Affiliate Marketing: come iniziare?

Affiliate Marketing: come iniziare?

AFFILIATE MARKETING: COME INIZIARE? SCOPRI COME AVVIARE AL MEGLIO LA TUA ATTIVITA’

Come iniziare con l’Affiliate Marketing? È importante conoscere qual è il corretto inquadramento per l’affiliato e quali sono tutte le pratiche da inviare per essere in regola. Ma non solo. In questo articolo ti spieghiamo quali sono le possibilità che hai per partire, ed anche quale sia, nel tuo caso specifico, la migliore che ti permetta di ottimizzare al massimo il carico fiscale.

In questo articolo ti spiegheremo:

  • Le pratiche da inviare
  • Fase preliminare: Partita Iva attiva o inattiva?
  • Quale Regime scegliere?

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LE PRATICHE DA INVIARE

Vediamo di seguito tutti i passaggi necessari per capire come iniziare la tua attività di Affiliate Marketing. Per essere in regola con la tua attività devi presentare quattro pratiche diverse. Tali pratiche si inviano in modo telematico, con il supporto di un consulente, che può quindi trovarsi in qualsiasi parte dell’Italia.

AGENZIA DELLE ENTRATE

La prima pratica riguarda l’Agenzia delle Entrate. Mediante questa procedura si richiede il numero di Partita Iva. Non c’è un codice attività specifico per l’Affiliate Marketing. Questo poiché i codici attività sono aggiornati al 2007. L’attività del Procacciatore d’Affari, con codice Ateco 46.19.02, è quella che più si avvicina all’Affiliate Marketing, nonostante siano due attività diverse.

CAMERA DI COMMERCIO

La seconda pratica è da inviare alla Camera di Commercio di competenza, ovvero dove si svolge l’attività. Ciò è utile per l’iscrizione al Registro delle Imprese. La Camera di Commercio equipara le attività di Procacciatore d’Affari e di Affiliate Marketing. Viene richiesto infatti il contratto stipulato con il circuito di affiliazione. Non tutti i circuiti di affiliazione prevedono però un contratto. Può esservi quindi un primo ostacolo all’approccio con questo tipo di attività. Molte Camere richiedono inoltre di possedere i requisiti da agente.

Siamo in attesa di un aggiornamento dei codici attività, soprattutto nell’ambito dell’online. È bene inquadrare le attività affinché non vengano richiesti determinati requisiti per più attività distinte.

INPS

La terza pratica riguarda l’aspetto contributivo, ovvero l’INPS. Chi fa Affiliate Marketing è considerato commerciante. La Gestione Commercianti prevede dei versamenti minimi relativi ai contributi. Tale spesa ammonta a più di 995,94 euro ogni tre mesi.

Vi è però un’esenzione dal versamento dei contributi da commerciante se si è dipendenti a tempo pieno, oppure con un minimo, di solito, di 26 ore settimanali. Viene quindi richiesto all’INPS di competenza l’esenzione dal versamento dei contributi. Tali contributi non vengono pagati fin quando l’attività da dipendente è prevalente rispetto a quella di Affiliate Marketing.

COMUNE

La quarta ed ultima pratica riguarda la comunicazione di avvio attività (SCIA) al Comune in cui viene svolta l’attività stessa. L’ufficio del Comune competente è chiamato SUAP (Sportello Unico Attività Produttive).

FASE PRELIMINARE: PARTITA IVA ATTIVA O INATTIVA?

Se ti stai approcciando all’argomento “Affiliate Marketing: come iniziare”, vediamo insieme come e quando è utile gestire l’attività o meno della propria Partita Iva.

Prima di avviare la tua attività, potresti trovarti in una fase preliminare. Quando si apre la Partita Iva è possibile renderla attiva fin da subito, oppure lasciarla inattiva. Con Partita Iva attiva si può iniziare a sponsorizzare e quindi a versare i contributi. In una fase iniziale, in cui non si promuovono ancora i link altrui, potrebbe essere utile tenerla inattiva. In questo modo si evita di versare i contributi. Quando si decide di iniziare a sponsorizzare, è sufficiente renderla attiva.

QUALE REGIME SCEGLIERE?

Per iniziare l’attività di Affiliate Marketing hai tre possibili approcci in merito al Regime fiscale da scegliere. Vediamo quindi ora le possibili soluzioni per capire come iniziare l’Affiliate Marketing.

REGIME FORFETTARIO

Il Regime Forfettario è un regime agevolato che comporta una serie di vantaggi, ma anche alcuni svantaggi. Con il Forfettario puoi richiedere uno sconto sui contributi pari al 35%. La spesa da sostenere per il versamento dei contributi ammonta così ad € 654,83 ogni 3 mesi. Con il Forfettario si possono pagare circa 1.500 euro in meno all’anno di contributi. E’ inoltre possibile utilizzare il proprio conto corrente da privato, senza sostenere costi per l’apertura ed il mantenimento di un nuovo conto. I soldi che derivano dall’attività possono essere quindi prelevati facilmente.

Questo Regime permette inoltre di pagare un’imposta agevolata del 5% per le Start Up, per i primi 5 anni di attività, che poi diventa del 15%. La tassazione è bassa, ma viene calcolata su un margine imposto del 62%. Questo Regime prevede inoltre una contabilità semplice e quindi dei costi bassi, ed un limite di fatturato annuo di € 65.000. Superata tale soglia si passa al Regime Semplificato nell’anno successivo.

DITTA SEMPLIFICATA E SOCIETA’ DI PERSONE

La Ditta Semplificata oppure la Società di persone prevedono meno adempimenti e meno costi rispetto alla SRL. Deve essere aperto un conto corrente intestato alla Società, ma i soci possono prelevare senza particolari adempimenti.

A differenza del Regime Forfettario, la tassazione è calcolata sul margine reale, e non è previsto lo sconto sui contributi. La tassazione è più alta ed immediata, a scaglioni IRPEF dal 23% al 43%. Tutto l’utile è quindi immediatamente tassato.

SOCIETA’ DI CAPITALI

Rispetto alla SRL tradizionale, con la SRLS si risparmiano dei costi solo in fase di apertura, poiché non viene pagato il notaio a fronte di uno Statuto preimpostato, che non può quindi essere personalizzato rispetto alla SRL.

La Società di capitali presenta una tassazione fissa. È infatti indipendente dal reddito, ed è fissata al 24%, più il 3,9% di IRAP. La Società di capitali presenta maggiori costi, determinati da una gestione più complicata. Vi sono inoltre una serie di costi annuali fissi che devono essere versati. Vi è anche una maggiore formalità. È meno agevole prelevare i fondi rispetto ad una ditta individuale. Con la Società di capitali si inizia a lavorare bene con un fatturato maggiore di 150.000 euro. In questo Regime si hanno più costi, ma sono ottimizzati, in modo da impattare bene per avere un minor carico fiscale.

Non c’è quindi un Regime che sia migliore per tutti. È necessario fare un ragionamento in termini di convenienza. Bisogna valutare la propria situazione per capire quale soluzione è migliore per ogni singola realtà.

Qui puoi trovare il modello AA7/9, utile per le dichiarazioni di inizio attività.

Guarda questo video se vuoi approfondire il tema su “Affiliate Marketing: come iniziare?

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