo a capire insieme se è possibile vendere su Amazon senza Partita IVA.

In particolare vedremo:

  • Perché è obbligatorio avere la Partita IVA per vendere su Amazon
  • Le pratiche da presentare per essere in regola
  • I regimi che si possono adottare per svolgere l’attività

Se invece sai già tutto sull’argomento “Amazon senza Partita IVA” ed hai bisogno di una consulenza fiscale con noi clicca qui. 

PERCHÉ É OBBLIGATORIO AVERE LA PARTITA IVA PER VENDERE SU AMAZON

Per vendere su Amazon è obbligatorio avere la Partita IVA. I casi in cui è possibile vendere senza la Partita IVA riguardano però i lavoratori autonomi. È tuttavia possibile solo se questi svolgono l’attività in modo occasionale. Per essere tale l’attività deve essere svolta rispettando certi limiti, primo fra tutti il limite di tempo. Essendo poi considerati come lavoratori autonomi non è possibile avere dipendenti e per essere occasionale, durante lo svolgimento dell’attività, non si possono pubblicizzare i prodotti.

È da precisare che l’obbligo di Partita IVA deriva dal fatto che l’attività di venditore su Amazon è un’attività svolta in modo continuativo e professionale.

Non è poi possibile vendere su Amazon senza avere la Partita IVA in quanto è la stessa piattaforma a richiederla nel momento in cui si crea l’account di venditore.

LE PRATICHE DA PRESENTARE PER ESSERE IN REGOLA

La Partita IVA è opportuno aprirla prima di iniziare a svolgere l’attività e le pratiche che si devono presentare obbligatoriamente sono quattro.

La prima pratica, la quale, come le altre, si presenta per via telematica, è da inviare all’Agenzia delle Entrate per richiedere il numero di Partita IVA. In essa sono indicati una serie di dati, tra cui il codice Ateco.

Chi vuole iniziare a vendere su Amazon, dovrà indicare come codice dell’attività, il codice Ateco 47.91.10. Tale codice indica infatti l’attività di commercio di beni e servizi effettuato tramite internet.

La seconda pratica si deve invece presentare alla Camera di Commercio per poter iscriversi al Registro delle Imprese.

Essedo poi considerati come commercianti, si deve provvedere ad iscriversi presso la Gestione Commercianti dell’INPS, per poter versare i contributi previdenziali. È possibile tuttavia non iscriversi a tale gestione se si è in contemporanea anche lavoratore dipendente a tempo pieno, oppure, se si adotta il regime forfettario, è possibile chiedere uno sconto sui contributi minimi obbligatori.

Infine l’ultima pratica da presentare è la SCIA al comune, in particolare all’ufficio SUAP, per dichiarare l’inizio dell’attività.

L’ISCRIZIONE AL REGIME OSS E IOSS

Le pratiche che riguardano l’iscrizione al regime IOSS e OSS sono facoltative e tali regimi sono stati introdotti a seguito delle riforme dell’1 luglio 2021.

Prima di iscriversi a questi regimi è però necessario capire bene che tipo di attività si intende andare a svolgere.

Se ad esempio un soggetto decide di vendere in Dropshipping dovrebbe tenere bene in considerazione l’iscrizione al regime IOSS, soprattutto se importa prodotti da paesi Extra UE e li vende in paesi membri dell’Unione Europea.

Aderendo al regime IOSS si semplifica il pagamento dell’IVA, poiché si può pagare tale imposta tramite una dichiarazione mensile e non ogni volta che un prodotto passa per la dogana.

Se si intende invece vendere maggiormente all’estero e in particolare all’interno dell’Unione Europea, si dovrebbe tenere in considerazione d’iscriversi al regime OSS. Se infatti si superano i 10.000€ di vendite in tutta Europa, l’IVA da versare è calcolata applicando le aliquote del paese di destinazione della merce. Aderendo al regime OSS è possibile pagare l’IVA tramite una dichiarazione trimestrale.

È da ricordare però che se un venditore utilizza i vari magazzini di Amazon sparsi in Europa e quindi stocca la merce all’estero, è obbligato ad aprire un identificativo in ogni singolo Stato nel quale avviene lo stoccaggio.

I REGIMI CHE SI POSSONO ADOTTARE PER SVOLGERE L’ATTIVITÀ

Il soggetto che intende vendere su Amazon può scegliere tra quattro regimi fiscali. Può decidere di adottare il regime forfettario, quello della ditta individuale, delle società di persone oppure delle società di capitali.

IL REGIME FORFETTARIO

Il regime forfettario è molto vantaggioso. Il primi vantaggi sono sicuramente i costi molto bassi e la gestione semplificata. Il commerciante inoltre, non dovendo applicare l’IVA sul prezzo di vendita, può richiedere al cliente finale un prezzo inferiore rispetto alla concorrenza. Da non dimenticare è la possibilità di richiedere uno sconto sui contributi minimi obbligatori da versare all’INPS, pari al 35%.

Il regime forfettario prevede poi una tassazione molto bassa ma l’importo dovuto è calcolato su un margine fisso, il quale è calcolato applicando un coefficiente di redditività al fatturato. Un altro svantaggio riguarda poi il fatto che l’IVA sugli acquisiti non è recuperabile.

LA DITTA INDIVIDUALE E LE SOCIETÀ DI PERSONE

La ditta individuale e le società di persone sono sicuramente due regimi diversi, ma tuttavia hanno gli stessi vantaggi e svantaggi.

In termini di vantaggi vi sono sicuramente i costi più bassi e la gestione più semplice, se tale regime è paragonato a quello delle società di capitali. Inoltre l’importo da versare al fisco è calcolato su un margine reale, nonché sulla differenza tra il totale dei ricavi realizzati e il totale dei costi sostenuti.

Per quanto riguarda invece gli svantaggi, il primo è sicuramente la tassazione più alta rispetto al regime forfettario. Un altro svantaggio è il fatto che i soci o comunque il titolare di Partita IVA, hanno una responsabilità illimitata. Nel caso di mancato pagamento dei debiti i creditori possono quindi rivalersi anche sul loro patrimonio personale.

LE SOCIETÀ DI CAPITALI

Se si aderisce al regime delle società di capitali, i soci, in caso di mancato pagamento dei debiti, rispondono solo nella misura del patrimonio investito. Vi è quindi una responsabilità limitata. Un altro vantaggio riguarda il fatto che tale regime permette di avere un’ottimizzazione fiscale. È possibile infatti inserire in contabilità alcune spese che abbattono la base imponibile e quindi le tasse da pagare.

Nell’ambito degli svantaggi troviamo invece il fatto che chi adotta questo regime dovrà sostenere dei costi più elevati. Questo perché la gestione di una società di capitali è più complessa e vi sono maggiori adempimenti. Un’ultima cosa da tenere bene a mente è che tale regime prevede anche una maggior formalità.

Qui puoi trovare il modello AA7/9, utile per le dichiarazioni di inizio attività.

Guarda questo video se vuoi approfondimenti sull’argomento “Amazon senza Partita IVA“.

  Comments: None

Commenta ora

Confermo di acconsentire al trattamento dei dati personali ai sensi dell'art. 13 del D.Lgs. 196/03 e dell'art. 13 del Regolamento UE 679/16 e di aver preso preso visione dell'informativa privacy.